mortale [dal lat. mortalis, der. di mors mortis "morte"]. - ■ agg. 1. a. [che è soggetto a morte: gli uomini sono m.] ≈ (lett.) perituro. ↔ eterno, immortale, (lett.) imperituro. b. (estens.) [che è proprio [...] m.] ≈ atroce, insopportabile, intollerabile, (lett.) mortifero, spaventoso, terribile, tremendo. ↔ sopportabile, tollerabile. 3. (teol.) [di peccato che è causa di dannazione eterna] ≈ capitale. ↔ veniale. ■ s. m. e f. [essere umano] ≈ ⇓ donna, uomo. ...
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fedele /fe'dele/ [dal lat. fĭdēlis, der. di fides "fede"]. - ■ agg. 1. a. [che rispetta gli impegni presi, anche con la prep. a: f. a un giuramento] ≈ leale (verso), [con uso assol.] di parola. ↔ sleale [...] ] ≈ credente, osservante, praticante. ↔ ateo, non credente, (spreg.) senzadio. ‖ infedele, miscredente. 2. (estens.) [chi è devoto a una causa, a una persona, ecc.: i f. della monarchia] ≈ fautore, seguace, sostenitore. ↑ partigiano. [⍈ FEDE] ...
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fonte /'fonte/ s. f. (ant. e poet. m.) [lat. fōns fōntis]. - 1. [vena d'acqua a getto continuo: una limpida f.] ≈ (non com.) polla, (lett.) scaturigine, sorgente. ● Espressioni: fonte battesimale → □. [...] 2. (fig.) [ciò da cui qualcosa proviene direttamente: la lettura è f. di piacere] ≈ causa, motivo, origine, principio, (lett.) scaturigine, sorgente. ● Espressioni: fonte di guadagno (o di reddito) ≈ cespite, (region.) guadagnapane. 3. (fig.) [spec. ...
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dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] tristezza. ↑ disperazione, strazio, tormento. ↓ amarezza, cruccio, dispiacere. ↔ contentezza, gioia, piacere. b. [in funzione di pred., chi è causa di afflizioni, di sofferenze: quel figlio è stato sempre un gran d. per la sua povera mamma] ≈ cruccio ...
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apostolo /a'pɔstolo/ s. m. [dal lat. tardo apostŏlus, gr. apóstolos "inviato"]. - 1. (eccles.) a. [ciascuno dei dodici discepoli di Gesù Cristo]. b. (estens.) [chi per primo evangelizza un paese] ≈ evangelizzatore, [...] missionario. 2. (fig.) [chi diffonde con fervore una dottrina, un'idea, una causa ideale] ≈ alfiere, difensore, divulgatore, fautore, paladino, promotore, propugnatore, sostenitore. ↔ avversario, oppositore. ...
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eterno /e'tɛrno/ (ant. etterno) [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum "evo"]. - ■ agg. 1. a. [che non ha principio né fine, riferito a Dio, a cose divine e sim.: la giustizia e.] ≈ infinito, [...] di immortale) è imperituro: mai, mai, mai, per cambiar d’uomini o di tempi non appoggiare la speranza d’una causa nobile generosa imperitura, all’interesse all’avarizia altrui (I. Nievo). Usato soltanto in senso fig. è intramontabile, riferito per lo ...
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strega /'strega/ s. f. [lat. strĭga, der. (come var. pop.) di strix -igis "civetta"]. - 1. (etnol.) [secondo la mitologia popolare, essere soprannaturale di aspetto femminile che compie riti o incantesimi, [...] (con uso fig.): caccia alle streghe [il perseguitare, senza alcuna prova concreta di colpevolezza, persone o gruppi a causa della loro ideologia: la caccia alle s. negli Stati Uniti d'America durante il maccartismo] ≈ persecuzione; colpo della ...
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padre (ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. - 1. a. [uomo che ha generato uno o più figli: un p. affettuoso] ≈ (tosc., region.) babbo, (fam.) papà, (fam.) paparino, (fam.) papi, (fam.) papino. ‖ madre, [...] fig.) [fatto, circostanza e sim., che produce un determinato effetto: l'ozio è il p. dei vizi] ≈ (lett.) cagione, causa, (lett.) fomite, fonte, origine, sorgente. 6. (eccles.) [spesso con iniziale maiusc., chi esercita un'alta autorità e una funzione ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...