Uomo politico, cronista e poeta spagnolo (Vitoria 1332 - Calahorra 1407). Di famiglia nobile e potente, fu introdotto dal padre a corte, dove svolse con alterne vicende incarichi di prestigio, pur nell'avvicendarsi [...] quale comandante di flotta, poi governatore e più volte ambasciatore, congiunse una notevole attività letteraria.
Opere
Tradusse in castigliano, ma dal francese, Tito Livio, il De consolatione di Boezio, i Moralia di s. Gregorio, ecc. Notevoli più ...
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Scrittore spagnolo (Burgos 1352 circa - ivi 1435). Rabbino di Burgos, si convertì al cristianesimo con tutta la famiglia, divenendo in seguito vescovo di Cartagena (1403) e di Burgos (1415), maestro del [...] (Additiones ad Postillam magistri Nicolai de Lyra super Bibliam, 1429; Scrutinium Scripturarum, 1432) scrisse opere storiografiche in castigliano: Suma de las corónicas de España e Siete Edades del Mundo o Edades Trovadas (circa 1418-26), compendio ...
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Scrittore spagnolo (Osma 1423 - Siviglia 1492); in Italia fu al servizio del cardinale Bessarione (fino al 1453); tornato in patria, prese parte attiva alle lotte politiche ponendosi contro Enrico IV in [...] principali: la Batalla campal de los perros y los lobos (1456), scritta in latino e da lui stesso poi volta in castigliano, e il Tratado de la perfección del triumfo militar (1460). Agli studî umanistici contribuì con un'opera di stilistica (1491) e ...
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Andrés, Juan
Carmelo Samonà
Erudito spagnolo (Planes 1740 - Roma 1817). Gesuita, emigrato dalla Spagna in Italia in seguito all'espulsione della Compagnia di Gesù del 1767, visse soprattutto a Mantova, [...] opera Dell'origine, progressi e stato attuale d'ogni letteratura (7 volumi scritti
e stampati in italiano, Parma 1782-1789, più tardi in castigliano: 1784-1807), e in particolare nel I e nel II vol., l'A. fa riferimento più volte a D., quasi sempre ...
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Alla morte di Martino l'Umano (31 maggio 1410) senza discendenza legittima diretta e senza designazione di successore nella monarchia catalano-aragonese, varî furono i pretendenti alla corona, tutti imparentati [...] La lotta, propriamente, si svolse tra due di questi aspiranti, ossia Giacomo lo Sventurato, conte d'Urgel, e l'infante castigliano Ferdinando d'Antequera. Dopo aspri dissensi interni, l'Aragona; la Catalogna e Valenza si accordarono nel nominare nove ...
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ROSSELLÓ i RIBERA, Jeroni
Mario Casella
Letterato e poeta catalano, nato a Palma di Maiorca nel 1827, ivi morto nel 1902. Si laureò in giurisprudenza a Barcellona nel 1850, ma si diede specialmente [...] moderno rinascimento maiorchino mediante una restaurazione sistematica della parlata materna riportata alle antiche fonti classiche.
Poetò in castigliano (Hojas y flores, Palma 1853), ma soprattutto in catalano (Lo joglar de Malyorcha, Palma 1862; Lo ...
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HARTZENBUSCH, Juan Eugenio
Salvatore Battaglia
Poeta drammatico spagnolo, nato il 6 settembre 1806 a Madrid, dove morì il 2 agosto 1880. Dal padre, ebanista tedesco, e dalla madre spagnola apprese una [...] collegio gesuita di San Isidro (1818-1822), dove l'apprendimento del latino e del francese e il perfezionamento nel castigliano gli furono assai utili: cominciò infatti, sempre indotto da necessità pratiche, a tradurre dal teatro francese (dal 1823 ...
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Autore drammatico e giornalista catalano, nato a Barcellona l'11 giugno 1847, morto a Madrid il 2 maggio 1897. Mise la sua fecondissima attività giornalistica a servizio delle rivendicazioni nazionaliste [...] in catalano. Alla letteratura della sua regione diede versi, romanzi, commedie e operette. Stabilitosi a Madrid scrisse, in castigliano, El buen callar e Un libro viejo (1891), ottenendo popolarità con La Dolores (1892) che, musicata dal maestro ...
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SÁNCHEZ de VERCIAL, Clemente
Scrittore spagnolo, nato verso il 1370, morto probabilmente nel 1426. Al S., arcidiacono di Valderas e autore di un manuale liturgico (Breve copilación de las cosas necesarias [...] verosimiglianza il Libro de los Exemplos por A. B. C., documento interessante per la cultura e la mentalità del tardo Medioevo castigliano.
È una raccolta di 467 brevi racconti, introdotti da una sentenza latina, a guisa di prologo e di tema, a uso ...
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Musicista (Ávila 1548 circa - Madrid 1611). V. è considerato il più eminente compositore della scuola spagnola della polifonia sacra classica cinquecentesca. Come in Palestrina, cui può essere accostato, [...] , produce un effetto di grande impatto emotivo, dando vita a una delle più alte espressioni del drammatismo mistico castigliano.
Vita
Forse studiò nella cappella della cattedrale di Ávila; inviato (1565) a Roma, perfezionò la propria educazione ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...