Apologista cattolico (Berna 1732 - Vienna 1798), di famiglia calvinista. Militare al servizio della Sardegna, convertitosi al cattolicesimo (1754), fu istruttore del futuro re Vittorio Amedeo III; in seguito, [...] rimasto vedovo (1758), si fece gesuita (Chieri 1759) e fu sacerdote a Milano e Torino, dove rimase anche dopo la soppressione della Compagnia (1773). Si recò a Vienna per preparare il viaggio di Pio VI ...
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Medico e biblista (Sauve, presso Montpellier, 1684 - Parigi 1766), figlio di un pastore calvinista passato al cattolicesimo dopo la revoca dell'editto di Nantes. Prof. di anatomia all'univ. di Tolosa (1710-20), [...] si segnalò con i suoi studî sull'origine della peste, sostenendo la possibilità del contagio e suggerendo rimedî e precauzioni. Fu poi medico di Augusto II di Polonia (1728), quindi, a Parigi, medico di ...
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Casoni, Giambattista
Pubblicista (Bologna 1830 - ivi 1919). Consulente legale della Curia bolognese, esponente di spicco del cattolicesimo intransigente, fu particolarmente impegnato nel campo della [...] pubblicistica. Fondò, tra gli altri: «L’Osservatore bolognese» (1858-59), «L’Eco delle Romagne», (1861-63), «Il Conservatore» (1863-66), «Il Patriota cattolico» (1864-1866), giornali caratterizzati tutti ...
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Teologo norvegese (Oslo 1538 - Vilna 1622); gesuita a Lovanio (1563-64), si adoperò per il ritorno al cattolicesimo della Svezia (1577-80) e della Danimarca (1606) e a tale scopo fu in rapporti con Giovanni [...] III di Svezia ...
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Espressione utilizzata per designare un insieme di movimenti di natura prevalentemente sociale, sorti nell’ultimo scorcio del 19° sec., in parte avallati e incoraggiati dalla istituzione ecclesiastica [...] il vescovo di Magonza, W.E. von Ketteler e, in Gran Bretagna, il cardinale H.E. Manning, mentre in Francia il cattolicesimo sociale ebbe la sua massima espressione nell’Oeuvre des cercles catholiques d’ouvriers, fondata da A. De Mun, R. La Tour du ...
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Cospiratore inglese (n. 1578 - m. Londra 1606). Sotto l'influenza del gesuita John Gerard, si convertì al cattolicesimo verso il 1599. Creato cavaliere da Giacomo I (1603), prese parte nel 1605 alla congiura [...] delle polveri (gunpowder plot). Fallita la congiura, fuggì, ma fu catturato, processato e giustiziato ...
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Uomo politico (Chartres 1638 - Parigi 1720). Appartenente a un'antica famiglia calvinista, si convertì ben presto al cattolicesimo. Aiutante di campo di Luigi XIV, protettore di letterati e artisti, ebbe [...] spesso missioni diplomatiche. Devoto al suo re, si ritirò dalla scena politica alla sua morte. Ci resta di lui un Journal (19 voll., 1854-60), fonte preziosa sulla vita di corte in questo periodo ...
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Teologo cattolico (Calverley, Yorkshire, 1814 - Londra 1863). Discepolo di Newman, quasi contemporaneamente a lui (1845) passò al cattolicesimo; e a Birmingham organizzò una comunità di convertiti (Wilfridians), [...] di cui fu superiore. Passati nel 1846 a Cotton, poi a Londra, i wilfridiani si trasferirono definitivamente a Brompton (1854). F. scrisse alcune opere ascetiche, molto diffuse: All for Jesus (1853); The ...
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Uomo di stato belga (Melle 1807 - Manage, Hainaut, 1875). Dapprima seguace delle idee di rinnovamento liberale del cattolicesimo propugnate in Francia dal Lamennais, le abiurò dopo la condanna papale (1832) [...] rientrando nell'ortodossia, eletto alla Camera nel 1834 per il partito cattolico, ne divenne presto uno dei capi più influenti. Ministro dei Lavori pubblici (1843) nel gabinetto Northumb, vi si segnalò ...
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santeria
santería
Termine dispregiativo spagnolo per indicare un culto sincretico di origine cubana che associa elementi del cattolicesimo alla religione praticata dagli schiavi provenienti dall’od. [...] Nigeria, privilegiando la venerazione dei santi. Si sviluppò a partire dal sec. 17° come compromesso a cui ricorsero gli schiavi quando furono loro vietate le originarie pratiche animiste e si diffuse ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...