Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] 1877), i cavalieridi questo pittore, vestiti d'armature come di foglie di carciofo, s'avanzano con graziose in Die Büchse der Pandora, atto III, da D'Annunzio in Giovanni Episcopo. Il sadismo non sarà più limitato alla grossolanità delle torture ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] e Kiko Stella, e lì negli anni verranno presentati i primi lavori di Michelangelo Frammartino, Giovanni Maderna, Alina Marazzi. Il modello di Filmmaker e di Indigena rimane peculiare, per l’intreccio tra festival, produzione, finzione, documentario ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] s., con il titolo: Lex et iustitia), è una lettera indirizzata ai giuristi Otto Niccoli e Benedetto Accolti ed ai cavalieri per Giovanni Solinas, Cagliari 1991, I, pp. 63-89 (Annali della Facoltà di lettere e filos. dell'Università di Cagliari, n.s., ...
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FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] manovre spicciole, ora s'affaccia nelle sue ambizioni strategiche.
Pel momento F. figura nelle cerimonie, nelle occasioni di rappresentanza: è lui che, nel marzo del 1472, si porta ad Aversa ad incontrare il prefetto di Roma Giovanni Della Rovere, ed ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
Pier Daniele Napolitani
Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
L'eredità [...] metodo, che permette a Cavalieridi conseguire rapidamente non solo si possono citare, fra gli altri, Giovanni Alfonso Borelli, con il suo Euclides parabola
passante per l'origine e per il punto (s,t), dove
Le sezioni dell'iperboloide e del ' ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] cavalieri che si offrono alla curiosità femminile e, sopra tutti, la figura del re, insignito didi introdurre nella città di Mantegna) e da Giovanni reformazione della chiesa; confirmano ancor che S. S.tà ha deliberato e stabilito de non ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] . Ma fu forse decisivo il risentimento diGiovanni de' Medici per il parere negativo proposte nuove di altri, inclusa la Geometria di B. Cavalieri, allievo di Castelli e con aggiunte (I documenti del processo di G. G., a cura diS.M. Pagano - A.G. ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] di cui le cronache parlarono ancora a distanza di decenni; in tale occasione il D. creò ben trentotto cavalieri.
La leadership di Alighieri e i sortilegi di Matteo e Galeazzo Visconti contro il papa Giovanni XXIII, in Arch. stor. lomb., s. 5, XLVII ( ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] Giovanni Morone come a causa della "strana" pretesa di F. - che voleva "grossa somma de denari" per arruolare fanti e cavalieri studies in hon. of C. H. Smith, I, Florence 1985, pp. 614 s.; R. Fedi, In obitu Raphaelis, in Studi... a L. Caretti, Roma ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] dubbi nel caso di alcuni recipienti a forma di padella, acclusi isolatamente alla dotazione funebre e forse in origine impiegati per mescere liquidi o attingere acqua (Cividale, Mus. Archeologico Naz., da fuori porta S. Giovanni) o viceversa abbinati ...
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gerosolimitano
geroṡolimitano (non com. geroṡolomitano, ant. ieroṡolimitano) agg. [der. del nome lat. di Gerusalemme, Hierosoly̆ma]. – Di Gerusalemme: ordine g., ordine militare e religioso di s. Giovanni di Gerusalemme, detto poi dei Cavalieri...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...