ORTENSIO (Q. Hortensius Hortălus)
Francesco Arnaldi
Oratore, nato nel 114 a. C., edile nel 75 e pretore nel 72. Dotato di una grande vivacità di temperamento, di una bella voce e di un porgere quasi [...] del destino il nome di O. resti legato, oltre che alla gloria di Cicerone e alla conversione di Agostino, alla poesia di Catullo.
Bibl.: Von der Muehl, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VIII, col. 2470 segg.; M. Schanz, Gesch. d. röm. Lit., 3ª ed,. I ...
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GRANATA, Mauro
Francesca Maria Lo Faro
Nacque a Messina nel 1804, da Antonino, appartenente a una famiglia dell'antico patriziato cittadino nota per essere proprietaria dei bagni termali di Alì, e da [...] al sacrificio dell'altare (Palermo 1823), anche da sacerdote coltivò la passione per i classici curando l'antologia Catullo, Tibullo e Properzio tradotti da M. Granata (Messina 1833). Ottenne così l'ingresso nelle accademie siciliane divenendo socio ...
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CALCIA, Traiano
Giovanni Parenti
Nacque a Treviso agli inizi del sec. XVI. Fu a Napoli allievo di Pietro Summonte e membro dell'Accademia Pontaniana. Partecipò alle tre giornate di discussione sulla [...] gli aveva fatto richiesta. Afferma bensì di avere presso di sé alcune Annotazioni autografe del Summonte e un Commentario su Catullo autografo del Pontano. Anzi queste opere è stato proprio lui a "cavarle fora delle fiamme all'assedio di Napoli" (nel ...
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Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti significati, di poesia che in origine, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e di poesia affettiva, nella quale prevale [...] della poesia dalla musica. Certo le forme della l. eolica poterono rivivere più tardi presso poeti (come i latini Catullo e Orazio) decisamente lontani da ogni attività musicale: quando Orazio si augurava d’essere annoverato tra i lirici (Odi ...
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PARCHE (lat. Parcae, da pario, non da pars)
Nicola Turchi
Da principio concepita come singola, al pari della Moira greca (v. moire), la Parca è una divinità che presiede alla nascita (Par[i]ca). Il numero [...] nascita alla morte.
Nella letteratura latina le Parche sono interamente assimilate alle Moire e compiono la medesima funzione. Catullo (LXIV, 306 segg.) le rappresenta come vecchie tremolanti che filano lo stame della vita e predicono con "veridico ...
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SAFFICI, STROFE e METRO
Giorgio Pasquali
La strofe saffica è chiamata così, perché tutto il primo libro delle liriche di Saffo nell'edizione alessandrina era composto in tal metro; ma faceva di essa, [...] , è il verso e in cui il numero delle sillabe è fisso.
La strofa saffica è imitata nella letteratura romana già da Catullo (XI e LI: quest'ultima poesia è imitazione della seconda di Saffo), il quale riproduce anche la rara libertà della sinafia dell ...
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Si chiamano così alcune specie di versi in uso nella lirica greca e nella latina, che trassero il nome dal poeta comico Ferecrate, il quale dimostrò per essi particolare predilezione ma non ne fu l'inventore, [...] di una strofe asclepiadea, mentre il primo lo adopera nella saffica maggiore) ha sempre lo spondeo. In un verso di Catullo (LXI, 25) il dattilo ciclico del ferecrateo secondo è sostituito dallo spondeo. Tanto il ferecrateo primo quanto il secondo ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] di Aldo, in cui mille copie sono la regola, per i classici in ottavo si superano, come è testimoniato per il Catullo, le tremila.
Il principio cui Aldo si attiene costantemente, quello di offrire testi il più possibile corretti dal punto di vista ...
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Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica [...] greci e latini (Lirici greci, 1940; Il fiore delle Georgiche, 1942; Dall'Odissea, 1946; Edipo re, 1947; Canti di Catullo, 1955; Fiore dell'Antologia Palatina, 1958). Curò anche alcune traduzioni da Shakespeare, e compilò un'antologia della Lirica d ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] ignoto e prima e dopo di lui. Egli è il poeta dall'impulso vigoroso, dal valido ingegno, dalla potente passione: al pari di Catullo vive la vita della grande città, e Cinzia è la sua donna o la preferita fra le sue donne. Preziosità ci sono in lui ...
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catulliano
agg. [dal lat. Catullianus]. – Di Catullo, poeta lirico latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Catullo: carmi c.; stile c.; eleganza catulliana. Endecasillabo c., altro nome del verso falecio,...
falecio
falècio (o falecèo; raro falèucio o falèuco) agg. e s. m. [dal lat. phalaecius, phalaecēus, phaleucius o phalaecus (versus); gr. ϕαλαίκειον (μέτρον)]. – Verso endecasillabo della metrica classica, di schema ⌣̅⌣̅–́⌣⌣–́⌣̅–́⌣–́⌣̅, così...