colpa /'kolpa/ s. f. [lat. cūlpa]. - 1. a. (giur.) [azione che contravviene a una disposizione della legge o a un precetto della morale e la responsabilità che ne deriva: commettere una c.; essere in c.] [...] anche se involontariamente, effetti spiacevoli o dannosi, con la prep. di o assol.: è c. mia] ≈ ‖ causa. ● Espressioni: dare la colpa [ritenere qualcuno la causa di qualcosa, con la prep. a della persona e la prep. di della colpa: gli hanno dato la c ...
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con /kon/ prep. [lat. cum]. - 1. a. [per esprimere rapporto di compagnia, unione: vengo c. te] ≈ assieme a, insieme a. b. [per esprimere relazione: pietoso c. gli animali] ≈ nei confronti di, nei riguardi [...] mezzo o strumento: legare c. una fune] ≈ grazie a, mediante, per mezzo di, tramite. b. [per esprimere causa: c. la crisi attuale il commercio è in ribasso] ≈ a causa di. 3. [con valore di limitazione: come va c. la salute?] ≈ a proposito di, quanto a ...
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ammazzare /am:a'ts:are/ [der. di mazza, propr. "colpire con una mazza", col pref. a-¹]. - ■ v. tr. 1. a. [provocare la morte con violenza] ≈ assassinare, (fam.) fare fuori, freddare. ‖ uccidere. ● Espressioni: [...] ≈ ingannare, scacciare. ■ ammazzarsi v. rifl. e recipr. 1. [trovare la morte] ≈ morire, perdere la vita, perire. 2. [essere causa della propria morte] ≈ darsi la morte, suicidarsi, uccidersi. 3. [sfacchinare tanto da guastarsi la salute, anche assol ...
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conseguenza /konse'gwɛntsa/ s. f. [dal lat. consequentia, der. di consequi "seguire"]. - 1. [quanto si deduce logicamente da una premessa: trarre le c.] ≈ conclusione, Ⓣ (filos.) conseguente, deduzione. [...] per cui. ▼ Perifr. prep.: in (o per) conseguenza di ≈ a causa di, a seguito di. 2. (estens.) [fatto, spec. negativo, derivante da una determinata causa] ≈ contraccolpo, effetto, esito, frutto, (lett.) portato, prodotto, ripercussione, risultato ...
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giudicare (lett. ant. iudicare) [lat. iūdĭcare, der. di iudex -dĭcis "giudice"] (io giùdico, tu giùdichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [assol., esercitare la facoltà del giudizio: essere incapace di g.] ≈ discernere, [...] . ■ v. intr. (aus. avere), non com. (giur.) [emettere un verdetto su un tema, con la prep. di: g. di una causa] ≈ [→ GIUDICARE v. tr. (1. c)]. ■ giudicarsi v. rifl. [esprimere giudizi su se stesso, con valore copul.: g. buono, onesto] ≈ considerarsi ...
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sostenitore /sosteni'tore/ s. m. [der. di sostenere] (f. -trice). - [chi sostiene un'idea, una campagna, una persona, una squadra e sim.: un s. dell'autonomia regionale; divenire, dichiararsi s. di una [...] lett.) campione, [di una star del cinema, di musica leggera e sim.] fan, [di gente di malaffare] favoreggiatore, [di una causa e sim.] patrocinatore, [di una squadra sportiva, un atleta e sim.] tifoso. ↑ partigiano. ↔ avversario, nemico, oppositore. ...
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mortale [dal lat. mortalis, der. di mors mortis "morte"]. - ■ agg. 1. a. [che è soggetto a morte: gli uomini sono m.] ≈ (lett.) perituro. ↔ eterno, immortale, (lett.) imperituro. b. (estens.) [che è proprio [...] m.] ≈ atroce, insopportabile, intollerabile, (lett.) mortifero, spaventoso, terribile, tremendo. ↔ sopportabile, tollerabile. 3. (teol.) [di peccato che è causa di dannazione eterna] ≈ capitale. ↔ veniale. ■ s. m. e f. [essere umano] ≈ ⇓ donna, uomo. ...
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ragione /ra'dʒone/ [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di rēri "fissare, stabilire"), col sign. originario di "conto, conteggio"]. - ■ s. f. 1. [la facoltà di pensare, di conoscere e di giudicare [...] ciò che legittimamente spiega o giustifica un fatto: ho le mie buone r. per agire così] ≈ (lett.) cagione, causa, (burocr.) causale, motivazione, motivo, movente, (fam.) perché, (non com.) ratio. ▲ Locuz. prep.: a maggior ragione [con tanta maggiore ...
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Fabio Rossi
avere. Finestra di approfondimento
Il senso del possesso - Tra i verbi più frequenti e generici in ital., a. ha numerosi sign., oltre all’uso come ausiliare. Il sign. principale è quello di [...] maglietta da prestarmi? - No, non ce l’ho. Benché diffusissimo nella lingua parlata, averci non è frequente nella lingua scritta, anche a causa dell’incerta grafia. Si incontra infatti, ad es., tanto c’ho quanto ci ho, ma nessuna delle due soluzioni è ...
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autore /au'tore/ s. m. [dal lat. auctor -oris, der. di augēre "accrescere"; propr. "chi fa crescere"] (f. -trice). - 1. a. [chi ha la responsabilità di un reato, di una cattiva azione e sim.: l'a. di un [...] scrive opere drammatiche] ≈ drammaturgo. ⇓ commediografo, tragediografo. e. [chi scrive soggetti teatrali, radiofonici, cinematografici o televisivi] ≈ soggettista. 3. (giur.) [soggetto dal quale si deriva un diritto] ≈ dante causa. ↔ avente causa. ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...