Filosofo e storico tedesco (Biebrich 1833 - Seis, od. Siusi, 1911). Tra i più importanti esponenti dello storicismo contemporaneo, venne influenzato dalla cultura neokantiana, positivistica, e dalla cultura [...] si estende alla filosofia. D. distingue tre tipi di intuizione del mondo: il naturalismo, fondato sul concetto di causalità naturale (per esempio, il materialismo antico e moderno); l'idealismo oggettivo, fondato sul sentire, che coglie la realtà ...
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GRAZIANI, Augusto
Domenico Da Empoli
Nacque a Modena, il 6 genn. 1865 da Michele e da Ernesta Ancona. Si laureò in giurisprudenza il 18 giugno 1886 presso l'Università di Modena, discutendo con G. Ricca [...] , pp. 433-470) che contiene 447 titoli.
Tra i suoi scritti più impegnativi del primo decennio del Novecento vi è Correlazione e causalità nei fatti economici (1907; poi in Teorie e fatti economici, pp. 47-63), che analizza uno dei temi centrali della ...
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FILIASI, Giuseppe
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli nel 1872, da Luigi Giacomo, di nobile famiglia napoletana, e da Maria Milano Franco. Primo di nove fratelli, condusse vita molto ritirata: [...] , 4 sett. 1935; G. Gentile (rec. agli Appunti di fisica e metafisica, I; a Le intuizioni e a L'inerzia, il principio di causalità..., in La Critica, XIV (1916), pp. 61-64;rec. agli Appunti..., in La Civiltà catt., 10 luglio 1916, pp. 95 ss.);L. D ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] in una forma di contemplazione che è un superamento dell'individualità e dei limiti inerenti ai rapporti spazio-temporali e causali, la musica è indipendente non solo dal mondo sensibile, ma anche dalle idee poiché riproduce immediatamente la stessa ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] ‘principio delle cose’ il carattere di una sostanza semplice e intelligente, legata a ciò che esiste da un rapporto di causalità. C’erano tutte le premesse all’incontro di Kant con l’epigenesi, ovvero con l’origine degli organismi viventi, concepita ...
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Antonioni, Michelangelo
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico, nato a Ferrara il 29 settembre 1912. Considerato uno dei massimi autori del dopoguerra, tra difficoltà produttive e malgrado l'incomprensione [...] narrazione classica, tramite un montaggio che privilegia una discontinuità più vicina allo scorrere dell'esistenza che alla logica della causalità. È questa una tensione contraddittoria che segnerà più tardi il cinema di A.: da una parte, il rifiuto ...
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Illusione
Luciano Mecacci
Il termine illusione (dal latino illusio, derivato di illudere, "deridere, farsi beffe") indica in genere ogni errore dei sensi o della mente che falsi la realtà. Nel linguaggio [...] i movimenti distinti di A e B come un unico evento: A si sposta verso B, 'urta' B e lo fa muovere. La causalità percepita (il movimento di A è causa del movimento di B) è illusoria, non corrisponde alla realtà fisica.
Illusioni tattili e uditive
Le ...
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Fisiologo, matematico e fisico (Potsdam 1821 - Berlino 1894). Figura di eccezionale complessità e profondità, contribuì in modo sostanziale all'evoluzione del pensiero scientifico del XIX secolo, compiendo [...] conoscitive, si conciliò tuttavia in H. con l'ammissione di un apriori del conoscere, identificato con il principio di causalità. A Heidelberg l'interesse di H. tornò anche a volgersi verso problemi di fisica sperimentale e di fisica matematica ...
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DALLARI, Gino
Franco Tamassia
Nacque a Modena il 25 dic. 1872 da Gioacchino, tipografo, e da Virginia Chittoni, in una famiglia numerosa (nove figli) e di modeste condizioni, ma che saprà elevarsi (un [...] indisciplinato di una pronta immaginazione unificativa di tutte le forme dell'essere", onde evitare di "trascendere... la serie causale delle forme finite [per arrivare ad] una Causa e Sostanza prima, infinita... in se stessa incomprensibile" (p. 5 ...
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HUGUES, Luigi
Nadia Fusco
Maria Teresa Dellaborra
Nacque a Casale Monferrato il 28 0tt. 1836 da Matteo, originario di Abriès nel Delfinato, e da Marianna Lucca, nativa di Trino Vercellese. Laureatosi [...] produzione manualistica dell'epoca, questa particolare visione ha condotto molto spesso a stabilire delle relazioni di causalità, utilizzate come strumento di esaltazione razziale e nazionalistica: ci si riferisce, in particolare, alla correlazione ...
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causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla accade nel mondo senza che vi sia una...
causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni c., proposizioni subordinate che indicano...