figlio (fi '; filio; figlia)
Fernando Salsano
Per la distribuzione nelle opere dantesche di f. - ‛ figliuolo ', v. FIGLIUOLO.
1. Significa la condizione di parentela del generato rispetto al generante: [...] figlio; X 60 mio figlio ov 'è ? e perché non è teco ? (CavalcanteCavalcanti chiede del f. senza fare il proprio nome - come poi D. nota , lungo il quale ella saliva e discendeva quale messaggera degli dei; OvID Met. XI 585-632); Manto, la figlia di ...
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collo
Domenico Consoli
. Il vocabolo - che non si trova mai adoperato nella prosa - ha normalmente senso proprio e si riferisce alla figura umana, come nell'abbraccio di Virgilio a D. (Lo collo poi [...] Cavalcanti, non mutò aspetto, / né mosse collo, né piegò sua costa (X 75), o nella descrizione del gigante Fialte, avvinto da una catena dal collo in giù (XXXI 89), o ancora nel particolare degli usurai, a ciascuno dei quali pende dal c. una ...
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ridere
rìdere v. intr. [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso; aus. avere). – 1. a. Manifestare un sentimento di allegrezza spontanea, viva e per lo più improvvisa, mediante una tipica modificazione...