Ward, William George
Teologo e filosofo inglese (Londra 1812 - Hampstead 1882). Dapprima seguace dell’indirizzo teologico del latitudinarismo, si accostò poi a R. H. Froude e Newman, e nel 1840 si fece [...] ordinare prete (anglicano); nel 1845 si convertì al cattolicesimo. Prof. di teologia nel St. Edmund’s College dal 1851 al 1858, fra il 1863 e il 1878 diresse la Dublin Review, divenendo uno dei capi del movimento neoultramontano, in aspra polemica ...
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Scrittore e giornalista inglese (Londra 1874 - Beaconsfield 1936). Fecondissimo autore, reagì contro il tardo romanticismo in difesa della tradizione, con stile umoristico e scintillante di paradossi. [...] È, con Belloc, uno dei maggiori rappresentanti cattolici della letteratura inglese del 20º secolo. Al cattolicesimo si convertì nel 1922. I suoi primi libri furono due raccolte di versi pubblicate nel 1900: The wild knight e Greybeards at play ( ...
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Poeta (Londra 1613 circa - Loreto 1649). Sotto l'influsso dell'ambiente mistico di N. Ferrar e di G. Herbert, scrisse le poesie religiose raccolte sotto il titolo Steps to the Temple (1646). Esule all'avvento [...] della rivoluzione puritana, si convertì al cattolicesimo e fu a Roma, al seguito del cardinale Pallotta. Un altro volume di poesie religiose, Carmen Deo nostro, uscì postumo (1652). Addestratosi alla scuola dei poeti gesuiti che scrivevano in latino ...
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Scrittore italiano (Livorno 1920 - Città di Messico 2003). Autore fecondo ed eccentrico, anche in lingua francese e spagnola, più noto all'estero (Francia, Messico dove visse fino alla morte) che in Italia, [...] ha svolto una problematica essenzialmente religiosa, passando da un cattolicesimo tormentato all'ebraismo e all'induismo, toccando temi impegnativi come quello dell'omosessualità, in una prosa densa che si è andata via via affrancando dal peso delle ...
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Scrittore francese (Périgueux 1846 - Bourg-la-Reine 1917). Cattolico, predicò apocalitticamente la necessità della teocrazia, animando il suo profetismo con l'aspra polemica contro la società borghese. [...] Impulsivo e paradossale (un po' come il suo maestro Barbey d'Aurevilly), ispirato da un cattolicesimo integrale, egli ha lasciato varî scritti di diverso carattere e valore, e nei romanzi (Le désespéré, 1886; La femme pauvre, 1897) come nel Journal ( ...
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Famiglia svizzera, del cantone di Lucerna, nota dal sec. 14º, suddivisa poi in varî rami (di Altishofen, di Heydegg, di Wazer, ecc.). Tra i P. di Altishofen, Ludwig (1525-1594) servì i re di Francia durante [...] le guerre di religione; difensore del cattolicesimo, fece di Lucerna la roccaforte della Chiesa di Roma in Svizzera. Dello stesso ramo furono Kasimir (v.) e Massimiliano-Alfonso (1834-1890), che fu al servizio del re delle Due Sicilie (1852-61) e, ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] in un clima familiare improntato a un cattolicesimo reazionario e ancorato a radicati pregiudizi nobiliari. In questo periodo fu centrale la figura del padre che, interdetto dall'amministrazione domestica e sostituito dalla moglie, seguì ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] in realtà Samuele Medina: convertitosi al cattolicesimo con la moglie Allegra Moravia nell'aprile del 1759, aveva scelto, come usava, il cognome della famiglia aristocratica che lo aveva preso a protezione, i Manin, e in specie il nome del padrino di ...
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Nell’accezione più generale del termine, qualsiasi atteggiamento orientato all’applicazione rigida e coerente, in ogni ambito di vita, dei principi derivati da una dottrina religiosa o ideologica.
In senso [...] degli ultimi due secoli. L’origine del concetto e l’uso di identificarlo con una particolare concezione del cattolicesimo sociale e politico vanno ricondotte all’età della Restaurazione (1815-30) e alla formazione del movimento dell’ultramontanismo ...
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Scrittore francese (Parigi 1863 - Beaune 1930). Esordì come poeta simbolista (Cloches en la nuit, 1889; Archipel en fleurs, 1895), per rivolgersi poi a una poesia ispirata alla vita della natura (La forêt [...] bruissante, 1896; Dans la forêt, 1903, versi e prose). Convertitosi al cattolicesimo (1906), si allontanò dalle iniziali idee anarchiche, testimoniando con opere in prosa la nuova esperienza (Du diable à Dieu, 1907; Soleil intérieur, 1922; La ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...