Benedetto XIII, antipapa
Manuel Vaquero Piñeiro
Appartenente ad una delle più illustri famiglie feudali della Corona d'Aragona, Pedro Martínez de Luna nacque a Illueca (Saragozza). La sua data di nascita [...] su un'ampia rete di alleanze politiche ed avere al suo fianco, oltre al sempre fedele Martino I d'Aragona, Enrico III di Castiglia e Carlo VI di Francia. In questo contesto B. mosse i primi passi per organizzare un incontro con Bonifacio IX. A tal ...
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GAETANO Thiene, santo
Gaetano Greco
Figlio secondogenito di Gaspare e di Maria di Battista Da Porto, entrambi di nobile famiglia, nacque a Vicenza nell'ottobre 1480; all'età di due anni rimase orfano [...] del Monte di pietà napoletano.
Proprio in questi anni della sua permanenza a Napoli, nella città fioriva l'insegnamento del castigliano Juan de Valdés, fratello di Alfonso (membro della segreteria dell'imperatore Carlo V). La sua casa di Chiaia era ...
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CAMPANO da Novara
Agostino Paravicini Bagliani
Il luogo e il periodo degli studi di C., i primi passi della sua carriera ecclesiastica, l'intero periodo insomma che va dalla nascita a Novara al suo [...] sebbene tali trattati non fossero stati diffusi in versioni fino agli anni 1276-1277 (quando vennero tradotti in castigliano per ordine di Alfonso X di Castiglia e León), si deve pensare che C. derivasse l'idea dell'equatorium da una versione latina ...
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Un popolo di santi
Roberto Rusconi
Sommario: Il santo patrono nelle città italiane ▭ I luoghi della santità ▭ La fitta rete delle riforme monastiche ▭ La santità di funzione dei papi ▭ I santi cittadini [...] riconoscimento, e la successiva canonizzazione del ‘fondatore’ contribuirono in qualche modo a italianizzare. Fu questo il caso del castigliano Domingo di Caleruega (m. nel 1221), il s. Domenico dell’Ordine dei Predicatori (canonizzato nel 1234), e ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] utilizzarono gli scritti di Copernico e uno di loro, Juan Cedillo Díaz, fece in effetti una traduzione parziale in castigliano dei primi tre libri del De revolutionibus, che incorporò nell'opera astronomica da lui composta tra il 1620 e il ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] di Don Fadrique; infine, esiste un modesto corpus documentario sulle malattie dei falconi in anglo-normanno, inglese, provenzale, castigliano, catalano e portoghese, sia in versi sia in prosa.
Per quanto concerne le arti manuali, la tradizione ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] de los Reyes a San Isidro di León (inizio del sec. 12°), inoltre in un mappamondo della fine del sec. 12° del convento castigliano di Oña (Milano, Bibl. Ambrosiana, F. 105 sup.) e, infine, verso la fine del sec. 13° in una Bibbia del monastero di ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...