GHERARDINI, Naldo
Giovanni Ciappelli
Nacque a Firenze, presumibilmente nella seconda metà del sec. XIII, da messer Lotto di messer Filippo, da antica famiglia consolare annoverata poi fra quelle di [...] Dante Alighieri, decise di confinare alcuni appartenenti a entrambe le fazioni dei Cerchi e dei Donati, fra cui Corso Donati, Guido Cavalcanti e lo stesso G., che fu inviato al confino a Sarzana. In effetti il confino, decretato in maggio, fu la ...
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BOSTICHI, Gherardo
Ingeborg Walter
Apparteneva a una nobile famiglia fiorentina (il B. viene qualificato in genere come cavaliere), proprietaria di vari palazzi nel sesto di Borgo, dei quali il più [...] i bianchi fiorentini, per rafforzare la propria posizione in Firenze stessa, riuscirono a prevalere in Pistoia. Il fiorentino Cantino Cavalcanti, capitano del popolo a Pistoia a partire dal 1º novembre 1300 e collega del B., impose con la violenza ...
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Della Bella
Arnaldo D'addario
Anche D., per bocca di Cacciaguida, riconosce (Pd XVI 127) a questo ramo di più antica e potente consorteria originaria di Settimo l'onore che, secondo la tradizione, le [...] attestata da parecchi documenti. Fra il 1192 e il 1193, infatti, uno di essi è console dei mercanti fiorentini, insieme a un Cavalcanti e a un Fifanti; nel 1202 un ‛ Rainerius ' è console del comune. Il Villani (VI 79) li dice originati dagli Scolari ...
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disdegno
Vincenzo Valente
Deverbale di ‛ disdegnare ' (v.), vale fondamentalmente " disprezzo ", con varie sfumature e con maggiore o minore intensità di significato: Vn XXIII 27 76 tu [Morte] dei omai [...] disdegno degli Amidei nei confronti di Buondelmonte de' Buondelmonti (Pd XVI 137).
Maggiore spazio richiede il d. di Guido Cavalcanti del famoso verso di If X 63 forse cui Guido vostro ebbe a disdegno. La parola contestualmente include nel senso del ...
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soverchio (soperchio)
Francesco Vagni
Come aggettivo, figura, con il significato di " eccessivo ", solo in Rime LXVIII 8 'l colpo suo c'ho portato nascoso, / omai si scopre per soverchia pena, e in Rime [...] corse indietro e si ritenne / di quel soverchio, fé naso a la faccia / e le labbra ingrossò quanto convenne: Francesco de' Cavalcanti si muta da serpente in uomo; da una parte della " materia eccedente " del muso si forma il naso e s'ingrossano le ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] del Popolo, a favore di una petizione dei capitani di Parte guelfa. Nel 1284 fu membro del Consiglio del podestà, insieme con Guido Cavalcanti e Dino Compagni (in Del Lungo, 1879-87, I, 2, pp. VIII-XII). Il 13 ottobre dello stesso anno trattò e firmò ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] ; S. Schein, Fideles crucis: the Papacy, the West and the Recovery of the Holy Land (1274-1314), New York 1991; E. Cavalcanti, L'aquila, il serpente, la nave, il giovane: l'interpretazione tipologica di Prov. 30, 18-20, in Letture cristiane dei Libri ...
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Giotto
Maurizio Bonicatti
Com'è noto, il passo più importante della Commedia per un riferimento esplicito di D. alla ‛ novità ' dell'arte giottesca, è quello di Pg XI 94-96 Credette Cimabue ne la pittura [...] superato '. Quindi, ancora, la svalutazione della fortuna di Cimabue per effetto di G., e di Guido Guinizzelli a causa di Guido Cavalcanti (Pg XI 94-98) viene posta, certo non casualmente, fra due passi che conferiscono ai versi 94-98 un significato ...
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Cardinale, Claudia
Attrice cinematografica, nata a Tunisi il 15 aprile 1938 da una famiglia di emigranti siciliani. Con la sua bellezza tipicamente mediterranea ha saputo conquistare sia il pubblico, [...] straniere a Roma (1958) di Claudio Gora, I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli, La prima notte (1959) di Alberto Cavalcanti, Un maledetto imbroglio (1959) di Pietro Germi, Il magistrato (1959) di Luigi Zampa, Audace colpo dei soliti ignoti (1959 ...
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poscia
Riccardo Ambrosini
1. L'avverbio temporale p., di schietta tradizione toscana e dal significato di " dopo ", " in seguito ", ricorre 12 volte nella Vita Nuova, per lo più a inizio di frase o [...] .
Altre sedi del verso in cui ricorre p. è la rima, in If XXIV 118, XXXIV 74, Pg IV 117, XXX 102 (cfr. Cavalcanti Perch'io no spero 25 " dopo la morte, poscia, / pianto e novel dolore ": è questa una delle rare attestazioni di p. nella produzione ...
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cavalcabile
cavalcàbile agg. [der. di cavalcare], non com. – 1. Che si può cavalcare: è troppo bizzarro questo mulo e non mi pare cavalcabile. 2. Di strada, per la quale si può passare a cavallo.
cavalcante
agg. e s. m. [part. pres. di cavalcare], ant. – 1. Che cavalca, cavalcatore. 2. Servo che seguiva o precedeva, a cavallo, il padrone quando questi cavalcava o andava in carrozza. 3. Colui che, stando a cavallo, guida la prima coppia...