La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La scienza del macromondo
Norriss S. Hetherington
La scienza del macromondo
Nella seconda metà del XX sec. l'attività scientifica è stata caratterizzata [...] la Luna dista solo 384.000 km circa. Nel 1964 poche caratteristiche topografiche erano rilevabili su Venere, probabilmente solo catenemontuose; il suo spesso strato opaco di nubi, che aveva impedito all'astronomia ottica di rilevare il periodo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] del ruolo fondamentale svolto dalle forze sotterranee nell’edificazione non soltanto dei «monti ignivomi», ma di tutte le catenemontuose. Su questa base egli formulò l’ipotesi secondo la quale a una spinta verso l’alto esercitata dal nucleo ...
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Le Terre
Mario Tozzi
Com'è fatta la Terra
La Terra è come una casa costruita con mattoni speciali: le rocce. Sappiamo che al suo interno somiglia a una cipolla, tutta fatta a strati. Non si può arrivare [...] . Himalaya), che è quella più alta, è addirittura la montagna più alta del mondo (8.848 m). Gli Appennini, invece, sono una catenamontuosa molto più corta, lunga quasi come l'Italia. La massima cima, che è il Gran Sasso d'Italia in Abruzzo, arriva a ...
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Calamità naturali
Paolo Migliorini
"Calamità naturale deve intendersi ogni fatto catastrofico, ragionevolmente imprevedibile, conseguente a eventi determinanti e a fattori predisponenti tutti di ordine [...] con le placche continentali e si immergono sotto di esse. Questo fenomeno, detto subduzione, dà luogo alla formazione delle catenemontuose, alla e al . La zona di subduzione più estesa del globo è la cosiddetta cintura di fuoco del Pacifico ...
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ISSEL, Arturo
Nicoletta Morello
Nacque l'11 apr. 1842, da Raffaele ed Elisa Sonsino, a Genova, ove seguì e concluse gli studi secondari; frequentò quindi la facoltà di scienze di Pisa, allievo di G. [...] "sistema superiore" giacente sul sottostante "sistema dello gneiss centrale". Tali rocce formerebbero, lungo tutta la catena alpina e in ogni altra catenamontuosa, come sostenevano B. Gastaldi e D. Zaccagna, seguaci della teoria orogenetica di J.-B ...
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CACCIAMALI, Giovanni Battista
Maurizia Cappelletti Alippi
Nato a Brescia il 26 febbr. 1857 da Camillo e da Adele Curioni, attese agli studi di ragioneria, ottenendo il diploma nel 1876; iniziò nello [...] verticale dovute a magmi in eruzione, agenti sugli strati sovrapposti, erano ritenute la causa della formazione delle catenemontuose. Ma troppi fatti non avevano trovato spiegazione nell'ambito di questa teoria: tra l'altro le forti discordanze ...
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geodinamica
Fabio Catino
Trasformazioni e movimenti nel Pianeta
La Terra solida è soggetta a cambiamenti: terremoti e vulcani lo testimoniano. Ma vi sono anche altri grandi processi di trasformazione [...] l’una verso l’altra da milioni di anni. Oltre ad altre strutture geologiche, ciò ha determinato la formazione di catenemontuose (Alpi, Appennini) ed è all’origine della forte sismicità dell’area. Attualmente, l’elaborazione dei dati sismologici e ...
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coesite
Annibale Mottana
Forma monoclina di pressione medio-alta del biossido di silicio SiO2, che in condizioni di superficie (ambiente) è stabile come minerale nella forma trigonale (il comune quarzo). [...] e trasportate ad affiorare in superficie dai movimenti tettonici durante una fase tardiva della formazione di varie catenemontuose. I primi ritrovamenti, quasi contemporanei, di sicura coesite metamorfica sono stati effettuati in una località presso ...
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tettonica globale
Paolo Migliorini
Processo fondamentale della dinamica della Terra. Rappresenta l’origine dell’insieme delle manifestazioni geologiche che modificano continuamente l’assetto della crosta [...] altra, sprofondando nell’interno del mantello sottostante. Nella zona di contatto, detta di subduzione, si generano le catenemontuose perché, mentre la maggior parte della crosta sprofonda sotto il mantello, la parte più superficiale viene compressa ...
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Sistema montuoso dell’Europa occidentale, che si sviluppa per circa 430 km in direzione O-E tra Cap de Creus (Mediterraneo) e Cabo Higuer (Oceano Atlantico) separando la Penisola Iberica dal resto dell’Europa. [...] Aneto; Monte Perdido, 3355 m; Maladeta, 3308), e da due serie di catene periferiche, allineate a N e a S, le cui vette non raggiungono i montuose europee, dello spopolamento montano, che ha interessato in particolare le aree più interne della catena ...
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catena
caténa s. f. [lat. catēna]. – 1. a. Mezzo di collegamento e di unione fatto di più anelli di ferro o d’altro metallo passati l’uno dentro l’altro, che serve per tener saldamente legate cose, animali, persone, per tener sospesi oggetti...
alpino-himalaiano
‹... im-› agg. – Propriam., che si riferisce alle Alpi (in senso ampio) e alle catene dell’Himalaya. In partic., in geografia fisica, sistema a.-h., e più tecnicamente corrugamento a.-h., l’insieme delle catene montuose che...