Poeta e scrittore irlandese (Curragh Chase, Adare, Limerick 1814 - ivi 1902). Scrisse versi eleganti ma spesso incolori, ispirati allo stile di Wordsworth del quale fu amico. L'amicizia con il cardinale [...] Newman influenzò probabilmente la sua conversione al cattolicesimo (1851). Tra le raccolte di versi ricordiamo: The search of Proserpine and other poems (1843); A year of sorrow (1847); May carols (1857), raccolta di poesie religiose scritte su ...
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Poetessa tedesca (Linum, Brandeburgo, 1798 - Paderborn 1876). Frequentò a Berlino i circoli romantici, profondamente amata da Cl. Brentano che a lei dedicò alcune delle sue più belle poesie. Spirito animato [...] da intima religiosità, passò nel 1819 dal protestantesimo al cattolicesimo. I suoi Gedichte (1858) sono una continua testimonianza di una schietta, squisita pietà. ...
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Scrittore danese (Svendborg 1866 - ivi 1956). Fondatore del mensile Taarnet ("La Torre", 1893-94), organo del simbolismo danese, la sua prima opera di poesia (Rejsebogen, "Libro di viaggio", 1895; trad. [...] Germania e in Italia (ad Assisi, dove è poi vissuto, con intervalli, dal 1913 al 1953) si convertì al cattolicesimo. Il suo itinerario spirituale è tracciato nel già citato Rejsebogen, con romantiche descrizioni di città della Germania meridionale, e ...
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Principessa russa (Torino 1792 - Roma 1862); nel suo salotto di Mosca si davano convegno (1825-29) i più noti letterati del tempo: V. A. Žukovskij, A. S. Puškin, E. A. Baratynskij, A. Mickiewicz, ecc. [...] Trasferitasi a Roma (1829), si convertì al cattolicesimo. Donna affascinante e colta, si occupò di antichità slave e si cimentò anche nella narrativa. ...
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Erudito (Bièvre o Beveren, presso Bruges, 1565 - Parigi 1629); ministro calvinista, insegnò a Leida, ma, per la sua adesione all'arminianismo, fu perseguitato e deposto (1619). Nominato in Francia (1618) [...] geografo regio, vi si rifugiò; respinto dai calvinisti, si convertì al cattolicesimo (1620). Ebbe una cattedra di eloquenza, poi (1625) di matematica col titolo di storiografo regio. Dei numerosi scritti di varia erudizione, si ricordano: Oratio in ...
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Scrittore e giornalista inglese (Londra 1874 - Beaconsfield 1936). Fecondissimo autore, reagì contro il tardo romanticismo in difesa della tradizione, con stile umoristico e scintillante di paradossi. [...] È, con Belloc, uno dei maggiori rappresentanti cattolici della letteratura inglese del 20º secolo. Al cattolicesimo si convertì nel 1922. I suoi primi libri furono due raccolte di versi pubblicate nel 1900: The wild knight e Greybeards at play ( ...
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Scrittore italiano (Livorno 1920 - Città di Messico 2003). Autore fecondo ed eccentrico, anche in lingua francese e spagnola, più noto all'estero (Francia, Messico dove visse fino alla morte) che in Italia, [...] ha svolto una problematica essenzialmente religiosa, passando da un cattolicesimo tormentato all'ebraismo e all'induismo, toccando temi impegnativi come quello dell'omosessualità, in una prosa densa che si è andata via via affrancando dal peso delle ...
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Poeta (Londra 1613 circa - Loreto 1649). Sotto l'influsso dell'ambiente mistico di N. Ferrar e di G. Herbert, scrisse le poesie religiose raccolte sotto il titolo Steps to the Temple (1646). Esule all'avvento [...] della rivoluzione puritana, si convertì al cattolicesimo e fu a Roma, al seguito del cardinale Pallotta. Un altro volume di poesie religiose, Carmen Deo nostro, uscì postumo (1652). Addestratosi alla scuola dei poeti gesuiti che scrivevano in latino ...
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Scrittore francese (Périgueux 1846 - Bourg-la-Reine 1917). Cattolico, predicò apocalitticamente la necessità della teocrazia, animando il suo profetismo con l'aspra polemica contro la società borghese. [...] Impulsivo e paradossale (un po' come il suo maestro Barbey d'Aurevilly), ispirato da un cattolicesimo integrale, egli ha lasciato varî scritti di diverso carattere e valore, e nei romanzi (Le désespéré, 1886; La femme pauvre, 1897) come nel Journal ( ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] in un clima familiare improntato a un cattolicesimo reazionario e ancorato a radicati pregiudizi nobiliari. In questo periodo fu centrale la figura del padre che, interdetto dall'amministrazione domestica e sostituito dalla moglie, seguì ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...