Nome dato dai bizantini ai due governatorati militari in cui raggrupparono, alla fine del 6° sec. d.C., i territori dell'Impero situati in Italia e in Africa a causa della continua pressione rispettivamente [...] dei longobardi e delle tribù berbere. Comandati da un esarca (gr. "comandante"), l'e. d'Italia - con sede a Ravenna - resistette fino alla metà dell'8° sec., l'e. d'Africa fino all'invasione araba del ...
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GRIMALDI, Pietro (Pietrino)
Riccardo Musso
Nacque a Genova presumibilmente verso il 1230. Come per molti altri personaggi del suo tempo, la sua identificazione presenta notevoli difficoltà, a causa della [...] Cipro, ma questi, del tutto inaspettatamente, licenziò in tronco i Genovesi, ordinando loro di fare ritorno in patria.
Sulle cause di una così repentina decisione si sono fatte le più svariate ipotesi, ma appare probabile che l'imperatore si trovasse ...
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Uomo politico scozzese (Salton 1655 - Londra 1716). Oppositore della politica regia del parlamento scozzese, dovette rifugiarsi nei Paesi Bassi. Volontario nell'esercito del duca di Monmouth, fu obbligato, [...] a causa di un omicidio, a fuggire. Ebbe vita avventurosa in Spagna e in Ungheria, e rimpatriò dopo la rivoluzione del 1688. Repubblicano, membro del partito nazionale e deputato al parlamento scozzese del 1703, presentò progetti limitativi all'atto ...
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Pubblicista e uomo politico francese (Rouen 1800 - Saint-Mandé 1836). Ufficiale, dimessosi dall'esercito francese nel 1823 e passato da questo nel battaglione recatosi in Spagna per sostenere la causa [...] dei liberali, divenne poi influente giornalista d'opposizione: fondò all'inizio del 1830 con Thiers e Mignet il quotidiano National ed ebbe parte attiva nella rivoluzione di luglio. Repubblicano, avversò ...
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FILIPPETTI, Angelo
Giuseppe Sircana
Nacque ad Arona, in provincia di Novara, il 26 genn. 1866 da Cesare e da Giulietta Pisoni. Di famiglia agiata, aderì fin dalla giovinezza alla causa delle classi [...] da assicurare una parvenza di continuità con la precedente amministrazione, mentre il F., che pure aveva fatto causa comune con i massimalisti, si presentò su posizioni distinte portando in lista un piccolo drappello di "rivoluzionari intransigenti ...
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Scienziato e filosofo (Dublino 1656 - ivi 1698). Fondatore di un'accademia scientifica a Dublino, membro della Royal Society di Londra, fu deputato al parlamento d'Irlanda e sostenne la causa dell'indipendenza [...] politica dell'isola in The case of Ireland (1698). Traduttore delle Meditationes de prima philosophia di Cartesio (1680), si occupò soprattutto di ottica, scienza cui diede un valido contributo con la ...
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Figlio (Gottorp 1503 - Kolding 1559) di Federico I (fratello di C. II), gli succedette nel 1533, ma non fu rinosciuto re che nel 1536, dopo una accanita guerra (in cui Lubecca aveva sostenuto la causa [...] del prigioniero Cristiano II). Introdusse la riforma (dieta di Copenaghen, 1536); nel congresso di Brunswick volle favorire la causa protestante in Germania e, in sua difesa, lottò contro Carlo V. Rifiutò, tuttavia, di partecipare alla guerra di ...
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FERRARA, Mario
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 5 sett. 1892 da Michele, avvocato e da Maria Forcella. Giovanissimo, militò tra quei repubblicani che parteciparono alla settimana rossa e abbracciarono [...] le opposte posizioni in seno all'ANC sull'impresa di Fiume e sulla politica adriatica dell'Italia. Il F. sostenne la causa dell'italianità di Fiume, ma espresse riserve sull'iniziativa di D'Annunzio. A suo giudizio la questione fiumana rivestiva un ...
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DELLA TORRE, Passerino
Marina Spinelli
Non è esattamente collocabile nell'ambito della genealogia torriana compresa tra la fine del sec. XIII e la prima metà del XIV, a causa della completa mancanza, [...] almeno allo stato attuale delle indagini, di informazioni anteriori al 1302. Il Litta, a differenza di altri genealogisti, lo identifica con Rinaldo, detto appunto Passerino, figlio del celebre Napoleone ...
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Uno degli ultimi discendenti degli Inca del Perù (m. 1563 circa), fratello di Huáscar e Atahualpa; nel 1533 fu riconosciuto da Pizarro sovrano legittimo e incoronato a Cuzco. Nel 1536, a causa delle continue [...] violenze perpetrate dagli Spagnoli, capeggiò una rivolta e pose l'assedio a Cuzco; non essendo riuscito a prendere la città si rifugiò nelle montagne ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...