Biologia
Modificazione strutturale o funzionale di un organismo vivente.
In botanica, il termine si riferisce a ogni evidente modificazione nella conformazione esterna e nella struttura interna di uno [...] vite del Canada, ove si formano anche organi a ventosa), della radice (Orchidacee epifite, molte Aracee); tuberizzazione del caule (un solo internodo in Colchicum, un intero ramo nella patata, un sistema di rami nel gigaro), della foglia (cotiledoni ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] al regno animale. Poco dopo Naegeli e Unger dimostrarono l'origine delle cellule per divisione delle preesistenti all'apice del caule, portando il primo colpo decisivo alla teoria del citoblastema. È di questo periodo l'opera di Schacht, di Sanio, di ...
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Accrescimento nelle piante. - L'a. si può studiare nelle piante da varî punti di vista, secondo che si prendano in considerazione i suoi aspetti anatomici e morfologici, o fisiologici. Nessun carattere [...] a livello di "organo", da annoverare accanto alla radice, al caule ed alla foglia, che da esso si originano e da studiare dell'organo (es.: negli elementi conduttori dei parenchimi del caule e della radice), talora è pressoché isodiametrico (es.: ...
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Ordine di piante appartenenti alle paleoerbe non Monocotiledoni (➔ Angiosperme) costituito dalle famiglie Piperacee e Saururacee (piccola famiglia comprendente 4 generi e 6 specie). Il monofiletismo di [...] e con endosperma. Sono erbe o arbusti, raramente alberi, contenenti nei parenchimi fondamentali cellule con oli essenziali. Nel caule vi sono due o più cerchie di fasci. Si conoscono circa 1100 specie, quasi tutte tropicali. Per quanto riguarda ...
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MONOCOTILEDONI
Carlo Avetta
. Con questo nome fin dal 1789 Antonio Lorenzo de Jussieu nella sua opera Genera Plantarum, chiamò quelle Fanerogame che hanno l'embrione fornito di un solo cotiledone, per [...] fasci chiusi, generalmente concentrici, in mezzo al parenchima fondamentale accresciutosi per divisione delle sue cellule (v. caule).
I fiori delle Monocotiledoni sono di regola costruiti sul tipo pentaciclico-trimero, possiedono cioè due verticilli ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] dai meristemi apicali primari; la seconda è originata da meristemi secondari formatisi ex novo e nel caule dal cambio intrafasciale. La s. secondaria, nel caule e nella radice, di solito è molto diversa dalla primaria.
In geobotanica, s. della ...
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Famiglia cosmopolita di piante Monocotiledoni (già dette Graminacee), ordine Poali, caratterizzata dai fiori con perianzio ridotto a 2, di rado 3, squame (lodicole), 3 stami, raramente 1 o più di 3; un [...] .), in funzione della lunghezza e della foggia delle ramificazioni. Le P. sono per lo più erbe con radici fascicolate, caule nodoso a internodi in genere cavi (culmo), foglie distiche, con lunga guaina e lamina sessile o brevemente picciolata, munita ...
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Nome italiano usato in generale per le piante appartenenti alla tribù Cipripediee della famiglia Orchidacee, che Linneo riunì nel genere Cypripedium (dal gr. πέδιλον "Venere", Κύπρις "calzatura"; questa [...] Settentrionale. Il C. calceolus è un'erba pererme alta circa mezzo metro, con rizoma strisciante, e radici sottili; caule brevemente peloso con 3-4 foglie abbraccianti ovate acute, nervose longitudinalmente, pelose sui margini e sui nervi di sotto ...
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CATALANO, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nato a Palermo l'8 dic. 1888 da Emanuele e Carolina Cocchiara, studiò e si laureò nella città natale in scienze naturali nel 1911 e mosse in quella università [...] fondamentale, costituito di un fillopodio ed una fronda che è la parte espansa, libera. Non si può parlare di caule come parte indipendente, essendo esso prodotto dall'unione e modifica dei vari fillopodi. La pianta superiore è quindi costituita di ...
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Genere di piante della famiglia Scrofulariacee (Linneo, 1737) con fiori vistosi a calice 5-partito; corolla tubolosa o quasi campanulata-bilabiata, con labbro superiore intero o bilobo, l'inferiore trilobo [...] ; nel primo anno produce una rosetta di foglie grandi, ovali lanceolate, ristrette in picciolo, nel secondo anno si sviluppa un caule alto fino a 1 m., con foglie quasi sessili, che termina in un lungo racemo unilaterale di fiori con peduncoli ...
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caule
càule s. m. [dal lat. caulis «stelo, fusto»; cfr. cavolo]. – In botanica, organo delle piante, detto comunem. fusto: è la parte che porta le foglie, stabilendo un collegamento tra esse e la radice; può essere erbaceo o legnoso ed è diverso...
caulinare
agg. [der. di caule]. – In botanica, del caule, che riguarda il caule: foglie c. (o cauline), quelle distribuite lungo il caule, contrapposte a quelle che nascono presso la base di esso; tuberi c., porzioni del caule trasformate...