Adattamento
Luciano Gallino
Le radici del concetto di adattamento nella biologia evoluzionistica
Il concetto moderno di adattamento, anche quando viene utilizzato in un contesto socio-scientifico, rimane [...] ovvero l'idoneità individuale o complessiva. Così pure sono mezzi di adattamento i nidi dei passeriformi, le dighe dei castori, le tane delle marmotte, le tele dei ragni: espressioni finali di complessi sistemi tecnologici formati da processi nervosi ...
Leggi Tutto
Vedi ANTEFISSA dell'anno: 1958 - 1994
ANTEFISSA (v. vol. I, p. 404)
M. Mertens-Horn
Il termine latino generalmente usato era antefixum; quello greco, καλυτττήρ άνθεμωτός (embrice fiorito), della famosa [...] di nuovi sviluppi religioso-culturali. A Satricum (tempio di seconda fase), Lanuvio (santuario orientale), Segni, Roma (Tempio dei Castori), Civita Castellana e Vignale (grande tempio) alcuni tetti erano decorati con le a. della Iuno Sospita, con il ...
Leggi Tutto
Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] di operazioni volte appunto al recupero delle parti da consumare. Sono presenti anche, su ulne e metatarsi di castori, tracce probabilmente legate all'asportazione della pelliccia dell'animale. A Wallertheim, località situata nella vallata di un ...
Leggi Tutto
Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] dalla caccia (specie intorno alla baia di Hudson) o dagli allevamenti (nelle province sudorientali del Canada) di castori, lontre, martore, visoni e volpi argentate, è molto fiorente nel Canada.
Risorse minerarie. - Di notevole consistenza e ...
Leggi Tutto
SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] di varietà che si componeva, oltre che di certi animali oggi estinti, come l'uro, il bisonte, il cinghiale, di alci, cervi, castori e altri roditori, orsi e altre fiere e di molti uccelli. La Svezia ha attualmente 54 specie di Mammiferi terrestri. Di ...
Leggi Tutto
TEMPIO (lat. templum)
Plinio FRACCARO
Giovanni PATRONI
Alfred SALMONY
Giuseppe RICCIOTTI
Antichità classica. - Prima di trattare dei concetti espressi da questa parola latina, accenniamo brevemente [...] tuscaniche. Contiamo per augustei, benché ricostruiti da Tiberio, ma ancor vivo Augusto, due importanti edifici romani: il "tempio dei Castori" nel Foro Romano, già fondato nel sec. V a. C. e dedicato, nella ricostruzione tiberiana, l'anno 6 dell ...
Leggi Tutto
Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] in circolazione) per mezzo di campioni conservati presso templi (a Roma, presso il Tempio di Giove Capitolino e quello dei Castori) o alcuni edifici pubblici. Tale controllo era pertinenza degli edili in età repubblicana (Cic., Epist., 8,6,4; Digesta ...
Leggi Tutto
Sociobiologia
DDavid P. Barash
di David P. Barash
SOMMARIO: 1. Cenni storici: a) etologia; b) ecologia evoluzionistica; c) genetica evoluzionistica; d) genetica comportamentale; e) la nuova sintesi. [...] 1. La monogamia stabile è estremamente rara, anche se si riscontra fra i cigni, le oche, le aquile, i gibboni e i castori, che mantengono per tutta la vita il medesimo legame di coppia. La monogamia annuale, in cui nuovi legami si formano di anno in ...
Leggi Tutto
L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] sono gli edifici prostili, come il Tempio del Divo Cesare nel Foro Romano, più rari i peripteri, quale il Tempio dei Castori, sempre nel Foro; molto frequente è anche il ricorso alla tipologia pseudoperiptera, attestata in area greca sin dall'alto ...
Leggi Tutto
CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] Quirinale col gruppo di Monte Cavallo e il C. pubblicò una dissertazione sul gruppo ritenendo che i due colossi fossero i "Castori" (cioè i Dioscuri: Congettura del C. sopra l'aggruppamento dei colossi di Monte Cavallo, Roma 1802). Con bolla del 4 ...
Leggi Tutto
castorite
s. f. (o càstore s. m.) [dal nome del dio Castore, perché si rinviene sempre associato (nell’isola d’Elba) con un altro minerale, la pollucite, così come sono sempre uniti, nella mitologia greca e latina, Castore e Polluce, i due...
castoro
castòro s. m. [dal lat. castor -ŏris, gr. κάστωρ -ορος]. – 1. Genere di roditori (lat. scient. Castor), l’unico oggi sopravvissuto dei numerosi generi che costituivano la famiglia castoridi, rappresentato da due specie, Castor canadensis,...