In botanica, tessuto costituito da cellule indifferenziate – che si accrescono per divisione costituendo gli istogeni, localizzati nell’apice vegetativo del caule e della radice – da cui si originano i [...] tessuti definitivi. I m. sono considerati tali sia quando sono in piena attività, con le cellule in attiva divisione, durante i periodi di accrescimento, sia quando attraversano periodi di riposo. Le cellule ...
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. Nome italiano della Fritillaria imperialis L., pianta erbacea glabra della famiglia Liliacee, con grosso bulbo squamoso e caule eretto, alto spesso fino a un metro, portante nella parte centrale numerose [...] foglie, le più basse opposte, le mediane sparse e le superiori spesso verticillate; fiori rossi 5-8 in ombrella terminale, penduli, con foglie fiorali formanti un ciuffo terminale. Cassule grandi munite ...
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LIBRO
Domenico FAVA
Giovanni BITELLI
Raffaele CORSO
Lello BONIN-LONGARE
Giannetto LONGO
(dal lat. liber, propriamente "corteccia secondaria" dell'albero; v. Caule, IX, p. 502; fr. livre; sp. libro; [...] ted. Buch; ingl. book).- Nella comune accezione la parola libro significa la riunione di più fogli manoscritti o a stampa, il cui scopo è di conservare la memoria di certe notizie o delle opere dell'ingegno ...
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Genere della famiglia Amarillidacee, sottofamiglia Ipoxidoidee. Comprende erbe con rizoma sotterraneo; il caule è allungato, cilindrico, non scandente, foglioso; le foglie sono cuoiose, poco spesse, piuttosto [...] piccole; le infiorescenze sono ad ombrella senza brattee; i fiori sono irregolari, gli stami deiscenti verso l'interno; l'ovario è triloculare con placente inserite nell'angolo centrale. Vive nell'America ...
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Si dice di pianta con il capolino a livello del suolo, come parecchie Asteracee (per es., alcune specie del genere Carlina) che per aver caule brevissimo si chiamano anche acauli. ...
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Nella morfologia vegetale, asse dei muschi, cilindrico, semplice o ramificato, il quale porta appendici verdi, che servono all’assimilazione. Pur avendone l’aspetto, non è omologo al caule o fusto delle [...] Cormofite, perché fa parte della generazione aploide e non ha né l’origine né la struttura del caule. ...
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HYLOCOMIUM
Ugo Brizi
. Genere di Muscinee, separato da Schimper nel 1852 dall'antico genere Hypnum di Linneo, comprendente poche specie, dal portamento elegantissimo, con caule ramificato, formanti [...] cuscinetti verdi o dorati sul terriccio dei boschi, nella zona temperata e grandi ed estese masse nelle regioni artiche. Le specie più frequenti sui monti d'Italia sono: Hylocomium proliferum, diffuso ...
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ISTOGENI (dal gr. ἱστός "tessuto" e γεννάω "genero")
Fabrizio Cortesi
Questo termine è stato usato da J. Hanstein per indicare i meristemi che costituiscono gli apici vegetativi del caule e della radice. [...] Essi sono tre per il caule: dermatogeno o produttore dell'epidermide; periblema da cui deriva il cilindro corticale o corteccia primaria; pleroma che origina il cilindro centrale o stele. A questi tre nella radice se ne aggiunge un quarto: il ...
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Parte assile del tallo di alcune Alghe (Caulerpa, Chara, Laminaria, Sargassum ecc.) che, per l’aspetto e talvolta per la funzione, è analoga ma non omologa al caule delle Cormofite. ...
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botanica Organo di attacco o di sostegno delle piante Angiosperme rampicanti non volubili (detto anche viticcio; v. fig.). I c. derivano da metamorfosi ( cirrazioni) del caule (vite), delle foglie (Fabacee), [...] delle stipole (Smilax aspera) o di radici (vaniglia). Sono semplici (passiflora) o ramosi (vite del Canada), lunghi e volubili o semplicemente uncinati (alcune Bignoniacee). La c.-ventosa è un c. che aderisce ...
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caule
càule s. m. [dal lat. caulis «stelo, fusto»; cfr. cavolo]. – In botanica, organo delle piante, detto comunem. fusto: è la parte che porta le foglie, stabilendo un collegamento tra esse e la radice; può essere erbaceo o legnoso ed è diverso...
caulinare
agg. [der. di caule]. – In botanica, del caule, che riguarda il caule: foglie c. (o cauline), quelle distribuite lungo il caule, contrapposte a quelle che nascono presso la base di esso; tuberi c., porzioni del caule trasformate...