Fiore, IL
Gianfranco Contini
Poemetto da alcuni critici attribuito a D., mentre la paternità è da altri, e soprattutto era un tempo, energicamente contrastata. E contenuto esclusivamente in un manoscritto [...] cui forse l'Inferno (XXVIII 69, XXXIV 39) per canna e faccia vermiglia, in rima. Importanti i concomitanti incontri col Cavalcanti: sobbarcolata (CXXXVI 10) è del repertorio comico comune a Guido, comparendo nel suo mottetto (e l' mi sobbarco di Pg ...
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GIANNI, Astorre
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Firenze, intorno al 1380, nel quartiere S. Giovanni, gonfalone Leone d'Oro: la data del 1379 si deduce dalla portata al Catasto del 1427, in cui il G. risulta [...] ; D.M. Manni, Osservazioni istoriche sopra i sigilli antichi, VII, Firenze 1791, p. 123; XV, ibid. 1794, pp. 66-69; G. Cavalcanti, Istorie fiorentine, a cura di F. Polidori, Firenze 1838, pp. 308-321, 414-416; C. Guasti, Commissioni di Rinaldo degli ...
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PUCCI, Pandolfo
Francesco Martelli
PUCCI, Pandolfo. – Nacque a Firenze il 29 novembre 1509, da Roberto di Antonio e Dianora di Lorenzo Lenzi.
Il padre, di stretta militanza filomedicea in continuità [...] e annotate dal prof. L. Scarabelli, VIII, Torino 1853, pp. 270-271; G. Campori, Diciotto lettere inedite di Bartolomeo Cavalcanti, con un’appendice di documenti relativi al medesimo, Modena 1868, pp. 31-33; P. Litta, Le famiglie celebri italiane ...
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RUCELLAI, Andrea
Luciano Cinelli
(de Rucellariis). – Fu l’ultimo – dopo Matteo, Leonardo e Caterina – dei quattro figli di Donato di Bernardo di Donato Rucellai e di Piera di ser Paolo da Radda, sposata [...] , p. 79; L. Passerini, Genealogia e storia della famiglia Rucellai, Firenze 1861, pp. 6, 117-121; G. Poggi, Andrea di Lazzaro Cavalcanti e il pulpito di S. Maria Novella, in Rivista d’arte, III (1905), pp. 77-85; S. Orlandi, Necrologio di S. Maria ...
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fioco
Sebastiano Aglianò
Otto presenze nella Commedia e una nella Vita Nuova. E quasi sempre in rima, prevalentemente con poco e loco. Il ripetersi della successione poco-loco-fioco, nelle sue varie [...] . è connesso, nella lingua coeva, all'idea di debolezza e di evanescenza sul piano fonico. Si ricordi " fiochetto e piano " di Cavalcanti O donna mia 3; cfr. inoltre Petrarca Rime CLXX 11, C. Rinuccini Io veggio ben là 7, ecc.
D. invece usufruisce di ...
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congiungere (congiugnere)
Domenico Consoli
Verbo di media frequenza nelle opere dantesche, più di prosa che di poesia, frequentemente usato nella forma del participio passato.
Ha vasto campo di significati, [...] sanguinitade congiunta (Vn XXIII 12); o soltanto vicinanza tra persone, con sottile connotazione temporale-locativa, per cui l'esser Guido Cavalcanti co' vivi ancor congiunto (If X 111) allude al suo stato di uomo vivo, abitante in terra, e D ...
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muso
Alessandro Niccoli
. Compare soltanto nella Commedia. Secondo la chiosa del Buti a If XXII 106, " muso si dice propriamente la testa del cane ", ma D. adopera il sostantivo anche a proposito di [...] d'uomo "), M. ricorre in XXV 123 e 130, a proposito della duplice metamorfosi subita da Buoso e da Francesco Cavalcanti.
In Pg XIV 48 la locuzione figurata ‛ torcere il m. ', " compiere un atto di disprezzo ", " mostrare di schifare qualcuno ", è ...
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VECCHIETTI, Giovanni Battista
Mario Casari
– Nacque a Cosenza nel 1552, da Francesco, mercante di nazione fiorentina, e da Laura di Tarsia, nobildonna cosentina.
Fu erudito orientalista, viaggiatore [...] la morte del padre (1560), Giovanni Battista riuscì a frequentare studi umanistici, specialmente dedicandosi alla filosofia. Giulio Cavalcanti, suo parente, lo portò a seguire le lezioni del filosofo cosentino Bernardino Telesio, di cui divenne e ...
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OLGIATI, Bernardo
Massimo Carlo Giannini
– Nacque a Como nel 1527. Sono ignoti i nomi dei genitori.
La sua formazione fu probabilmente di tipo mercantile. Dal 1550 operava a Roma quale amministratore [...] con i più bei nomi della finanza fiorentina e genovese in affari con la corte papale: Bernardo Acciaioli, Tommaso Cavalcanti, Giovanni Gualdo e soci, Bernardo Altoviti e soci, Sebastiano de Montacuto e soci, Pietro Antonio e Alamanno Bandini e ...
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molesto
In D. è sempre col valore latino di " pesante ", " gravoso ", " difficile da sopportare ", ed è usato in situazioni di particolare drammaticità, o almeno di estrema serietà: Farinata dice di [...] , e soltanto nella Commedia.
Poiché m. non s'incontra mai nei Siciliani, in Bonagiunta, in Guittone, in Guinizzelli, in Cavalcanti, sorge il sospetto che, almeno nel volgare dell'alta poesia, sia stato introdotto proprio da D. (ma esisteva ‛ molesto ...
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cavalcabile
cavalcàbile agg. [der. di cavalcare], non com. – 1. Che si può cavalcare: è troppo bizzarro questo mulo e non mi pare cavalcabile. 2. Di strada, per la quale si può passare a cavallo.
cavalcante
agg. e s. m. [part. pres. di cavalcare], ant. – 1. Che cavalca, cavalcatore. 2. Servo che seguiva o precedeva, a cavallo, il padrone quando questi cavalcava o andava in carrozza. 3. Colui che, stando a cavallo, guida la prima coppia...