Città della Sicilia nord-orientale (213,7 km2 con 227.424 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È posta sulla costa occidentale dello stretto che da essa prende nome; una lingua di terra di forma falcata [...] dell’Annunziata dei Catalani (12°-13° sec.) e di S. Maria degli Alemanni (13° sec., per l’ordine dei CavalieriTeutonici), le fontane rinascimentali di Orione e di Nettuno (G.A. Montorsoli) e il monumento a Giovanni d’Austria (1572), vincitore ...
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(ted. Mainz) Città della Germania (198.118 ab. nel 2007), capitale del Land Renania-Palatinato, posta a 82 m s.l.m. sulla riva sinistra del Reno, di fronte alla confluenza con il Meno. Circondata da colline [...] , S. Ignazio prelude al neoclassico. Notevoli sono il castello dei principi palatini, rinascimentale, e l’antica residenza dei Cavalieriteutonici (1730-38), poi sede del governo regionale. Numerosi i palazzi dei sec. 15°-18°; la fontana del mercato ...
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Klaipėda (ted. Memel) Città della Lituania (183.433 ab. nel 2009), capoluogo dell’omonima contea (5209 km con 378.221 ab. nel 2009). Sorse e si sviluppò attorno a una fortezza alla foce del fiume Nemunas [...] e del legno.
La città ebbe nel 1258 il diritto di Lubecca; nel 1328 passò dai duchi di Curlandia alla sovranità dei Cavalieriteutonici; con la fine dell’Ordine (1525) entrò a far parte del ducato, poi regno, di Prussia; fu occupata dagli Svedesi dal ...
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(ted. Allenstein) Città della Polonia nord-orientale (176.387 ab. nel 2009), capoluogo del voivodato di Warmińsko-Mazurskie. È un importante centro ferroviario e stradale (135 km a SE di Danzica) con [...] industrie metalmeccaniche, della gomma, alimentari e del legno.
Fondata nel 1348 dall’ordine dei Cavalieriteutonici, O. ebbe i diritti di città nel 1353; fu in signoria al vescovo di Ermland fino al 1772, allorché passò dalla soggezione feudale del ...
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(ted. Bromberg)
Città della Polonia settentrionale (362.397 ab. nel 2007), a 10 km dalla Vistola inferiore, sulla via di navigazione interna che unisce questo fiume all’Oder. Commercio di grano e legname, [...] metalmeccaniche, elettriche e alimentari.
Di origine antica, nel 13° sec. era già importante come centro commerciale e fortezza. Dai Cavalieriteutonici, che la tennero dal 1327 al 1343, passò alla Polonia e da questa nel 1772 alla Prussia. Fra 1807 ...
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Ecclesiastico e uomo politico polacco (Łask, Łódź, 1455 - Kalisz 1531); incaricato di diverse ambascerie a Roma e nelle Fiandre, fu poi nominato (1503) cancelliere del regno da Alessandro Iagellone. In [...] politica interna rafforzò le posizioni della media nobiltà, in politica estera combatté sia gli Asburgo sia i CavalieriTeutonici. Morto Alessandro, si adoperò per l'elezione del fratello di lui, Sigismondo; arcivescovo di Gniezno e primate di ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] di Roma, i beni ecclesiastici. Seguendo l’esempio del ducato di Prussia che, dominio religioso dell’ordine dei Cavalieriteutonici, fu secolarizzato con il passaggio al luteranesimo del gran maestro dell’ordine Alberto di Hohenzollern, i principi ...
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Principe di Lituania (1297-1382), figlio di Gedimino. Quando questi (1341) divise il principato fra i sette figli, K., insieme al fratello Algirdas, sottrasse agli altri fratelli ogni autorità effettiva, [...] Alla morte di Algirdas (1377), K. sostenne l'ascesa al trono del figlio di costui. Essendosi questi accordato segretamente con i cavalieriteutonici contro di lui, K. riuscì in un primo momento a togliergli il trono (1381), ma poi fu vinto e morì in ...
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Uno dei fondatori del vasto stato lituano, che estese verso l'E e il S grazie a conquiste e a matrimonî dei suoi figli. Durante il suo governo (1316-41) sorsero i più importanti centri lituani, fra cui [...] la Lituania in una forte potenza militare e divenne amico dei granduchi di Mosca; col re di Polonia Ladislao Łokietek nel 1325 concluse un'alleanza contro le tendenze espansionistiche dei Cavalieriteutonici, che furono respinti dopo lunga lotta. ...
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Stretto parente (m. 1399) di Romano I, gli tolse con la forza il trono (1394). Respinse poi un attacco del re d'Ungheria Sigismondo che aveva tentato di riaffermare la sua sovranità sulla Moldavia. Quale [...] vassallo del re di Polonia, partecipò (1397) alle lotte contro i cavalieriteutonici e (1399) a una spedizione polacco-lituana contro i Tatari, finita con la sconfitta delle forze cristiane. ...
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teutonico
teutònico agg. [dal lat. Teutonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’antica popolazione germanica dei Tèutoni (v. teutone). Per estens., in denominazioni storiche e nell’uso letter., riferito alle popolazioni germaniche di età posteriori...
tedeschizzazione
tedeschiżżazióne s. f. [der. di tedeschizzare]. – L’azione di tedeschizzare, il fatto di tedeschizzarsi o di venire tedeschizzato: la rapida e violenta t. della Prussia Orientale dopo l’occupazione dei Cavalieri Teutonici.