Figlio (Rivoli 1562 - Savigliano 1630) di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois, divenuto duca nel 1580, in politica interna seguì e sviluppò l'indirizzo paterno e governò con mitezza, favorendo [...] Linguadoca e in Provenza e sul matrimonio con l'infanta spagnola Caterina (1585). L'occupazione improvvisa del marchesato di Saluzzo (1588 fortezza di Verrua (1625), non gli permisero di raggiungere i suoi scopi di guerra (Genova e il Monferrato); da ...
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Scultore (Haarlem, tra il 1355 e il 1360 - Digione 1405 o 1406). Dopo aver lavorato a Bruxelles, dal 1385 fu a Digione al servizio del duca di Borgogna lasciando con la sua opera un profondo segno innovatore. [...] da s. Caterina, collocati, a ridosso dei pilastri laterali, su grandi mensole aggettanti come i baldacchini che li morte di S. l'opera fu portata a termine (1410), secondo i suoi disegni, dal nipote Claus de Werwe. Smembrata durante la Rivoluzione, ...
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Famiglia genovese, il ramo più importante della numerosa stirpe dei conti di Lavagna. Tra i suoi primi esponenti, fu Ugo (sec. 12º-13º), che si chiamò Fliscus, da cui il nome della famiglia. L'assunzione [...] . le aspre lotte sostenute da qualche decennio a Genova contro i Doria e gli Spinoli; ma fu predominio di breve durata, ufficiali, senatori e diplomatici. I F. ebbero anche figure femminili notevoli, come Caterina (v. Caterina da Genova, santa) e ...
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Soprannome del pittore Tommaso di Cristoforo Fini (Panicale in Valdelsa 1383 - Firenze 1440). Allievo e aiuto di Ghiberti alla prima porta del Battistero di Firenze (Vasari), s'iscrisse all'Arte dei medici [...] sinopie e frammenti con una Madonna col Bambino, con S. Ivo e i suoi pupilli, e una Pietà); la S. Anna Metterza dipinta con Masaccio anche la mano di Masaccio, e le Storie di s. Caterina); il polittico di S. Maria Maggiore (per alcuni critici ...
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Scrittrice italiana (Roma 1912 - ivi 1985). Assai presto si rese indipendente con collaborazioni a giornali e riviste, allontanandosi da una complicata situazione familiare. Visse a lungo con A. Moravia, [...] 1942; nuova ed. col tit. Le straordinarie avventure di Caterina, 1959), fu il tratto più peculiare della sua personalità e all'assoluta dedizione sentimentale dell'adolescenza sono dedicati i racconti (quasi tutti antecedenti e in parte già presenti ...
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Letterato (Firenze 1495 - Amboise 1556). Il carattere principale delle sue opere, piuttosto mediocri dal punto di vista stilistico, fu l'imitazione dei modelli classici nella lingua volgare. Dovette la [...] della politica francese; nel 1544 fu nominato maggiordomo di Caterina de' Medici.
Opere
La sua opera letteraria, stilisticamente oltre a rime petrarchesche, compose quattro libri di Elegie (i primi tre di argomento amoroso, il quarto di soggetto ...
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Pittore (Vercelli 1477 - Siena 1549). Allievo a Vercelli di G. M. Spanzotti (dal 1490), fu a Milano, dove conobbe i pittori lombardi leonardeschi, e quindi a Siena. La prima commissione senese furono gli [...] Firenze, Galleria palatina); negli anni successivi assolse a numerose commissioni, di cui molte pubbliche (affreschi della cappella di S. Caterina in S. Domenico, 1526; SS. Ansano e Vittore, 1529, Palazzo ducale; La Madonna dà l'abito a s. Ildefonso ...
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Uomo politico (Châtillon-sur-Loing 1519 - Parigi 1572). Segnalatosi nel 1545 nelle operazioni contro Boulogne, fu nominato (1547) generale in capo della fanteria e ammiraglio di Francia (1552): carica, [...] conquista della Fiandra da operare in concorso ai gueux, con i quali in effetto entrò in trattative nel 1571. Nel maggio- IX, ma l'ostilità fanatica dei Guisa, e ben più di Caterina de' Medici, non lo permisero; la notte di s. Bartolomeo annullava ...
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Secondogenito (Londra 1630 - ivi 1685) di Carlo I e di Enrichetta Maria, seguì il padre durante il periodo della guerra civile, poi se ne staccò e raggiunse la madre a Parigi. Nel 1648 partecipò al blocco [...] proprietarî precedenti. Il 21 maggio 1662, C. sposava Caterina di Braganza, che gli portò in dote Tangeri e Bombay per impedire l'approvazione dell'Exclusion bill con il quale i protestanti tentavano di ostacolare la successione del fratello Giacomo. ...
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Riformatore (Firenze 1508 - Roma 1567). Figlio di un alto funzionario di casa Medici, avviato alla carriera ecclesiastica, si recò giovanissimo a Roma, accolto in casa dello zio materno, il card. Bibbiena. [...] morte del pontefice (1534), C. abbandonò la carriera ecclesiastica e Roma. Trascorse i primi anni a Firenze (1536-39), e poi a Napoli (1539-41 anche all'estero, e fu (1547) in Francia ospite di Caterina de' Medici. Nel 1552 era a Venezia, e già si ...
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reato universale loc. s.le m. Reato punibile ovunque e da chiunque (cittadino italiano o straniero) sia stato commesso. ◆ [tit.] «La guerra civile è un reato universale»: così Hugo racconta le ragioni dei vinti. (Corriere della sera, 12 febbraio...
cainismo s. m. 1. In etologia, in alcune specie di animali, in particolare tra gli uccelli, l’aggressione e l’uccisione, nel periodo postnatale, del fratello più giovane o più debole da parte del fratello maggiore o più forte. 2. Per estensione,...