Poeta nordamericano (Sketchley, Leicester, 1642 circa - Westfield, Massachusetts, 1729). Scelta la via dell'esilio dall'Inghilterra a causa del suo dissenso in seno alla comunità protestante, si stabilì [...] nel 1668 presso la colonia della Massachusetts Bay, dove divenne amico dei Mather e di S. Sewall. Completati gli studî di teologia alla Harvard University, dal 1671 fu ministro di culto a Westfield. Apprezzato ...
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Poeta tedesco (Heide, Holstein, 1819 - Kiel 1899). Figlio di un mugnaio, autodidatta, ottenne il conferimento della laurea honoris causa in lettere da parte dell'università di Bonn (1856), cui seguì la [...] cattedra di germanistica presso l'università di Kiel (1866). Lirico assai sensibile, predilesse comporre nel suo dialetto (Plattdeutsch). Suo capolavoro è la raccolta di liriche Quickborn (1852), cui fece ...
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Scrittore spagnolo (Piedrahita, Ávila, 1781 - ivi 1852); amico della duchessa d'Alba, di Jovellanos, di Quintana, subì persecuzioni a causa delle sue idee liberali. Scrisse, in una prosa molto limata, [...] novelle e romanzi storici, tra i quali El bautismo de Mudarra sulla nota leggenda dei sette Infanti di Lara. Molto interessanti i volumi Memorias de Piedrahita (1837) e Recuerdos e impresiones (1843). ...
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Patriota e letterato (Genova 1807 - ivi 1881). Mazziniano, fu accusato di congiura contro il governo piemontese e venne condannato in contumacia (1833) alla pena capitale. Amnistiato, tornò in patria e, [...] convertitosi alla causa sabauda, fu eletto deputato (1848); inviato a Parigi come ministro plenipotenziario da V. Gioberti, abbandonò la vita politica dopo la sconfitta di Novara (marzo 1849) e si recò in Inghilterra, dove visse a lungo. I suoi ...
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GAYDA, Virginio
Giornalista e scrittore, nato a Roma il 12 agosto 1885, ivi morto il 14 marzo 1944 a causa di bombardamento aereo. Dopo essersi avviato a studî economici, nel 1908 entrò nella Stampa [...] da cui venne inviato nell'Europa centrale, nei Balcani e quindi in Russia. Qui lo colse lo scoppio della prima Guerra mondiale e così venne addetto all'ambasciata italiana a Pietroburgo e presso la missione ...
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Letterato fiorentino (1494-1522), della famiglia dei Cattani da Diacceto, lettore d'umanità nello Studio di Firenze. Infiammatosi per la causa della libertà, capeggiò la congiura degli Orti Oricellarî [...] contro il card. Giulio de' Medici; scoperto, fu decapitato insieme con Luigi Alamanni, cugino dell'omonimo poeta ...
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(o metalessi) Nella retorica, tipo di metonimia in cui un termine indicante l’effetto è sostituito con uno indicante la causa: mangerai il lavoro delle tue mani. Inoltre, figura retorica consistente [...] nella sostituzione di una voce propria con un suo possibile sinonimo, se considerato in astratto, che però non è tale nel contesto dato; l’effetto straniante che ne deriva è spesso sfruttato in situazioni ...
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Scrittore spagnolo (Vidanes, León, 1706 - Bologna 1781); gesuita, fu professore di teologia a Segovia, Santiago e Pamplona. Nel 1767, a causa del decreto di espulsione dei gesuiti dalla Spagna, si rifugiò [...] a Bologna, dove risiedette fino alla morte. È autore di satire, opuscoli polemici e composizioni poetiche. La sua opera principale è la Historia del famoso predicador fray Gerundio de Campazas, alias Zotes ...
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GIANNETTASIO, Nicola Partenio
Fabio Tarzia
Nacque a Napoli il 5 marzo 1648. Nel 1656 perse l'intera famiglia a causa di una terribile pestilenza. Compì pertanto studi assai irregolari, in gran parte [...] da autodidatta, dimostrando non comune capacità di apprendimento. Imparò facilmente la grammatica e le lettere latine, ma si interessò soprattutto di matematica. Apprese inoltre il greco e l'ebraico e, ...
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Moro, Tommaso
Stefano De Luca
Il padre dell’utopia
Sebbene la Chiesa cattolica abbia proclamato santo Tommaso Moro a causa della sua opposizione allo scisma anglicano del 1534, opposizione che pagò [...] con la condanna a morte, l’umanista inglese deve in realtà la sua fama all’invenzione di una piccola parola destinata a un grande futuro. Egli scrisse infatti un romanzo nel quale si racconta di un’isola ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...