Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] fondò ad Alghero la prima Agrupació catalanista de Sardenya, cui seguì nel secondo dopoguerra il Centre d’Estudis Algueresos (1950). Il catalano, pur dando segni di vitalità (su una popolazione di 40.000 abitanti è parlato da circa il 50% e compreso ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] della Enciclopedia Italiana).
Come l’italiano, sono trascritte in alfabeto latino le altre lingue neolatine (francese, provenzale, spagnolo, catalano, portoghese e rumeno, per il quale l’alfabeto latino è adottato dal tardo XVIII secolo in luogo del ...
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Comune della prov. di Sassari (di 224,4 km2 con 40.563 ab. nel 2007), situato a 7 m s.l.m. su un breve promontorio che domina un’ampia rada. I dintorni producono olio e vini (torbato, malvasia, almadras); [...] e vennero sostituiti da popolazioni catalane. A. divenne da allora uno dei massimi capisaldi della dominazione aragonese e poi spagnola dell’isola, seguendone le vicende: quello di A. è ancora, unico in Italia, un dialetto prevalentemente catalano. ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] -culturale, sia per la puntualità linguistica (Vidos 1939 e 1965). Per gli italianismi in francese, romeno, spagnolo colloquiale, catalano e portoghese, si vedano gli atti del convegno su Italianismi e percorsi dell’italiano nelle lingue latine (2008 ...
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X
. Lettera estranea all'alfabeto italiano; era la ventunesima e ultima dell'alfabeto latino sino al sec. I a. C.; come forma essa corrisponde alla Χ χ dell'alfabeto greco, ma come suono corrisponde [...] , anche il suono; però tanto in inglese quanto in francese, accanto alla pronunzia ks si ha anche l'altra di gz; in catalano e in portoghese ha il suono sc di scena; in spagnolo ebbe il suono di c aspirata, che nella grafia moderna è rappresentata ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] sulla lingua italiana del Cinque e del Seicento, Torino, G. Giappichelli.
D’Agostino, Alfonso (1994), L’apporto spagnolo, portoghese e catalano, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3 ...
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CASASSAGIA, Bartolomeo
Renato Pastore
Nato probabilmente in Catalogna, come lo zio, il barcellonese Antonio Cariteo, in data imprecisata, il C. partecipò nel primo decennio del Cinquecento al revival [...] e del peggiore di questi tali poeti Limosini".
Morto nel 1513 l'autorevole Cariteo, il C. per il suo "essere di natura Catalano, versato in Franza et exercitato pur assai sì in legere, como in scrivere cose Thoscane", e per la sua "non poca dextrezza ...
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Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] e quindi da A. Monteverdi, distingue 4 grandi aree: area iberica, con tre gruppi dialettali: portoghese, spagnolo e catalano; area gallica, con tre gruppi di dialetti: francese, franco-provenzale e provenzale; area italiana, con i gruppi italiano ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] nelle attività di pianificazione linguistica della Generalitat di Catalogna, che tende ad accantonare il castigliano in favore del catalano. È invece difficile trovare attualmente nel mondo lingue il cui uso sia vietato da leggi e regolamenti; ma ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] formation, «Linguistics» 24, pp. 519-548.
Grossmann, Maria (1998), Formazione dei nomi di agente, strumento e luogo in catalano, in Morfologia e sintassi delle lingue romanze, a cura di G. Ruffino, Tübingen, Niemeyer, vol. 2° (Morfologia e sintassi ...
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catalano
agg. e s. m. (f. -a) [dallo spagn. catalán]. – Della Catalogna, regione autonoma della Spagna nord-orientale: lingua c. (o il catalano s. m.), letteratura, arte c.; abitante o nativo della Catalogna; i C., le donne catalane. In metallurgia,...
eco-comunista
s. m. e f. Chi si riconosce nelle posizioni politiche della sinistra comunista e mostra particolare attenzione ai problemi dell’ambiente. ◆ L’esecutivo è formato da una coalizione tra i socialisti del presidente Pascual Maragall,...