Serenata che gli antichi Greci cantavano presso la stanza nuziale la sera delle nozze. I primi e. letterari si trovano in Saffo; in età ellenistica ne composero Callimaco, Eratostene, Partenio, ma l’unico [...] ’idillio 18 di Teocrito per le nozze di Menelao ed Elena.
Nella letteratura latina esempi di e. sono i carmi 61 e 62 di Catullo, in cui il poeta segue la tradizione romana dei fescennini nuziali (il carme 64 per le nozze di Peleo e Tetide è piuttosto ...
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ULLMAN, Berthold Louis
Filologo americano, nato a Chicago, Ill., il 18 agosto 1882; ha studiato a Chicago, a Monaco (1906), a Roma (1906-1908); è stato prof. di lettere classiche nelle università di [...] -1944), del North Carolina (1944-1959)
Approfonditi studî sulla tradizione manoscritta e sulla fortuna di autori latini (Livio, Catullo, poeti elegiaci, ecc.) lo hanno portato a un sempre maggiore interesse per l'umanesimo e il preumanesimo (Coluccio ...
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Nome usato per la prima volta da Cicerone (con l’altro equivalente di poetae novi) per indicare polemicamente i poeti della sua età che, imitando gli alessandrini, si atteggiavano a innovatori. Essi predilessero [...] docta) o leggere fantasie (nugae), sempre ricercando eleganza di espressione e raffinatezza di forme metriche. Considerati i creatori della lirica romana, furono: Valerio Catone, Licinio Calvo, Furio Bibaculo, Elvio Cinna, Catullo e altri minori. ...
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Figlia di Appio Claudio Pulcro, sorella del tribuno della plebe del 58 a. C. Publio Clodio Pulcro; nata intorno al 94 a. C., sposò nel 63 Q. Metello Celere. Fu accusata di aver avuto parte nella morte [...] del marito. Cicerone le scagliò contro celebri invettive nel processo di Marco Celio Rufo. L'ipotesi, espressa già dagli umanisti, che essa sia da identificarsi con Lesbia, l'amante di Catullo, è molto discussa. ...
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Pittore romano dell'età di Nerone, noto per aver dipinto un'immagine di Minerva che, secondo le fonti antiche, dava l'illusione di seguire con lo sguardo il riguardante, e più per la decorazione murale [...] degli interni della Domus aurea di Nerone, che in parte è ancora conservata e rientra nel cosiddetto "quarto stile" della pittura parietale romana. n Si chiamava Fabullo anche un amico di Catullo; a lui il poeta indirizzò il noto scherzoso carme 13. ...
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AUGURELLI (Augurello, Agorelli), Giovanni Aurelio
Robert Weiss
Nacque a Rimini, non nel 1440 o 1441, come fu generalmente ritenuto, ma intorno al 1456, da Giovanni Agorelli. Nulla si sa dei suoi primi [...] delle poesie del codice erano inedite.
Verso il 1495 l'A. è tra coloro che esaminarono e criticarono le emendazioni a Catullo di Girolamo Avanzo, stampate nello stesso anno a Venezia. Due anni dopo ricevette un beneficio a Treviso vacato dal Bologni ...
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Poeta spagnolo (Ribera del Fresno, Badajor, 1754 - Montpellier 1817). Da Salamanca, dove s'iniziò alla poesia preromantica, passò a Madrid, dove si volse agli studî filosofici. Nelle sue Poesías (1785), [...] ", odi anacreontiche, elegie, impressioni coloristiche che rivelano evidenti influssi di Cadalso e Villegas, oltre che di Anacreonte e Catullo. Sono da ricordare la serie intitolata La paloma de Filis, le letrillas in settenarî tra cui la famosa La ...
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Paleografia
Manoscritto di papiro o pergamena, di epoca antica o medievale, il cui testo originario (scriptio inferior) sia stato cancellato mediante lavaggio e raschiatura e sostituito con altro (scriptio [...] la materia scrittoria, preziosa per la sua rarità o difficoltà di produzione, già ricordato in età classica, per il papiro, da Catullo, Cicerone, Plutarco e nel Digesto, si diffuse fra 8° e 9° sec. in centri scrittori europei dove furono ‘riscritti ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] che interessò in maniera particolare la "Venetia" del I sec. a.C. In tale secolo infatti troviamo uno dei più grandi poeti latini, Catullo (di Verona, circa 87-55 a.C.), e i due più grandi esaltatori del mito e dell'idea di Roma, un altro poeta ...
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vedovo, vedova
Emilio Pasquini
1. Aggettivo (o predicato), occorre cinque volte in D., che apre nei lessici la serie cronologica degli esempi: le cinque occorrenze (quattro nel poema, tutte nella seconda [...] del termine, del resto mutuati dal latino ove già ricorreva in riferimento a cose (" vidua vitis " in Catullo, " viduas ulmos " in Giovenale) o equivaleva a " privato ", " spogliato " (Ovidio: " viduum pectus amoris "; Stazio: " viduae alni ...
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catulliano
agg. [dal lat. Catullianus]. – Di Catullo, poeta lirico latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Catullo: carmi c.; stile c.; eleganza catulliana. Endecasillabo c., altro nome del verso falecio,...
falecio
falècio (o falecèo; raro falèucio o falèuco) agg. e s. m. [dal lat. phalaecius, phalaecēus, phaleucius o phalaecus (versus); gr. ϕαλαίκειον (μέτρον)]. – Verso endecasillabo della metrica classica, di schema ⌣̅⌣̅–́⌣⌣–́⌣̅–́⌣–́⌣̅, così...