Sentenza in forma semplificata nel periodo feriale
Giulia Ferrari
Il Consiglio di Stato, con la sentenza 4.6.2013, n. 3050, nell’esaminare la questione relativa alla «completezza del contraddittorio», [...] 60 c.p.a. sia uno dei possibili esiti del giudizio cautelare o piuttosto che, una volta che il Collegio decida di definire la causa, il giudizio, seppure con i termini stabiliti dall’art. 60 c.p.a., è quello di merito.
Nel primo caso, come afferma ...
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corticectomia
Asportazione neurochirurgica di una porzione di corteccia cerebrale, per eliminare lesioni causa di gravi patologie dell’SNC, oppure per accedere in modo congruo all’eliminazione di lesioni [...] del tessuto cerebrale sottostante. La c. è una tecnica che richiede la craniotomia, l’apertura cioè di una breccia ossea, e deve essere riservata ai casi clinici nei quali non vi siano alternative terapeutiche. ...
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DELLA LAMA, Giovanni Maria
Valerio Marchetti
Medico napoletano, esule intorno al 1550 per causa di religione, passò gran parte della sua vita tra Vienna e Praga seguendo per professione la persona e [...] che gli sarà imposta per quello che egli avesse peccato".
La domanda del D., consistente nel chiedere che la sua causa fosse commessa "in quelle parti" (territorio dell'Impero) o affidata al "nuntio apostolico" o rimessa a qualche altro delegato dell ...
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filaria
Verme nematode, appartenente alla famiglia dei Filaridi, parassita dell’uomo e causa di malattie (filariosi). Le f., diffuse in Asia, Africa, America e Australia, sono molto sottili e di dimensioni [...] varie (lunghe fino a parecchi centimetri). Le larve (microfilarie), trasmesse da insetti ematofagi, si trovano nel sangue e in vari tessuti; raggiunto lo stato adulto, risiedono nel tessuto connettivo, ...
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Steuart, sir James Denham
Economista scozzese (Edimburgo 1712 - ivi 1780). Coinvolto nella causa dei giacobiti, ossia nel tentativo di riportare gli Stuart sul trono di Inghilterra e Scozia, con il fallimento [...] di tale progetto (il cui ultimo atto fu la sconfitta nella battaglia di Culloden, 1746), S. fu costretto all’esilio e rientrò a Edimburgo soltanto nel 1763. Vicino al mercantilismo (➔), S. sostenne, tra ...
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osmio
òsmio [Der. del lat. scient. Osmium, dal gr. osmé "odore" a causa dell'acre odore dei suoi ossidi] [CHF] Elemento chimico, di simb. Os, numero atomico 76, peso atomico 190.2, appartenente al gruppo [...] VIII, 3° periodo, grande, del Sistema periodico degli elementi, di cui si conoscono sette isotopi stabili, con numero di massa 184 (abbond. relat. 0.02 %), 186 (1.58 %), 187 (1.6 %), 188 (13.3 %), 189 ...
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VERITAS
S. Ferri
Come termine critico-letterario si contrappone all'artificio; la causa forense "vera" si contrappone all'esercitazione (eiusmodi studia ad delectationem quam ad veritatem videntur accomodatiora: [...] ad Her., iv, 22); la ἀλήϑεια si oppone alla τέχνη e ai πλάσματα.
Vitruvio, confondendo in parte il concetto di v. con quello di mimesis, dice "che non possono essere approvate quelle parti che non sono ...
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genètiche, malattìe Patologie ereditarie, dovute ad anomalie cromosomiche o a mutazioni di singoli geni (malattie da deficit di enzimi; errori congeniti del metabolismo). La frequenza delle m.g. nella [...] di un gene singolo, altre mostrano il fenomeno della eterogeneità genetica (di locus), dove la stessa malattia può essere causata da singole mutazioni ma in geni differenti. Per esempio, più di 40 geni possono essere responsabili del fenotipo clinico ...
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imatinib
Farmaco antitumorale, capace di agire in modo specifico sull’anomalia cellulare che causa la leucemia mieloide cronica. L’i. è considerato il capostipite dei farmaci ‘intelligenti’, in grado [...] , enzima coinvolto nella genesi della malattia. L’i. offre vantaggi sull’interferone e maggiore risposta terapeutica rispetto ad altri chemioterapici; ha tuttavia sviluppato resistenze a causa dell’instabilità del DNA delle cellule tumorali. ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...