Sacerdote (Saint-Malo 1780 - Ploërmel 1860), fratello di Félicité-Robert (v.). Antigallicano, fondatore delle Figlie della provvidenza (1816), dei Fratelli dell'istruzione cristiana (1817) e, successivamente, [...] dei Sacerdoti di St. Méen (1825), poi detto Congregazione di S. Pietro, che, affidata al fratello Félicité-Robert, si disperse con la sua condanna e provocò quella dello stesso Jean-Marie. Nel 1911 è stata introdotta la causa di beatificazione. ...
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Orientali d'Italia. Da minoranza regionale a seconda religione d'Italia
Frederick Lauritzen
La questione orientale è centrale nello sviluppo dell’Italia unificata. Da minoranza frammentaria e spesso [...] Balcani4. L’annessione di Venezia al Regno di Italia nel 1866 alterò nuovamente la geografia degli Orientali d’Italia, a causa della storia della Serenissima, che dal 1204 aveva dominio su una parte della Grecia. Cipro era rimasta veneziana fino al ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] nell'Antichità l'uso della porpora era legato alle classi più elevate e ai rappresentanti del potere a causa del suo notevole costo. Si trattava inoltre di un materiale molto apprezzato per la resistenza del suo colore. Plinio (Nat. Hist., 9, 39-40, ...
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FALANGOLA, Diana
Fiamma Satta
Nacque a Napoli intorno al 1555, da una famiglia della piccola nobiltà partenopea, originaria di Amalfi e trapiantatasi nel sec. XIII a Sorrento. Il padre, Scipione, sposò [...] periodo della sua relazione con don Giovanni d'Austria. Tracciarne un esatto profilo biografico risulta, del resto, difficoltoso a causa di una serie di dicerie che colorirono la sua vicenda e che destarono, allora, grande scalpore.
Così, le notizie ...
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Nome umanistico (tratto dal gr. μήλειος "di pecora", corrispondente all'ungh. juhász "pecoraio") del riformatore Péter Horhi Juhász (n. Horhi, Somogyság, 1535 circa - m. Debrecen 1572), principale fondatore [...] dell'unitarismo e del socinianesimo. Al sinodo di Debrecen (1561) contribuì a fare accettare la Confessio Helvetica (Confessio Debrecinensis). Polemizzò con G. Biandrata e con F. Socini. Fra gli scritti: Disputatio in causa Ss. Trinitatis (1568). ...
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GATTONI, Giulio Cesare
Calogero Farinella
Nacque a Como il 12 marzo 1741 da Antonio, di nobile famiglia cittadina, e da Caterina Lucina (o Lucini). L'intera sua formazione scolastica si svolse all'interno [...] ; del resto non si allontanò mai dalla città di origine e vi trascorse tutta l'esistenza sua a causa delle limitazioni impostegli dalla carica ecclesiastica che avrebbe ricoperto. In collegio frequentò il ciclo scolastico inferiore sino alla retorica ...
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Diacono e notaio della Chiesa ambrosiana (m. tra il 1061 e il 1064), al quale una fonte tarda attribuisce il cognome Cotta. Tra i principali esponenti del movimento dei riformatori, predicatore con Arialdo [...] al sinodo di Fontaneto (1057) e per tale ragione subì la scomunica. Nonostante l'appoggio di Stefano X alla sua causa, fu oggetto di un'aggressione che lo condusse successivamente alla morte.
Vita e attività
Intorno al 1056 si associò ad Arialdo ...
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La Regione è il più importante ente territoriale substatale previsto nella Costituzione italiana. La sua introduzione nel testo costituzionale segna una delle più importanti innovazioni rispetto allo Statuto [...] affacciate alla ribalta sin dai primi anni dell’esperienza statutaria con una proposta formulata da Cavour, ma – anche a causa della morte dello statista – si scelse una politica di rigido accentramento amministrativo (l. n. 2248/1865). Le tematiche ...
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FORTE (Forti, Fortis), Giovanni Bernardo
Pamela Anastasio
Nacque a Savona intorno al 1420 da Iacopo e Violante De Ferrari, ambedue nobili savonesi, ed entrò come novizio nel convento agostiniano di [...] 1442.
Nulla sappiamo dei suoi studi e dei suoi primi anni di attività all'interno dell'Ordine, sia a causa della dispersione di alcuni importanti archivi agostiniani locali, sia per la natura fondamentalmente ascetica del F., che predilesse sempre ...
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Teologo e politico (Pieve S. Carlo, Lucca, 1812 - Torino 1887). Gesuita, prof. al Collegio Romano di teologia dommatica, il più zelante sostenitore del dogma dell'Immacolata Concezione (col padre C. Schräder [...] la cattedra di filosofia della Sapienza. Dopo un incontro (1860) con Cavour, pubblicò (1861) anonimo l'indirizzo Pro causa italica ad episcopos catholicos, nel quale invitava Pio IX a rinunciare al potere temporale. Dovette nello stesso anno fuggire ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...