AMONIO, Domenico
Elena Fasano Guarini
Nacque verso il 1648 a Castel Bolognese, da Mario e Laura Biancolli (o forse Biancolelli). Passò i suoi anni giovanili a Roma, non sappiamo se seguendo regolari [...] come autenticamente romano al re, che lo fece collocare nelle gallerie di Versailles. La scoperta dell'imbroglio sarebbe stata la causa della rovina dell'Amonio.
Comunque siano andate le cose, questa rovina non fu totale: non solo egli continuò a ...
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CAGNATI, Marsilio
Giorgio Stabile
Medico, nato a Verona nel 1543. Compiuti i primi studi di umanità a Verona, si trasferì allo Studio di Padova, dove ebbe come maestri Giacomo Zabarella e Bernardino [...] proposito stilerà una Relatione dell'infermità del Cardinale Salviati (Roma 1603) al fine di fugare qualche "sinistro concetto" sulle cause della morte del cardinale. Dalla Relatione risulta come fossero stretti i legami del C. con la Curia romana e ...
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GUZZONI DEGLI ANCARANI, Arturo
Stefano Arieti
Nato a Correggio, presso Reggio nell'Emilia, il 21 dic. 1858 da Luigi e da Marianna Morselli, studiò medicina e chirurgia presso l'Università di Modena, [...] (Messina 1903).
Il G. si interessò anche ad alcuni aspetti sociali della specialità: sostenne che una fra le cause della diffusa mortalità infantile dovesse individuarsi nel mancato allattamento materno (Prima e dopo la nascita: discorso letto per la ...
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LOMONACO, Domenico
Mario Crespi
Nato a Bagheria, presso Palermo, il 31 luglio 1863 da Giovanni e da Maria Antonietta Pittalà, compì i suoi studi nel capoluogo siciliano. Terminato il liceo si iscrisse [...] ghiandole endocrine, in modo particolare del timo, la cui estirpazione nelle prime fasi dello sviluppo dimostrò essere causa di varie alterazioni, tra cui ipoevolutismo, anomalie scheletriche, diminuzione dei globuli rossi e dell'emoglobina: Ricerche ...
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MANFREDI, Nicolò
Massimo Aliverti
Nacque a Bosco Marengo, nell'Alessandrino, il 3 apr. 1836, in una distinta famiglia piemontese, secondogenito dei tre figli di Carlo Andrea, avvocato e più volte sindaco [...] e considerazioni critiche per la relativa diagnosi di tubercolosi primitiva, ibid., IX [1880], pp. 75-88), che dimostrò essere la causa dei piccoli noduli dell'iride sino ad allora interpretati come granulomi; sul glaucoma, di cui fu il primo a ...
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FONZI, Giuseppangelo Lucinto
Luciano Bonuzzi
Nacque a Spoltore nel Teramano il 13 luglio 1768 da Domenico, avvocato. Trascorse la sua infanzia a Orsogna, dove risiedeva la famiglia; qui compì gli studi [...] per la fabbricazione dei denti artificiali simile a quello da poco realizzato a Parigi: ma le autorità borboniche, a causa del suo passato repubblicano, gli negarono la concessione ed egli decise di tornare nella capitale francese. Tuttavia la ...
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CODRONCHI, Giovan Battista
Carlo Colombero
Nacque a Imola il 27 ag. 1547 da Alessandro e Camilla Maltachetti. Compì i primi studi nella città natale, poi si recò a Bologna a studiare medicina, laureandosi [...] furono quelli dati dal C. (grande precursore in questo campo) agli studi sull'eziologia dell'idrofobia: egli identifica la causa della malattia in un veleno (virus) che si trasmette attraverso il morso degli animali infetti. All'argomento è dedicato ...
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CHIAVARO, Angelo
Arnaldo Cantani
Nacque a Catania il 29 giugno 1870 da Gaetano e da Maria Costa. Conseguita la licenza classica, nel 1889 si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università [...] istituite nello stesso anno 1923, ma lasciando invariato il corso degli studi. Molti suoi scritti il C. dedicò a perorare la causa di una facoltà di odontoiatria indipendente da quella di medicina e chirurgia, ma il successo ottenuto con il r. d. del ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] quale riconosceva un meccanismo segregante e un significato classista. Individuò in quel sistema e nei suoi metodi di cura la causa prima dell'istituzionalizzazione del malato e l'ostacolo ad un intervento che fosse invece adeguato ai bisogni che la ...
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FABRIZI, Paolo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 15 sett. 1805 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese; dopo i primi studi nel locale collegio "S. Giovanni" [...] banchieri spagnoli che, in nome dei comuni ideali rivoluzionari, si erano detti intenzionati a finanziare con un prestito la causa italiana. Incaricato di concretizzare il progetto, il F. si recò a Tolosa, dove però, oltre a non concludere nulla ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...