Alcántara Centro della Spagna (prov. di Cáceres). Sorto nei pressi del ponte traianeo sul Tago, distrutto e ricostruito dagli Arabi (sec. 8°), fu conquistato da Alfonso IX di Castiglia (1214). La sua difesa [...] fu affidata ai cavalieri dell’ Ordine di A. fondato nel 1156 per la lotta contro i Mori; formato da nobili vincolati alla regola cistercense, l’Ordine divenne politicamente potente, tanto che i re cattolici lo fecero proprio (1494). ...
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Famiglia di Novara, influente fin dal sec. 12º nella vita politica della città, si schierò nel secolo seguente nel partito ghibellino, a favore di Federico II e contro le fazioni rivali dei Brusati e dei [...] Cavalieri, di parte guelfa. Dal 1311 al 1329, con Enrico di Filippone, Robaldone e Calcino, i T. esercitarono un vero dominio su Novara finché furono cacciati da Giovanni Visconti. Tenuti lontani anche da Giovanni II di Monferrato, rientrarono solo ...
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In origine sinonimo di scudiero, questo termine fu poi attribuito in Inghilterra come titolo onorifico a coloro che non erano né cavalieri consacrati, né servi. In varî tempi si tentò di precisare a quali [...] categorie di persone spettasse l'appellativo: il Coke, nel 1628 (Institutes, II, 688), finì con l'ammettere che "esquire" potesse esser chiamato chiunque avesse diritto al titolo di "gentleman". Anche ...
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DEL PECORA, Iacopo (Iacopo da Montepulciano)
Liana Cellerino
Nato forse tra il 1340 e il 1350 da Bertoldo Novello, apparteneva alla nobile e potente famiglia dei Del Pecora di Montepulciano, detta anche [...] dei Cavalieri o de Militibus, e partecipò alle lotte dei cugini, Giovanni di Niccolò e particolarmente Gerardo di Iacopo, per conservare o recuperare la signoria della città, insidiata prima da mire di dominio del Comune di Siena, più tardi contesa ...
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Capitani di Parte guelfa
Guido Pampaloni
. Era a Firenze il massimo organismo della Parte, di cui, unitamente al Consiglio di Credenza, deteneva il potere effettivo. In origine si avevano soltanto tre [...] , contribuirono in maniera massiccia all'impresa di Carlo d'Angiò contro Manfredi (1266), inviando denaro e un forte contingente di cavalieri, i quali da papa Clemente IV avevano avuto l'insegna (un'aquila rossa in campo bianco nell'atto di atterrare ...
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Secondogenito (1220-1263) del granduca Jaroslav Vsevolodovič, nel 1228 fu insediato come duca a Novgorod insieme al fratello maggiore; ebbe l'epiteto di Nevskij per la vittoria riportata sulla Neva contro [...] gli Svedesi (1240); sconfisse i cavalieri Portaspada nella "battaglia sul ghiaccio" (1242) e fronteggiò con successo i Lituani. Mantenne anche, contro la volontà dei suoi connazionali, rapporti d'amicizia coi troppo potenti Tatari, dominatori allora ...
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Toba Popolazione indigena del Chaco meridionale (Argentina), avente sedi principali fra i bassi corsi dei fiumi Pilcomayo e Bermejo, presso la frontiera paraguaiana. Nel corso del 17° sec. i T. costituirono [...] bande nomadi e aggressive di cavalieri; furono in massima parte cristianizzati e pacificati dai gesuiti ma ancora nel 1916 e nel 1924 si ebbero loro ribellioni, causate dall’infiltrazione di coloni bianchi negli ultimi territori rimasti ai T. e ...
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Figlio di Difilo, cittadino ateniese che dedicò sull'Acropoli il proprio ritratto, statua a lato del cavallo, per ricordare il suo passaggio dalla classe dei salariati (ϑῆτες) a quella dei cavalieri. Aristotele [...] (Ath. Pol., 7) ricorda il monumento come esistente e ne trascrive l'epigrafe in versi, dicendo antico il dedicante. Le due statue dovrebbero perciò datarsi nel sec. V, dopo la devastazione persiana del ...
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Combattimento ad armi pari fra due contendenti, sia quali campioni di due popoli in lotta, per decidere le sorti del conflitto evitando un più grave spargimento di sangue ( d. guerresco); sia come prova [...] di valore (tra cavalieri nelle guerre medievali, o in giostre, tornei ecc.); sia come mezzo di decisione fra due tesi contrastanti in un giudizio ( d. giudiziario); sia infine, con riferimento all’età moderna, come sfida ( d. d’onore o cavalleresco ...
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Fu l'ultimo re (1310-1370) della dinastia dei Piasti. Succeduto (1333) al padre Ladislao I Łokietek, diede salde fondamenta economiche, giuridiche e politiche allo stato polacco, stremato dalle guerre [...] con i Boemi e con i cavalieri teutonici. Con questi concluse la pace di Kalisz (1343) ottenendo la Masovia e attribuendo loro, come donazione, la Pomerania; se non riuscì a ottenere la Slesia dai Boemi, acquistò, combattendo contro Lituani e Tatari, ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.