LANGOSCO, Filippone di
Giancarlo Andenna
Figlio del conte palatino di Lomello Riccardo e di una Beatrice, di ignoto casato, la sua nascita può essere collocata intorno al 1250.
Il L. ereditò il programma [...] dei commissari a Guido Della Torre, in Milano si riunirono tutti i capi della Talea, fra cui il L., Fissiraga, Guglielmo Cavalcabò di Cremona e Simone Avogadro di Vercelli e forse Guglielmo Brusati di Novara: il L. si mostrò indeciso, poiché, in ...
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PALLAVICINO, Rolando, detto il Magnifico
Marco Gentile
PALLAVICINO (Pallavicini), Rolando, detto il Magnifico. – Nacque (forse a Polesine Parmense) intorno al 1390, figlio naturale di Niccolò, marchese [...] di Rolando si mantenne nel complesso costante, e il suo attivismo militare fu rivolto innanzi tutto a contrastare i guelfi Cavalcabò e Rossi nel Cremonese e nel Parmense, contro i quali, a partire dal 1403, si scatenò un violento confronto nell ...
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BEVILACQUA (de Bivilacquis, Beacqua), Galeotto
Nicola Criniti
Nacque nel 1374 a Verona da Guglielmo e da Taddea di Maso Tarlati d'Arezzo, ricevendo il nome dal cardinale Galeotto di Pietramala, zio [...] di situazione. Ma questo allontanamento dal centro degli affari politici fece sì che nel 1403, ad opera di Ugolino Cavalcabò, il B. perdesse la rocca di Maccastorna, che aveva lasciato sin'allora in abbandono. Ritornato alla vita attiva, il ...
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CRIVELLI, Simone
Giancarlo Andenna
Nacque, presumibilmente a Milano, attorno all'anno 1260 ed appartenne alla ricca e potente famiglia milanese. Le fonti documentarie non hanno tramandato il nome del [...] ): ai Crivelli è certamente da attribuirsi la vittoria dei ghibellini lombardi contro le forze guelfe dei Della Torre e dei Cavalcabò, nella battaglia avvenuta nel marzo del 1312 a Soncino. Agli inizi del 1313 Matteo si impadronì di Novara ed affidò ...
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ENZOLA, Tommaso da
Giancarlo Andenna
Apparteneva a una nobile famiglia parmense, ma ad un ramo diverso da quello che risiedeva nel palazzo degli Adam presso il battistero della cattedrale e di cui facevano [...] i Lupi di Soragna e Giacomo della Senaza cacciarono dalla città Giberto da Correggio e chiamarono come podestà il cremonese Giacomo Cavalcabò, che impose ai cittadini una tassa globale di 20.000 lire imperiali da pagarsi in tre mesi. Esasperato, il 3 ...
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GOZZADINI, Testa
Giorgio Tamba
Figlio di Donzevalle, nome ricorrente nella famiglia tra il XII e il XIII secolo, nacque a Bologna avanti il 1270.
La sua biografia presenta tuttora diversi punti dubbi, [...] che aveva osato opporglisi, contrastarono fortemente l'azione dei guelfi. Solo a prezzo di gravi scontri il G., il Cavalcabò e i suoi alleati riuscirono ad assicurarsi il controllo di Cremona. Le milizie bolognesi furono quindi costrette a fermarsi ...
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ROSSI, Guglielmo
Fabrizio Pagnoni
– Figlio di Giacomo (il nome della madre è ignoto), nacque a Parma fra gli anni Sessanta e Settanta del Duecento (Litta, 1837, tav. II).
Sin dagli inizi del XIII secolo [...] matrimoni tesi a confermare la statura politica della famiglia entro una dimensione quantomeno regionale: Ugolino sposò Elena Cavalcabò di Viadana, Guglielmo prese in moglie la padovana Donella di Pietro da Carrara, rinunciando al canonicato in ...
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CORNER, Girolamo
Renzo Derosas
Nacque il 20 ott. 1562 da Giorgio di Girolamo e da Elena Contarini di Giustiniano; ebbe un fratello, Marco (1565-1583), ed una sorella, che fu badessa nel monastero di [...] , dopo un periodo di gravissime tensioni, rischiò in dicembre di essere irrimediabilmente compromessa da un violentissimo scontro tra i Cavalcabò e i Cordellina, presto estesosi, per le aderenze dell'una e dell'altra parte, a tutta la città. Fattosi ...
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FIESCHI, Tedisio
Giovanni Nuti
Nacque alla fine del sec. XII da Ugo dei conti di Lavagna e da una figlia di Amico Grillo, influente uomo d'affari genovese.
Ugo, il primo ad essere citato nei documenti [...] alle grandi famiglie attive in quella zona nevralgica dell'Appennino ligure-emiliano, quali appunto i Malaspina, i Cavalcabò, i Pelavicini.
Gli interessi della famiglia Fieschi sembravano tuttavia orientati soprattutto verso l'area padana dell ...
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FIESCHI, Giovanni
Giovanni Nuti
Figlio di Luchino, consignore di Torriglia, e di Costanza Orsini, nacque a Genova nella prima metà del sec. XIV. Avviato alla carriera ecclesiastica, fu ordinato sacerdote [...] di arrivare a un accordo di compromesso, che evitasse una aperta rottura col F.: gli mandò pertanto il cremonese C. Cavalcabò per avviare trattative in vista di una ragionevole intesa. L'inviato dell'arcivescovo si incontrò col F. nell'agosto, ma ...
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