MONALDESCHI, Francesco
Nicolangelo D'Acunto
– Nacque probabilmente intorno alla metà del XIII secolo a Bagnoregio, ove possedeva una residenza e nei cui pressi, a San Michele in Teverina, avrebbe attinto [...] , il M. fu dallo stesso pontefice nominato l'11 maggio 1280 vescovo di Orvieto, ove succedette a Ildebrandino Cavalcanti, e diede prova di sollecitudine pastorale – come testimonia la visita della diocesi nel 1281 – e oculatezza nell’amministrazione ...
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Ne li occhi porta la mia donna Amore
Mario Pazzaglia
. - Sonetto della Vita Nuova (XXI 2-4), su schema abba abba; cde edc, presente, oltre che nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime [...] è ribadita dai riferimenti, sottolineati dagl'interpreti, al Guinizzelli di Io voglio del ver e Vedut'ho la lucente stella dïana e al Cavalcanti di Avete 'n voi, Biltà di donna e Chi è questa che ven, ch'ogn'om la mira. Evidenti sono soprattutto le ...
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Cuny, Alain
Serafino Murri
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Saint-Malo (Ille-et-Vilaine) il 12 luglio 1908 e morto a Parigi il 16 maggio 1994. Con il suo volto scavato e la figura [...] di drammaturgia di Ch. Dullin, e infine cominciò a dedicarsi al teatro come scenografo e assistente alla regia di Alberto Cavalcanti. Durante la Seconda guerra mondiale iniziò la carriera di attore: la voce lenta e cadenzata, il volto emaciato e il ...
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BERTINI, Romolo
Luciano Marziano
Nacque a Firenze il 7 apr. 1611. Avviato al sacerdozio, entrò in casa del cardinale Leopoldo de' Medici quale cappellano e poi come segretario. I suoi rapporti con il [...] . Questi fu amico di letterati e accademico apatista. Nell'ambito dell'Accademia, in buona compagnia con Andrea Cavalcanti, Benedetto Buonmattei, Francesco Rovai, Lorenzo Lippi (del quale, per primo, apprezzò il Malmantile), esercitò un indiscusso ...
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Vasari, Giorgio
Maria Donati Barcellona
Artista (Arezzo 1511 - Firenze 1574), fu per gl'interessi e le attività molteplici tipico uomo del suo tempo: pittore fecondo, anche se non eccelso; architetto [...] , fui forzato tornarmene a Fiorenza, dove feci alcuni quadri, e fra gli altri uno, in cui era Dante, Petrarca, Guido Cavalcanti, il Boccaccio, Cino da Pistoia e Guittone d'Arezzo, il quale fu poi da Luca Martini, cavato dalle teste antiche loro ...
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Moscoli, Nerio
Mario Marti
Rimatore (prima metà sec. XIV). in testa alla sezione del codice Barberiniano Latino 4036, che contiene tutte le sue rime, è scritto che " olim fuit de civitate Castelli "; [...] si fa alla poetica dei giocosi. In particolare vanno sottolineati numerosi riecheggiamenti dalle rime della Vita Nuova e da quelle del Cavalcanti, che talora è citato alla lettera, e forse anche - per le ballate - orecchiamenti da Lapo Gianni. Ma il ...
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DA TEMPO, Antonio
Pasquale Stoppelli
Nacque, con molta probabilità, a Padova verso la fine del XIII secolo dal giudice Buzzacarino di Antonio Panevino, appartenente ad una antica famiglia padovana che [...] puramente servile rispetto alla musica e alla danza, e si pensi alla qualità letteraria di certe ballate di Dante o di Cavalcanti. Di fatto, e risulta anche dalla sua pratica di rimatore, il D. dimostra ancora solidi legami con la tradizione di ...
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tanto
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo, pronome e avverbio t. ricorre in tutte le opere di D. con frequenza in probabile relazione con l'innalzarsi dell'enfasi descrittiva. Però, la media di t. è poco [...] [cfr. v. 4 e li occhi no l'ardiscon di guardare] / che non convegna lui tremare in pria "). In rima, in XXII 14 (cfr. Cavalcanti Era in penser 13; Cino Una ricca rocca 10, e Ogn'allegro penser 9).
2.1. Nella Commedia, t. inizia il verso 82 volte (in ...
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GIANFIGLIAZZI, Rinaldo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1335 da Giannozzo di Giovanni e da Niccolosa di Rinaldo Casini. Eccettuato Maso degli Albizzi, fu l'uomo politico fiorentino in cui più compiutamente [...] , 224, filza 222, cc. 263 ss.; Ufficiali della Grascia, 188, c. 73v; Firenze, Bibl. naz., Poligrafo Gargani, 349 s.; G. Cavalcanti, Istorie fiorentine, a cura di F.L. Polidori, II, Firenze 1839, pp. 461 s.; Commissioni di Rinaldo degli Albizzi per il ...
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surgere
Domenico Consoli
Il verbo si connette in tutte le occorrenze con l'idea di un moto dal basso in alto, sia esso vero che apparente, e trova applicazione in campo proprio e in campo figurato.
Propriamente [...] poeta latino: Frate, / non far, che tu se' ombra e ombra vedi. Il " sollevarsi e sporgersi " sull'orlo del sepolcro di CavalcanteCavalcanti (Allor surse a la vista scoperchiata / un'ombra, If X 52) non è tuttavia dovuto a un drizzarsi in piedi, come ...
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cavalcabile
cavalcàbile agg. [der. di cavalcare], non com. – 1. Che si può cavalcare: è troppo bizzarro questo mulo e non mi pare cavalcabile. 2. Di strada, per la quale si può passare a cavallo.
cavalcante
agg. e s. m. [part. pres. di cavalcare], ant. – 1. Che cavalca, cavalcatore. 2. Servo che seguiva o precedeva, a cavallo, il padrone quando questi cavalcava o andava in carrozza. 3. Colui che, stando a cavallo, guida la prima coppia...