Sensazione molesta o dolorosa, circoscritta o diffusa, continua, intermittente o sporadica che interessa il capo. Le c. si suddividono in due gruppi: c. primarie e c. secondarie. Nelle c. primarie (o [...] documentabili.
Nelle c. secondarie (o sintomatiche), al contrario, il dolore è connesso a una causa identificabile (infiammazione delle meningi, processi espansivi intracranici ecc.) ed è quindi sintomatico di un evento morboso.
Nel gruppo delle ...
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Parto difficile che richiede l’intervento ostetrico, manuale o strumentale con pericolo per la vita della madre o del feto.
D. materna, quando la causa ha sede nella madre (per es., viziatura pelvica); [...] d. fetale, quando ha sede nel feto (per es., presentazione di spalla); d. degli annessi, quando ha sede negli annessi fetali (per es., placenta previa) ...
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Raro tumore testicolare, detto anche leydigioma, a comportamento solitamente benigno, derivato dalle cellule interstiziali di Leydig. L’i. produce ormoni androgeni ed è quindi causa di ipergonadismo che, [...] se insorge in tenera età, determina il quadro della pseudopubertà precoce (precoce sviluppo dei caratteri sessuali secondari, ipertricosi, modificazione del timbro della voce ecc.) ...
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Protesi
Serenella Salinari
Con protesi viene generalmente intesa la sostituzione con strutture artificiali di una parte dell'organismo che risulti mancante, fisicamente o funzionalmente, a causa di [...] ricevitori, vengono trasdotti in segnali tattili o sonori. Tale dispositivo non ha però avuto grande successo principalmente a causa del suo peso, del numero sovrabbondante di informazioni tattili o sonore restituite e dell'incapacità di fornire al ...
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Virus a RNA appartenente alla famiglia delle Flaviviridae, responsabile della malattia omonima. Trasmissibile soprattutto attraverso le zanzare, il virus è simile a quello che causa malattie come la dengue, [...] la febbre gialla e l’encefalite del Nilo occidentale. Il virus prende il nome da una foresta dell’Uganda dove è stato scoperto nel 1947, ma allora infettava solo le scimmie. Passato poi ad infettare la ...
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In oculistica, anomalia congenita, per cui le ciglia sono distribuite in due serie; la posteriore, diretta indietro, viene a contatto con il globo oculare e causa alterazioni corneali ecc. ...
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In generale, parte di una scienza che indaga le cause di una determinata classe di fenomeni.
In particolare, in medicina, lo studio delle cause delle malattie o, impropriamente, la causa stessa. Mentre [...] di risentire più facilmente di uno stimolo dannoso.
All’e. è connesso lo studio del meccanismo d’azione delle cause morbose, ossia la patogenesi.
La diagnosi eziologica precisa l’agente causale di una malattia; la terapia eziologica tende a ...
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In medicina, p. addensante simmetrica ereditaria, malattia sistemica dello scheletro, di carattere ereditario, consistente in un’iperostosi progressiva soprattutto a carico delle diafisi, che è causa di [...] deformità ossee, dolori e disturbi alla deambulazione ...
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MANZONI, Antonio
Ettore Calzolari
Nato a Verona il 15 sett. 1746 da Carlo e da Bona Ragazzoni, iniziò stentatamente i primi studi a causa della modesta levatura dei suoi insegnanti. Affidato allora [...] applicazione allo studio e alla pratica dell'anatomia gli consentì di pervenire a un elevato livello di preparazione, ma gli causò altresì un esaurimento fisico che lo costrinse a uno stile di vita più regolato.
Tornato a Verona, il M. cominciò ...
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botanica C. di calore (o c. d’estate) Appassimento vistoso che si manifesta nelle piante, per lo più erbacee, nei giorni molto caldi e soleggiati d’estate, a causa di eccessiva traspirazione. C. di sole [...] elevate, dell’insolazione e della siccità a cui specialmente le piante da frutto possono essere predisposte anche a causa di funghi parassiti.
È chiamata colpo la scolpitura (detta anche solco) dell'esina nel granulo pollinico.
Medicina
Termine ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...