GRIMALDI, Onorato
Alice Raviola
Nacque intorno al 1520 in un luogo imprecisato, secondogenito di Renato e di Tomasina Lascaris di Briga, figlia di Pietro e di Bartolomea dei marchesi di Ceva. Il padre [...] la Contea di Nizza" (V. Lauro a T. Galli, 26 sett. 1572, in Nunziature di Savoia, p. 414).
Il passaggio al cattolicesimo della Piccamiglio divenne presto una questione diplomatica e, all'inizio del 1571, Emanuele Filiberto si trasferì a Nizza con lo ...
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BERTRANDO
Rosario Jurlaro
Di origine prpbabilmente francese, B., che appartenne all'Ordine del domenicani, nel 1319 fu nominato arcivescovo di Brindisi e Oria.
Trasferitosi nella sua arcidiocesi dopo [...] alla mano della figlia del principe di Taranto, Bianca, si era dichiarato pronto a passare dalla fede ortodossa al cattolicesimo, per esigere dallo stesso re, dal clero e dal popolo serbo la pubblica professione di fede. Tuttavia il progetto ...
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LA PIRA, Giorgio
Bruna Bocchini Camaiani
Nacque a Pozzallo, una cittadina di mare presso Ragusa, il 9 genn. 1904 da Gaetano e Angela Occhipinti, primogenito di sei figli. Nel 1914, per poter proseguire [...] valore di una verifica delle ultime possibilità di concretizzare una linea politica particolarmente aperta alle istanze di un cattolicesimo sociale che, nell'accezione del L., dimenticava spesso remore di partito o ragioni prudenziali. D'altro canto ...
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D'ANDREA, Girolamo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 12 apr. 1812 dal marchese Giovanni, esponente di una delle famiglie di più antica nobiltà del Regno meridionale, e da Lucrezia Rivera, anch'essa [...] censore. Fu grazie a lui se nel 1854 il Rosmini uscì indenne dagli attacchi dei gesuiti e se al cattolicesimo francese fu lasciata una certa libertà di ricerca teorica.
Ma fu sulla questione del cosiddetto tradizionalismo dei teologi dell'università ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] filosofo Antonio, una nobildonna di cultura e tradizioni mitteleuropee, vicina per consuetudini agli ambienti intellettuali del cattolicesimo austrotedesco.
Da ragazzo, l'E. sentì una forte attrazione per gli studi classici, vissuti come riscoperta ...
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ACTON, John Francis Edward
Giuseppe Nuzzo
Nacque a Besançon nel giugno 1736 da Edward, nobile inglese emigrato qualche anno prima in Francia per motivi religiosi e stabilitosi a Besançon come medico, [...] a Livorno, nel 1764, "in a most melancholy situation", abbandonato dagli amici inglesi in seguito alla sua conversione al cattolicesimo, avvenuta, per motivi "of intercst or devotion", dopo un violento attacco di apoplessia.
Sotto la guida dello zio ...
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MANACORDA, Guido
Benedetta Garzarelli
Nacque ad Acqui, il 5 giugno 1879, da Vittorio, insegnante, e Francesca Demartini, ultimo di tre figli.
Dopo la laurea in lettere presso l'Università di Pisa, il [...] fu anche la prima tappa di un avvicinamento alla religione, che si concluse, nel 1927, con l'adesione al cattolicesimo, in coincidenza con la pubblicazione del "dramma sacro" Paolo di Tarso (Firenze 1927). La conversione influenzò la successiva opera ...
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PODESTA, Andrea
Elisabetta Colombo
PODESTÀ, Andrea. – Nacque il 26 maggio 1832 a San Francesco d’Albaro, comune suburbano annesso nel 1873 a quello di Genova, da Luca e da Luigia Casanova.
Il padre, [...] assessorato ai Lavori pubblici e, tre anni più tardi, venne nominato sindaco. «Di incerta collocazione ideologica tra cattolicesimo liberale e laicismo moderato» (Garibbo, 2000, p. 228), avrebbe ricoperto la carica, con alcune soluzioni di continuità ...
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ARNOLFINI, Giuseppe
Gemma Miani
Figlio di Girolamo e di Chiara Guinigi, nacque a Lucca e fu battezzato nella chiesa di San Frediano il 30 genn. 1528.
Seguì la carriera mercantile del padre e fu socio [...] altri Lucchesi ivi residenti in una lettera indirizzata al Senato di Lucca per rassicurarlo sulla loro, fedeltà al cattolicesimo ed alla repubblica. Questa lettera tuttavia non fu ritenuta soddisfacente a stornare i sospetti di eresia che pendevano ...
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ADEODATO
Gino Franceschini
Eletto vescovo di Siena tra il 713 ed il 714 (poiché in una deposizione testimoniale dell'agosto del 715 un chierico dichiarava che la sede vescovile, tre anni prima, era [...] soltanto, secondo le testimonianze che possediamo, sotto il regno di Cuniperto, quando, per la generale conversione al cattolicesimo, furono possibili i contatti fra i due vescovi, essendo prima uno dei due probabilmente ariano. Nella seconda metà ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...