Anatomia e medicina
Termine con cui vengono indicate alcune salienze ossee, che per la loro conformazione aguzza o semplicemente per la loro particolare sporgenza ricordano le comuni s.; s. neoformate [...] -Lorrain.
Botanica
Parte indurita, acuta e pungente derivata dalla trasformazione (detta spinificazione) di un organo delle piante superiori (caule, foglia, radice). Si distinguono: s. caulinari, quando un ramo è trasformato in s. o solo all’apice ...
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ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] sono indubbiamente notevoli, come quelle fondate sull'osservazione dell'apparato staminale (trenta tavole), sullo studio del caule (trecento tavole), dei luoghi di origine, ecc. Benché non pubblicate queste osservazioni devono avere influenzato ...
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caule
càule s. m. [dal lat. caulis «stelo, fusto»; cfr. cavolo]. – In botanica, organo delle piante, detto comunem. fusto: è la parte che porta le foglie, stabilendo un collegamento tra esse e la radice; può essere erbaceo o legnoso ed è diverso...
caulinare
agg. [der. di caule]. – In botanica, del caule, che riguarda il caule: foglie c. (o cauline), quelle distribuite lungo il caule, contrapposte a quelle che nascono presso la base di esso; tuberi c., porzioni del caule trasformate...