La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] a un potenziamento disciplinare e dogmatico del cattolicesimo, soprattutto riguardo ai rapporti gerarchici tra centro né molto»47. Nel marzo 1889, con un articolo sulla rivista liberale «La rassegna nazionale», intitolato Roma, l’Italia e la realtà ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] mai nascosto la loro diffidenza, se non la loro ostilità verso il cattolicesimo papale. Nel processo per la sua canonizzazione, del resto, le frequentazioni liberali gli furono rimproverate.
«La chiave delle amicizie politiche di Longo è altrove ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] transizione degli ex missini verso una concezione più liberal-democratica dell’individuo e dei suoi diritti, ma Cfr. P. Scoppola, Identità come ricerca: il caso storico del cattolicesimo democratico in Italia, in Non passare oltre. I cristiani e la ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] in bella vista7.
Il punto culminante di questo cattolicesimo nazional-patriottico e combattente fu raggiunto in occasione cit., p. 82.
25 M. Bocci, Oltre lo Stato liberale. Ipotesi su politica e società nel dibattito cattolico tra fascismo e ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] realmente importanti. Il primo rinviava a una lunga diatriba presente nella vicenda del cattolicesimo politico, ed era la sua polemica col liberalismo, identificato soprattutto nella rivoluzione francese e nei principi del 1789. Riproponendolo, i ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] in Cina, e la campagna del clero iraniano contro i liberali occidentali furono altrettanto se non più violente di quelle che portarono alle vittorie spirituali (è questo il caso del cattolicesimo conservatore e di gran parte delle religioni dell ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] fosse il nipote Carlo Alberto, già in odor di liberalismo, il quale immediatamente accettò di promulgare la costituzione di Cadice rilievo accordato all’aristocrazia, il mantenimento del cattolicesimo quale religione di Stato, nonché una pluralità ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] di crisi, agonia e morte del regime liberale: alla fine del 1926, il Partito popolare, con tutti gli altri partiti, fu sciolto per imposizione del regime fascista, che esaltava il cattolicesimo come religione ufficiale dello Stato italiano, ma ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] tra liberali, laici e spesso laicisti, e cattolici intransigenti, antiliberali e antilaicisti; nel Mezzogiorno23 la contrapposizione fu soprattutto tra Stato e Chiesa: tanto che la Chiesa si configurava come un anti-Stato, ma il cattolicesimo era ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] preferisce piuttosto sottolineare la concezione liberale di Costantino, la cui tolleranza 684, in partic. 629-631 e passim; ma anche S. Calderone, Costantino e il cattolicesimo, Firenze 1962.
88 Cfr. T. Christensen, The So-Called Edict of Milan, cit. ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
democon
(demo-con), s. m. e f. inv. Chi si distingue per concezioni o atteggiamenti improntati a un conservatorismo etico e religioso di matrice democratica e liberale. ◆ «ai teo-con preferisco i demo-con, l’eredità della Dc è laica e non...