Pittore, disegnatore e incisore (Castrogiovanni 1855 - Napoli 1937), allievo di D. Morelli, alla cui maniera rimase sempre fedele, e sui progetti del quale eseguì i grandi cartoni per i mosaici della cattedrale [...] di Amalfi. Dipinse soprattutto affreschi (in chiese e nell'aula magna dell'università di Napoli, ecc.) con scarsa originalità ...
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LIARDO, Filippo
Maria Viveros
Nacque a Leonforte, presso Castrogiovanni (l'odierna Enna) il 1° maggio 1834 da Salvatore, cardatore di lana, e Rosalia Pappalardo. In tenera età andò a vivere con la famiglia [...] a Termini Imerese e a vent'anni a Palermo, dove studiò pittura alla scuola di Salvatore Lo Forte. Agli inizi dell'attività del L. possono essere ricondotti due disegni, un Ritratto di ecclesiastico e una ...
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ENNA (῎Εννα, Enna)
G. V. Gentili
Località in Sicilia, ubicata nel luogo della moderna città di Castrogiovanni (da Qaṣr Yani, cioè Castrum Ennae), che oggi ne ha ripreso e ne continua il nome.
Per la [...] Bibl.: V. Amico, Dizionario topografico della Sicilia, Palermo 1855, s. v.; Ziegler, in Pauly-Wissowa, VIII, cc. 284-287; O. Rossbach, Castrogiovanni, Lipsia 1912: P. Orsi, in Not. Scavi, 1915, p. 232; id., in Il Mondo Classico, 1931; B. Pace, Arte e ...
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GIARRIZZO, Michelangelo
Maria Viveros
Nacque il 21 maggio 1842 a Piazza Armerina da Francesco e da Angela Ognibene. Il padre era un modesto pittore, discendente da una nobile famiglia originaria di [...] ; e il G., avendo dimostrato una spiccata inclinazione per il disegno, venne mandato a tredici anni a Castrogiovanni (l'odierna Enna) come allievo del pittore S. Marchese. Quindi - ricorda De Gubernatis - "per volontarie contribuzioni dei ...
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MAFFEI
Fabio Cosentino
Famiglia di artisti di origine carrarese discendente probabilmente dai Maffioli, nota casata di marmorari anch'essi carraresi, ma di provenienza lombarda.
Capostipite fu Giovanni, [...] su disegno di A. Calamecca (distrutti nel terremoto del 1908).
Il 5 dic. 1605 Giovanni con Giuseppe Fulco di Castrogiovanni fu nominato perito dai maestri costruttori della fontana dell'Acqua Nuova di Caltagirone per stimare la buona esecuzione della ...
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CASTELLI, REGNO DI SICILIA, ARCHITETTURA
MMaria Stella Calò Mariani
Al rientro dalla Germania, con le leggi emanate nella dieta di Capua (1220), Federico II affronta la riorganizzazione del sistema [...] , alla città come simbolo e strumento di dominio. Manfredi è molto esplicito al proposito: nel 1260, in visita a Castrogiovanni (oggi Enna), egli ordina di ricostruire il castrum raso al suolo dai cittadini "quod civitas ipsa nullo modo bene regi ...
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BERTAUX, ÉMILE
CCosimo Damiano Fonseca
Nacque a Fontenay-sous-Bois il 23 maggio 1869; nel 1888 entrò all'École Normale Supérieure di Parigi dove terminò i suoi studi nel 1893. Conseguita l'agrégation [...] questi aveva dimostrato che palazzi e castelli siciliani attribuibili all'epoca di Federico II, come i donjons ottagonali di Castrogiovanni, Castel Ursino a Catania, Castel Maniace a Siracusa, erano di scuola francese, come a sua volta ribadì lo ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] e il Val Démone, mentre continuava a essere territorio dell'Islam il Val di Noto, con le inespugnate Castrogiovanni e Girgenti. Ruggero perfezionò via via la conquista della Sicilia occidentale (1072-1076), della Sicilia orientale (1078), concentrò ...
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