Poeta portoghese attivo tra il 1258 e il 1285, ai tempi di Alfonso III e di Dionigi. Conosciamo di lui sette poesie, una delle quali, che figura insieme con un'altra nel canzoniere Colocci-Brancuti, ha [...] il ritornello "Leonoreta, fin roseta" ed è inserita nel testo castigliano dell'Amadigi di Gaula; il che già indusse, non però senza gravi dubbî, ad attribuire a lui la paternità della redazione portoghese del famoso romanzo. ...
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Scrittore catalano (Palma di Maiorca 1827 - ivi 1902). Fu tra i promotori della rinascita del dialetto di Maiorca, che utilizzò nella raccolta di liriche Lo joglar de Maylorcha (1862). Dedicò parte della [...] sua attività alla preparazione dell'edizione completa delle opere catalane di R. Lullo. Compose anche liriche in castigliano (Hojas y flores, 1853; Ecos del Septentrión, 1857) e tradusse da Bürger, Schiller, Goethe. ...
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Forma latina del nome del teologo agostiniano Basilio Ponce de León (Granada 1569 - Salamanca 1629); prof. di teologia al Collegio reale di Alcalá, quindi nell'univ. di Salamanca (dal 1608) della quale [...] fu cancelliere. Di vasta erudizione e di grande eloquenza, è autore di numerosi trattati teologici in castigliano e in latino (Liber de impedimentis matrimonii, 1613, ampliato in De sacramento matrimonii libri XII, 1627; De aquae et vini conversione ...
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Scrittore e poeta catalano (Barcellona 1860 - ivi 1911). Fervente fautore della rinascita della Catalogna, svolse un'intensa attività. Tra le sue opere, particolarmente notevoli Poesies (1895); Visions [...] de la paraula (1903); Les disperses (1904); Seqüències (1911); Elogi de la poesia (1911). La sua produzione in castigliano comprende principalmente saggi critici, che sono stati poi raccolti nelle Obras completas (1929-1930). Tradusse, fra l'altro ...
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Poeta spagnolo (Zamora, Castiglia-León, 1934 - Madrid 1999). Lettore di spagnolo in univ. inglesi (1958-64), dal 1987 fu membro della Real academia española. La sua poesia, influenzata dalla moderna lirica [...] inglese (R. fu tra l'altro traduttore di Th. S. Eliot), partì dall'esperienza quotidiana (il mondo rurale castigliano, la vita familiare) per trasfigurarla in una chiave intimista e universale ricca di risonanze simboliche. Alla raccolta Don de la ...
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Signore di Castiglia (m. Burgos 970), figlio del conte Gonzalo, era già conte di Burgos nel 923; combatté vittoriosamente contro i musulmani, a volte alleato con Ramiro II di León, dal quale aveva ottenuto [...] l'indipendenza della Castiglia, prima vassalla. La sua attività guerriera lo rese simbolo dell'eroismo cristiano e castigliano, e perciò fu spesso celebrato dalla poesia e dalla leggenda. ...
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BONAVENTURA da Siena
Enrico Cerulli
Il suo casato e le vicende della sua vita prima del soggiorno in Spagna non sono noti. Egli appare nel 1264 alla corte del re di Castiglia, Alfonso X il Savio, a [...] degli avversari musulmani, di cui altra testimonianza è data dal fatto che pochi anni dopo sarà tradotta dal catalano in castigliano, latino e francese la notizia che Raimondo Lullo sullo stesso argomento aveva inserito nel 1272-73 nel suo Libre del ...
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Storico e pensatore politico (Talavera de la Reina 1536 - Toledo 1624), gesuita. Prof. di esegesi a Roma (dal 1561) e più tardi di teologia a Parigi (1569). Tornò in patria nel 1574. Nella sua opera principale, [...] Historiae de rebus Hispaniae libri XX (1592; poi aumentata, 1605; tradotta da lui stesso in castigliano, 1601), egli narra la storia di tutti i regni spagnoli fino all'epoca dei re cattolici, inserendovi considerazioni morali, descrizioni, lettere. ...
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Figlio (Coimbra 1429 - Granollers 1466) di Pietro duca di Coimbra. Visse in Castiglia fino al 1457, essendo stato esiliato dopo la morte del padre (1449). Si riconciliò quindi con Alfonso V di Portogallo. [...] (forse 1453), poema didascalico; la Satyra de felize e infelize vida, scritta in portoghese tra il 1445-49 e ampliata in castigliano tra il 1450-53; e la Tragedia de la insigne Reyna Doña Isabel (1457), sulla morte (avvenuta nel 1455) della sorella ...
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PORTUGAL, Francisco de, conte de Vimioso
José Pereira Tavares
Scrittore portoghese, nato a Lisbona nel 1585, morto ivi nel 1632. Come uomo d'armi si distinse nella campagna della riconquista della Baia, [...] , fece professione nel convento di S. Francisco di Lisbona. Le sue opere furono pubblicate postume: Divinos e humanos versos (1692), in portoghese e in castigliano; Arte de galanteria (1670); Tempestades e batallas de un cuydado ausente (1683), in ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...