PETRONE, Igino
Jonathan Salina
PETRONE, Igino. – Nacque a Limosano, presso Campobasso, il 21 settembre 1870, da Errico, notaio, e da Giulia Iacovone.
Dopo i primi studi, compiuti nella provincia natale [...] neotomista e da una sincera adesione al cattolicesimo, che distanziarono il suo pensiero da qualunque Atti di nascita, ad nomen.
G. Salvemini, L’avvenire del partito cattolico, in Critica sociale, 1898, 1° gennaio, pp. 4-5; 16 gennaio, pp. 22-25; 1° ...
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ALBERI, Eugenio
Fausto Fonzi
Nato a Padova il 1 ott. 1807, compì gli studi giuridici a Bologna, ma la sua vocazione fu, soprattutto, letteraria (è ammirata la purezza del suo stile) e storiografica. [...] Venezia nel 1874 (Non vi è civiltà all'infuori del Cattolicesimo) e a Firenze nel 1875 (Fondazione di un grande della Chiesa in Italia (1865-66), in Quaderni di cultura e storia sociale, III (1954), pp. 237-268; Id., Le relazioni fra i cattolici ...
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Enrico IV, re di Francia
Silvia Moretti
Il sovrano che ristabilì la pace dopo la notte di s. Bartolomeo
Nel corso del Cinquecento la Francia fu lacerata da violente guerre di religione tra cattolici [...] cacciare gli Spagnoli, sceglieva di convertirsi pubblicamente al cattolicesimo, e, dopo la conversione, entrava trionfalmente a , molto legati alla corona. La loro ascesa sociale attraverso gli uffici amministrativi determinò forti tensioni con ...
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Dossetti, Giuseppe
Politico e sacerdote (Genova 1913-Monteveglio, Bologna, 1996). Durante la Resistenza fu rappresentante democristiano e presidente del CLN di Reggio nell’Emilia. Deputato alla Costituente, [...] vi svolse un ruolo di spicco come esponente di un cattolicesimo dalla forte sensibilità sociale. Fondò nel 1947 la rivista Cronache sociali, dove espresse le sue idee politiche miranti a una radicale riforma dello Stato e a una politica economica ...
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Pubblicista e filosofo (Saint-Malo 1782 - Parigi 1854). Schierato dapprima su posizioni cattolico-tradizionaliste (ispirate al pensiero di J. de Maistre e L.-G.-A. de Bonald), divenne a partire dagli anni [...] . si firma democraticamente Lamennais). Il suo pensiero influì sul cattolicesimo liberale italiano (G. Capponi, B. Ricasoli, R. Le livre du peuple, catechismo popolare del nuovo cristianesimo sociale, poi De l'esclavage moderne (1840), che per l ...
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Quacchero (Tower Hill, Londra, 1644 - Ruscombe 1718), figlio dell'ammiraglio William. Fondatore della Pennsylvania, P. fu riconosciuto come uno dei principali quaccheri non solo per l'energia e la vivacità [...] del suo carattere, ma anche perché la sua posizione sociale indicò il propagarsi della fede in altre classi che non fossero quella operaia, in nonostante attaccasse l'episcopato anglicano e il cattolicesimo. In seguito, The Sandy Foundation Shaken, ...
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Poeta nederlandese (Colonia 1587 - Amsterdam 1679). V. che può essere considerato come il maggiore poeta dei Paesi Bassi, autore inizialmente di liriche d'occasione, poi di poemi didascalici, trovò nella [...] far parte del circolo di Muiden. Intensamente partecipe della vita sociale e culturale del suo tempo, si battè contro l'intolleranza profondo senso religioso. Dopo la conversione al cattolicesimo (1641), scrisse alcuni poemi didascalici (Brieven ...
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Pseudonimo dello scrittore italiano Giacomo Ca' Zorzi (Noventa di Piave 1898 - Milano 1960). Dotato di una ricca cultura internazionale, N. appare una figura atipica di intellettuale nel panorama italiano, [...] idealismo gentiliano, prospettò una sua particolare visione del cattolicesimo. Finita la guerra, fondò a Venezia La gazzetta e prese a collaborare a vari giornali, fra cui L'Italia socialista di A. Garosci.
Opere
La produzione poetica di N. si ...
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Scrittrice tedesca (Tressow, Meclemburgo, 1805 - Magonza 1880). Di antica famiglia aristocratica, sposò nel 1826 un suo parente appartenente a un diverso ramo dello stesso ceppo. Divorziata già nel 1829, [...] nel 1850 si convertì al cattolicesimo ed entrò in un convento di Magonza, ove rimase sino alla morte. Si dedicò prima alla , 1837), in seguito alla narrativa, con una esaltata protesta sociale a favore della donna (fra i romanzi Aus der Gesellschaft, ...
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Filantropo (Müstair, Grigioni, 1808 - Heiden, Appenzell, 1865). Cappuccino, superiore a Coira (1845), vicario generale (1860) in quella diocesi per lo zio Nikolaus F., fondò istituti e congregazioni di [...] scuole professionali e, con vivo senso della questione sociale, benché con scarsa esperienza commerciale, fabbriche (cotonificio; e fu attivissimo nella difesa e propaganda del cattolicesimo in Svizzera. Popolarissime le sue Heiligenlegende (4 voll ...
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capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...
democon
(demo-con), s. m. e f. inv. Chi si distingue per concezioni o atteggiamenti improntati a un conservatorismo etico e religioso di matrice democratica e liberale. ◆ «ai teo-con preferisco i demo-con, l’eredità della Dc è laica e non...