Pittore (Bologna 1685 - Brescia 1768). Allievo a Modena di S. Caule, completò la propria formazione a Bologna con G. G. Dal Sole, maturando uno stile personale sensibile ai moduli tardo barocchi e alle [...] diffuse luminosità di tradizione veneta (Pentecoste, 1713, Bologna, S. Prospero). Autore delle figure in una serie di tele allegoriche per il duca di Richmond (Glorificazione del duca di Argyll, 1726, ...
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secondario Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo.
Botanica
Si dice dell’organo, o parte di esso, sviluppatosi da un altro organo simile (detto primario o principale). Struttura s. del [...] caule e della radice Quella che si forma successivamente alla struttura primaria, ed è responsabile dell’accrescimento diametrico; prende origine per attività dei meristemi (per es., il cambio interfascicolare) che formano nuovi tessuti secondari.
La ...
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Botanico (Potsdam 1822 - Bonn 1880). Dapprima giardiniere, divenne poi prof. di botanica e direttore dell'Orto dell'univ. di Bonn. Anatomista e istologo valente, eseguì, malgrado gli imperfetti metodi [...] di tecnica del tempo, ricerche fondamentali, specialmente sui tessuti meristematici dell'apice del caule e sullo sviluppo dell'embrione delle Dicotiledoni e delle Monocotiledoni. ...
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CATALANO, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nato a Palermo l'8 dic. 1888 da Emanuele e Carolina Cocchiara, studiò e si laureò nella città natale in scienze naturali nel 1911 e mosse in quella università [...] fondamentale, costituito di un fillopodio ed una fronda che è la parte espansa, libera. Non si può parlare di caule come parte indipendente, essendo esso prodotto dall'unione e modifica dei vari fillopodi. La pianta superiore è quindi costituita di ...
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CARANO, Enrico
Valerio Giacomini
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 18 ag. 1877 dal notaio Francesco e da Carmela Donvito. Dopo aver studiato al ginnasio di Taranto e al liceo di Macerata, si recò nel [...] di primitività. I lavori sulle Monocotiledoni culminavano nel 1910 con quello su Yucca (Su le formazionisecondarie nel caule...) dove il C. affrontava criticamente uno dei più ardui problemi della morfologia vegetale: quello degli istogeni. Suggeriva ...
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CHIAPPELLI, Francesco
Cecilia Mazzi
Nacque a Pistoia il 4 marzo 1890, da Luigi e da Maria Castellini, e trascorse l'infanzia fra il palazzo in corso Vittorio Emanuele, nn. 34-36, nella città natale, [...] a vendere le proprietà ereditate a Pistoia (la villa di Sant'Alessio, il palazzo di città, le tenute di Caule della Chiesina Uzzanese) e intraprese l'insegnamento artistico. Concorse alla cattedra di arti grafiche nell'Istituto d'arte di Firenze ...
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ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] sono indubbiamente notevoli, come quelle fondate sull'osservazione dell'apparato staminale (trenta tavole), sullo studio del caule (trecento tavole), dei luoghi di origine, ecc. Benché non pubblicate queste osservazioni devono avere influenzato ...
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caule
càule s. m. [dal lat. caulis «stelo, fusto»; cfr. cavolo]. – In botanica, organo delle piante, detto comunem. fusto: è la parte che porta le foglie, stabilendo un collegamento tra esse e la radice; può essere erbaceo o legnoso ed è diverso...
caulinare
agg. [der. di caule]. – In botanica, del caule, che riguarda il caule: foglie c. (o cauline), quelle distribuite lungo il caule, contrapposte a quelle che nascono presso la base di esso; tuberi c., porzioni del caule trasformate...