CARDONA
E. Carbonell i Esteller
Centro della Spagna settentrionale nella zona del Bages (Catalogna), C. ebbe origine da un piccolo villaggio preromano ubicato nei pressi di una montagna ricca di giacimenti [...] essere considerati derivazioni di una corrente pittorica di influenza francese che avrebbe la sua origine nel Poitou e che in Catalogna sarebbe rappresentata dalle pitture di Osormort e, in forma più o meno diretta, da quelle di Polinyà (Cook, Gudiol ...
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(cat. Girona) Città della Spagna nord-orientale (94.484 ab. nel 2008) nella Catalogna, capoluogo dell’omonima provincia. Sorge alla confluenza dei fiumi Oñar e Ter.
La latina Gerunda fu uno dei più importanti [...] centri di romanizzazione della Catalogna: contribuirono alla sua prosperità la posizione sulla via dai Pirenei a Tarragona e il ruolo di intermediaria negli scambi tra il porto di Emporión e le località dell’interno. Sede vescovile in età visigota, ...
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Uomo politico, erudito e scrittore catalano (Mataró 1795 - Somer, Inghilterra, 1840). Rappresentò la Catalogna alle Cortes (1820-21), conquistandosi fama di buon oratore e di polemista. La sua attività [...] di letterato si svolse fra studî di filologia e storia. Scrisse, fra l'altro, gli Opúsculos gramático-satíricos (1828-32); l'opera inedita Observaciones sobre de la lengua catalana e un poema in catalano, ...
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Scrittore e poeta catalano (Barcellona 1860 - ivi 1911). Fervente fautore della rinascita della Catalogna, svolse un'intensa attività. Tra le sue opere, particolarmente notevoli Poesies (1895); Visions [...] i cants (1900); Elogi de la paraula (1903); Les disperses (1904); Seqüències (1911); Elogi de la poesia (1911). La sua produzione in castigliano comprende principalmente saggi critici, che sono stati poi ...
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Scrittore catalano (Barcellona 1345 circa - ivi 1413). Segretario di Giovanni I re di Catalogna-Aragona, subì l'influenza della cultura umanistica italiana. La prima edizione completa delle sue opere (1910) [...] comprende: Lo llibre de mals amonestaments, in versi; Lo llibre de fortuna e prudència (1381), poema; Història de Valter i Griselda, (1388), tratta dalla versione petrarchesca della novella del Boccaccio; ...
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Trovatore provenzale (sec. 12º-13º), nativo di Beralú (ant. Besaudun), villaggio oggi in Catalogna. Visse in molte corti di Spagna e di Provenza, ma il suo mecenate più celebre fu Ugo di Mataplana, vassallo [...] di Pietro d'Aragona e anch'egli poeta. Di lui ci restano, oltre a qualche lirica, novelle in versi, fra le poche rimaste della letteratura medievale di Provenza: il Judici d'amor (1698, ottosillabi), nel ...
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CADELL, Arnau
J. Yarza Luaces
(o Catell)
Scultore di età romanica, attivo in Catalogna nel chiostro del monastero di Sant Cugat del Vallès, dove si raffigurò in un capitello nell'angolo nordorientale. [...] Un'iscrizione ne indica il nome e l'attività: "Hec est Arnalli / sculptoris forma Catelli / qui claustrum tale / construxit perpetuale". Il chiostro fu probabilmente iniziato verso il 1190 e a C. dovette ...
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MAESTRO di LLUÇÀ
S. Alcolea i Gil
Anonimo pittore e miniatore attivo in Catalogna nella prima metà del sec. 13°, che deriva il nome dai dipinti su tavola provenienti dal monastero di Santa Maria di [...] Lluçà a Osona, antica capitale del Lluçanès (Vic., Mus. Arqueologic-Artistic Episcopal).
La personalità del M. di Lluçà è stata ricostruita da Post (1930-1966) attraverso un'accurata analisi stilistica ...
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GARETH (o Garret), Benet (Cariteo, Chariteo)
Angela Asor Rosa
Nato a Barcellona, in Catalogna, intorno al 1450, in patria ricevette una prima educazione classica. Il nome Cariteo o Chariteo (allievo [...] delle Grazie), con il quale lo troviamo citato anche negli atti pubblici, gli fu dato dagli accademici napoletani per sottolineare la predilezione delle Grazie nei suoi confronti.
Giunse a Napoli in giovane ...
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catalogna
catalógna s. f. [dal nome della Catalogna, regione della Spagna nord-orient., luogo di provenienza]. – 1. Specie di coperta di lana. 2. Varietà di cicoria, la cui denominazione completa è cicoria dolce della Catalogna (v. cicoria).