MOSCATI, Pietro
Paola Zocchi
– Nacque a Milano il 4 giugno 1739 da Bernardino, chirurgo, e da Elisabetta Beretti. Figlio primogenito, fu battezzato nella parrocchia di S. Nazaro il 15 giugno.
Ebbe un [...] come una degenerazione dello stato di natura. Moscati anticipa inoltre in questo testo le teorie sui rapporti di causalità fra la stazione eretta e la conformazione del cranio e del cervello, che solo molto più tardi vennero identificati ...
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Uomo politico (Milano 1739 - ivi 1824), prof. nell'univ. di Pavia, chirurgo e poi direttore (1785) dell'Ospedale maggiore di Milano. Le sue idee democratiche lo fecero eleggere (1797) membro del direttorio esecutivo della Repubblica cisalpina. Deportato alle Bocche di Cattaro nel periodo della reazione ... ...
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Mario Menghini
Uomo politico e scienziato, nato a Milano il 15 giugno 1739, morto ivi il 19 gennaio 1824. Ancor giovanissimo fu nominato professore all'università di Pavia e nel 1772 passò in qualità di chirurgo all'Ospedale maggiore di Milano, di cui nel 1785 divenne direttore, ma ne fu rimosso tre ... ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] la presenza di ogni elemento teologico dalla natura, quale l'azione diretta di Dio sui fenomeni naturali, la causalità astrale (pichianamente intesa come semplice influsso di luce, calore e movimento) si qualifica come nesso coordinatore tra mondo ...
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NICCOLO da Lonigo
Paolo Pellegrini
NICCOLÒ da Lonigo (Niccolò Leoniceno). – Nacque a Vicenza nel 1428 da Francesco e da Maddalena, figlia dell’umanista Antonio Loschi.
In una famiglia che contava almeno [...] CXXVII s.; D. Mugnai Carrara, Profilo di Nicolò Leoniceno, in Interpres, II (1979A), pp. 169-212; Id., Fra causalità astrologica e causalità naturale. Gli interventi di Nicolò Leoniceno e della sua scuola sul morbo gallico, in Physis, XXI (1979B), pp ...
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DALLARI, Gino
Franco Tamassia
Nacque a Modena il 25 dic. 1872 da Gioacchino, tipografo, e da Virginia Chittoni, in una famiglia numerosa (nove figli) e di modeste condizioni, ma che saprà elevarsi (un [...] indisciplinato di una pronta immaginazione unificativa di tutte le forme dell'essere", onde evitare di "trascendere... la serie causale delle forme finite [per arrivare ad] una Causa e Sostanza prima, infinita... in se stessa incomprensibile" (p. 5 ...
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HUGUES, Luigi
Nadia Fusco
Maria Teresa Dellaborra
Nacque a Casale Monferrato il 28 0tt. 1836 da Matteo, originario di Abriès nel Delfinato, e da Marianna Lucca, nativa di Trino Vercellese. Laureatosi [...] produzione manualistica dell'epoca, questa particolare visione ha condotto molto spesso a stabilire delle relazioni di causalità, utilizzate come strumento di esaltazione razziale e nazionalistica: ci si riferisce, in particolare, alla correlazione ...
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METELLI, Fabio
Sadi Marhaba
– Nacque a Trieste il 10 giugno 1907, primo dei tre figli di Mario, piccolo imprenditore nel settore della meccanica di precisione e cultore di matematica, e di Lidia Orsetti [...] (Un metodo per lo studio sperimentale dell’identità fenomenica, ibid., XXXVII [1941], pp. 99-105), della causalità (Connessioni di tipo causale fra eventi percettivi: l’effetto attrazione e l’effetto lancio inverso, in Atti dell’XI Congresso degli ...
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GIGLIO TOS, Ermanno
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Chiaverano in provincia di Torino il 25 ag. 1865 da Domenico e Virginia Gillio. Compiuti gli studi secondari a Ivrea, si iscrisse nel 1886 alla [...] all'ipotesi darwiniana, la posizione del G., che al principio di utilità si proponeva di sostituire quello di causalità, a suo parere più scientifico e razionale.
La struttura chimica, intesa come orientamento e attrazione reciproci degli atomi ...
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SCAMMACCA, Ortensio
Michela Sacco Messineo
– Di famiglia nobiliare, nacque da Antonio e da Isabella d’Arezzo nel 1562 o 1565, in Sicilia, a Lentini.
Dal paese d’origine si allontanò per studiare a Siracusa [...] gusto dominante di tipo classicistico, nel rispetto del verosimile, nell’insistenza su principi di proporzione, di causalità e di coerenza drammaturgica, non esclude una tecnica retorica artificiosa, costruita su una elocutio dilatata, che trasforma ...
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BARILLARI, Michele
Franco Tamassia
Nato a Reggio di Calabria il 25 ott. 1872 da Bruno e da Mariangela Borruto, si trasferì a Messina ove, dopo aver pubblicato alcuni studi (La satira latina, Messina [...] che in una creazione aprioristica della mente ("archetipo assoluto"), risiede in un fatto, soggetto alle leggi della causalità e della relatività, che costituisce il "diritto naturale" ("ideale" o "giustizia potenziale"), "creatore, giudice e vindice ...
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TARTAGLIONE, Girolamo
Andrea Baravelli
TARTAGLIONE, Girolamo. – Nacque a Napoli il 27 settembre 1913, figlio di Alessandro e di Enrichetta Vigilante, fratello maggiore di Maria Assunta.
Dopo la maturità [...] come oggetto i delitti colposi, facendosi estensore di importanti sentenze riguardanti il nodo giuridico del nesso e della causalità, del concetto di colpa e dei diritti della parte civile; anche per questo interesse, esplicitato in numerosi scritti ...
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causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla accade nel mondo senza che vi sia una...
causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni c., proposizioni subordinate che indicano...