La società in cui viviamo è estremamente normata e normativa. Chiunque ecceda i confini sociali della “normalità” viene classificato come folle. La follia, quindi, diventa un dispositivo politico prima [...] circoscrivere l’ampiezza del veganismo inteso come parte di una più generale prassi antispecista, finalizzata a superare le categorie binarie, politiche ed escludenti dell’animalità e dell’umanità. Come scrive Marco Reggio in Cospirazione Animale, «L ...
Leggi Tutto
Gli uomini sono così necessariamente folli che il non esser folle equivarrebbe a esserlo secondo un’altra forma di follia. Pensées di PascalMichel Foucault scrive Storia della follia in età classica come [...] guarito”.Nel XIX secolo la follia è ormai completamente tradotta nei termini della malattia mentale, un oggetto definito da categorie nosografiche che eliminano ogni dialogo con l’esperienza del folle. La psichiatria non è solo una pratica medica, ma ...
Leggi Tutto
Taipei, anni Novanta. Una donna e due giovani uomini entrano in possesso delle chiavi di un appartamento disabitato, in cui si cercano senza però trovarsi quasi mai. Vive l’amour è un film del 1994, seconda [...] cutaneo e che risulta «manifesto nella sfera affettiva» (Griffero, 2017, p. 35), relazionandosi allo spazio in base alle categorie angustia/vastità e che si muove tra gli estremi dell’incorporazione e della decorporizzazione. Nel caso specifico di ...
Leggi Tutto
Tommaso Giartosio è tante cose diverse: conduttore radiofonico, saggista, poeta, attivista, scrittore. Ha scritto recentemente Autobiogrammatica (2024, minimum fax), che per ora gli è valso il seguente [...] particolare appunto a Berlino, rendendosi conto che la città normale è in realtà una città dissoluta, una città perversa: le categorie di normalità e di perversione saltano completamente: voi dite che io sono perverso ma in realtà c'è qualche cosa di ...
Leggi Tutto
Spesso si ritiene che la fede cristiana sia difficilmente avvicinabile al pensiero femminista e che anzi, si ponga se non in antitesi, quanto meno in contraddizione con l’aspirazione ad un mondo più inclusivo [...] Messia. Tuttavia questo rifiuto esaspera i suoi avversari che non possono negare i suoi miracoli ma nemmeno collocarli in una categoria per loro riconoscibile e dunque controllabile. La rabbia per il tergiversare di Gesù è tale che i Giudei cercano ...
Leggi Tutto
Arlecchino nella Commedia dell’arteA partire dalla metà del secolo XVI fino a quella del XVIII, il pubblico della Commedia dell’arte si era abituato a riconoscere Arlecchino nella figura del teatrante [...] primavera, che infatti corrisponde alla fine del freno invernale e alla liberazione vitale. Secondo Frye esistono categorie narrative della letteratura più generali, o logicamente antecedenti, rispetto ai generi letterari ordinari: il romantico, il ...
Leggi Tutto
Il cognome, nonostante il ruolo apparentemente marginale che si trova spesso a rivestire nella quotidianità, si carica, tuttavia, di una particolare rilevanza sociale: esso non solo è strumento essenziale [...] oggetto di tutela costituzionale, con particolare riferimento all’art. 2, il quale riconduce il suddetto aspetto della personalità alla categoria dei diritti inviolabili, e all’art. 22, il quale prevede che il nome, come anche la cittadinanza e la ...
Leggi Tutto
«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] segno e conseguenti proprietà linguistiche (mai esplicitate apertamente).La prima città, Tamara, è una composizione delle diverse categorie di segno linguistico: gli indici (marcatori di un rapporto non intenzionale di causa-effetto, come l’impronta ...
Leggi Tutto
Perennemente in tensione tra i traumi storici, vissuti in prima persona, e l’influenza della filosofia dell’esistenza e degli insegnamenti heideggeriani, Hannah Arendt (1906 – 1975), una delle figure intellettuali [...] ha condotto all’orrore totalitario emergono precise indicazioni sul modo in cui l’azione umana non dovrebbe più essere concepita. Le categorie tradizionali escono di scena: non si può più parlare di essere nel tempo o in opposizione al tempo, ma solo ...
Leggi Tutto
Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] dell’individuo, il paradigma soggettivistico sostiene l’opposto, e cioè la risoluzione della realtà e dei valori alle categorie del soggetto. Riprendendo l’assunto centrale del prospettivismo nietzscheano, secondo il quale non esistono fatti in sé ma ...
Leggi Tutto
categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...
Categorie
Enrico Berti
. Opera di Aristotele, inclusa dagli editori nella raccolta di scritti logici denominata Organon, di cui costituisce il primo libro. La sua autenticità, già oggetto di controversie, è oggi quasi unanimemente ammessa.
Le...
Introduzione. - La teoria delle c. è di recente costruzione, ma, per la sua stessa natura, è oggi già penetrata diffusamente nella matematica. Essa rappresenta, nel pensiero matematico, un momento di sintesi, realizzato attraverso raffinati...