Figlia secondogenita (Balmoral 1887 - Ouchy 1969) del principe Eugenio di Battenberg e di Beatrice d'Inghilterra, nipote quindi della regina Vittoria. Con la conversione al cattolicesimo e l'acquisizione [...] del titolo di altezza reale, sposò (1906) il re di Spagna Alfonso XIII, al quale dette cinque figli. Lasciò (1931) la Spagna per la caduta della monarchia ...
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Pseudonimo dell'ebreo siciliano convertito Guglielmo Raimondo Moncada (n. Girgenti intorno alla metà del sec. 15º). Figlio di un rabbino arabo-spagnolo, si convertì al cattolicesimo poco prima del 1470. [...] Verso il 1477 si trasferì a Roma, dove, per la sua conoscenza delle lingue orientali e della letteratura cabalistica, si conquistò la stima del card. Giovan Battista Cybo (il futuro Innocenzo VIII) e di ...
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Uomo politico inglese (n. 1672 - m. Goodwood 1723), figlio naturale di Carlo II e di Luisa di Querouaille, fu grande scudiero (1681-85); si convertì al cattolicesimo per influenza di Giacomo II. Visse [...] in Francia al servizio di Luigi XVI (1685-91); rimpatriato (1692), si riconciliò con Guglielmo III, e abbracciò nuovamente il protestantesimo ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] Cristina Morozzo di Bianzè, fu donna di costumi assai pii, ma né l'uno né l'altra riuscirono ad infondere la loro religiosità nell'A., che si mostrò fin da ragazzo indifferente ad ogni pratica ecclesiastica. ...
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Studioso di storia ecclesiastica (Amburgo 1890 - ivi 1960). Prof. di storia ecclesiastica nella facoltà protestante dell'univ. di Bonn (1924-28), nel 1930 si convertì al cattolicesimo. È stato prof. di [...] patrologia nel Pontificio istituto di archeologia cristiana di Roma. Tra le sue numerose pubblicazioni: Εἶς ϑεός (1926); Die Kirche aus Juden und Heiden (1933); Das Buch von den Engeln (1935); Zeuge der ...
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Figlio primogenito (n. in Moravia 1569 - m. 1627) di Hartmann II von L. Nikolsburg, fu educato nella scuola dei Fratelli Boemi a Ivančice. Convertitosi (1599) al cattolicesimo, fu poi (dal 1600) supremo [...] maggiordomo alla corte imperiale di Praga. Convintosi dell'incapacità di Rodolfo II di mantenere il governo, partecipò alla congiura organizzata dall'arciduca Mattia. Per tale adesione fu compensato (1608) ...
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Scrittrice tedesca (Breslavia 1891 - campo di concentramento di Auschwitz 1942). Ebrea, alunna e assistente di Husserl, fu poi per poco tempo docente a Münster. Convertitasi al cattolicesimo nel 1922, [...] nel 1933 si fece monaca carmelitana a Colonia assumendo il nome di Teresa Benedetta della Croce. Rifugiatasi nei Paesi Bassi, non riuscì a sfuggire alle SS. In Endliches und ewiges Sein (post., 1950), ...
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Scrittore e teologo russo (n. 1806 - m. 1874), segretario del s. Sinodo (dal 1832). Contrario all'unione con Roma, sostenne (1841-59) una lunga polemica contro il cattolicesimo. La sua opera principale [...] è la Istorija rossijskoj Cerkvi ("Storia della Chiesa russa", 1888), tradotta in più lingue ...
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Figlio (n. 1548 - m. Schleissheim 1626) del duca Alberto V e di Anna d'Asburgo, successe al padre nel 1579 e proseguì la politica di rafforzamento del cattolicesimo iniziata dal nonno Guglielmo IV. Abdicò [...] (1595) a favore del figlio Massimiliano I e abbracciò lo stato ecclesiastico ...
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Mistico (Basilea 1778 - ivi 1858). Tessitore, cominciò ad atteggiarsi a profeta (1828) e a raccogliere seguaci. Le sue dottrine erano un miscuglio di razionalismo, misticismo, protestantesimo e cattolicesimo. [...] Trovò seguaci, popolarmente detti Neukirchlicher ("seguaci della nuova chiesa") o Nazareni, nella Svizzera e nella Germania meridionale ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...