logica intuizionista
Silvio Bozzi
La più studiata rivale della logica classica sin da quando fu assiomatizzata da Arend Heyting nel 1930. Già Anchei M. Kolmogorov nel 1925 e Vasili I. Glivenko nel 1929 [...] seguito ai lavori di F. William Lawvere si è verificato che essa è la logica opportuna una volta che si interpretino le formule (anche di linguaggi di ordine superiore) in categorie di prefasci o fasci e quindi in topoi generali.
→ Logica matematica ...
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metafisica
Anna Lisa Schino
La conoscenza della struttura ultima della realtà
Il termine metafisica designa una disciplina filosofica dalla storia assai ricca e complessa, ma ha avuto un’origine del [...] Fr. W. Hegel, invece, poiché il razionale e il reale coincidono, la logica, concepita come la totalità dei concetti o categorie, si identifica con la metafisica, in quanto costituisce la struttura assoluta della realtà.
Nel corso dell’Ottocento e del ...
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universale e particolare
Paolo Casini
Il tutto e la parte
La distinzione tra un’idea o una cosa universale e un’idea o una cosa particolare, intuitiva nel linguaggio corrente, pone non pochi problemi [...] induzione dalla ripetizione di esperienze particolari; gli idealisti hanno preferito, con Platone, considerarli assiomi indimostrabili, categorie o princìpi supremi della conoscenza; ma non mancano varie soluzioni intermedie tra le due tesi estreme. ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] quando vengono configurate ipotesi legislative che, pur essendo apparentemente discriminatici nei confronti di determinati gruppi o categorie, ristabiliscono, in sostanza, la parità delle condizioni. Va detto, inoltre, che il principio di u. è ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] . Nei numerosi scritti sul teatro propugnò una riforma del dramma nel senso di un realismo borghese, con continuità scenica, categorie e condizioni sociali al posto di tipi di personaggi, e idee filosofiche alla base dell'azione. Anche negli scritti ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] R. negli anni 1848-49 (1881); L'introduzione del Vangelo secondo s. Giovanni (1882); Saggio storico-critico sulle categorie e la dialettica (1882); Antropologia soprannaturale (3 voll., 1884); Epistolario completo (13 voll., 1887-94); Carteggio fra A ...
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FIORENTINO, Francesco
Luca Lo Bianco
Nacque a Sambiase (ora Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro) il 10 maggio 1834 da Gennaro e Saveria Sinopoli; della sua educazione si occuparono gli zii materni [...] è "il modo in cui si forma il logos". Il merito di Aristotele risiedeva nell'aver scoperto le categorie, conferendo maggior rigore alla dialettica stessa: infine, il pensiero greco trovava coronamento nella dialettica hegeliana.
L'anno stesso ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] così preventivamente il regresso infinito delle cause. Seguono poi tre enunciati. Il primo riguarda il mutamento; esso avviene secondo quattro categorie: la sostanza, la quantità, la qualità e il luogo. Il secondo è relativo al moto: ogni moto è un ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] recupero di aspetti importanti dell'analisi marxiana della società capitalistica: se la 'comunità' è caratterizzata da Tönnies con categorie derivate, in larga misura, dalla scuola storica tedesca, la 'società' è descritta sulla traccia da un lato di ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] degli interessi comuni della società. La giustizia e il diritto naturale sono dati a priori e trovano espressione nell'imperativo categorico che impone ad ogni individuo di trattare i suoi simili come eguali e come fini in sé secondo norme che ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...