Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e [...] s’insiste sul fatto che le spiegazioni causali sono dipendenti dalle teorie di sfondo, per cui la risposta alla domanda «qual è la causa dell’evento En?» è diversa a seconda della teoria presupposta e degli obiettivi che si pone il ricercatore. A D.K ...
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causacàusa [Lat. causa] [FAF] Fatto che provoca un determinato effetto, cioè che è origine od occasione di un altro fatto; anche, ciò che si presuppone perché una cosa possa avvenire, e quindi motivo, [...] ragione: v. causalità: I 532 b ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600). Con La cena de le ceneri e il De l’infinito, universo e mondi costituisce uno dei tre dialoghi in italiano, pubblicati a Londra nello stesso anno, in cui è esposta la sua filosofia della natura. Dall’opera venne estratta la settima ("ubi tractat an anima sit in corpore sicut nauta in navi") delle otto proposizioni eretiche sottoposte a Bruno il 18 gennaio ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...