Arma da urto e atta al combattimento corpo a corpo, nota fin dal Paleolitico e occasionalmente usata anche come arma da getto; consta di una lunga asta di legno o di bambù (nelle culture superiori talvolta [...] nell’asta. Generalmente poi alla l. fu attaccata una banderuola o fiamma, rettangolare per i banderesi e triangolare per i cavalieri. Con il perfezionarsi delle armi da fuoco decaddero d’importanza tutte le armi bianche, ma nel 18° sec. la l ...
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Ultima opera del poeta francese Chrétien de Troyes (seconda metà sec. 12º), iniziata tra il 1182 e il 1190 e rimasta incompiuta, dedicata al conte di Fiandra Filippo d'Alsazia.
Vi si narrano le avventure [...] Perceval il Gallese, allevato lontano dal mondo per evitargliene i pericoli, che abbandona la madre vedova per seguire cinque cavalieri alla corte di Artù. Qui s'innamora di lui Blanchifleur, nipote del saggio Gournemant, ma Perceval la abbandona ...
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Confederazioni tra paesi o città per difendere le strade dal brigantaggio e proteggersi dalle prepotenze di nobiltà e re. L’esempio fu dato dalla Castiglia, seguita (1225) dall’Aragona. Sotto Ferdinando [...] il Cattolico (1496) ebbero ordinamento unico (Hermandad Nueva). In Aragona furono soppresse nel 1510 e in Castiglia nel 1835. L’obbligo assunto dalle H. di fornire fanti e cavalieri rafforzò il potere regio e assicurò l’ordine all’interno. ...
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Maresciallo di Francia, nato a Tours nel 1366. Fu stimato come il tipo del perfetto cavaliere. Gli Italiani, o meglio i Genovesi, lo chiamarono il Bucicaldo. Ragazzo ancora, combatté in Normandia (1376), [...] poi nelle Fiandre sotto Duguesclin (Roosebeke, 1382); poi ancora in Prussia, nelle file dei cavalieri teutonici, in Spagna, in Terra Santa. Avendo preso parte alla crociata contro Baiazet I, fu fatto prigione dai Turchi alla battaglia di Nicopoli ( ...
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CORSINI, Neri
Marina Caffiero
Nacque a Firenze il 19 maggio 1685, secondogenito di Filippo marchese di Lajatico, Orciatico, ecc. - fratello di Lorenzo, futuro papa Clemente XII - e di Lucrezia dei marchesi [...] Appartenente ad antica e ricchissima famiglia patrizia di origine mercantile e bancaria, a sette anni fu ammesso tra i cavalieri di S. Stefano e prestissimo a corte quale paggio di Cosimo III; giovanissimo, fu ascritto alle principali accademie, fra ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] modella i comportamenti dell’aristocrazia militare (i milites o cavalieri) assumendo i caratteri di un vero e proprio sec.), anche senza aver passato l’adoubement, i figli dei cavalieri godevano dei privilegi dei genitori. A questo punto, una simile ...
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Industriale italiano (Asti 1891 - Milano 1975). Dirigente (1926), amministratore delegato (1930) e presidente (1957) della Châtillon, cavaliere del lavoro (1939), è stato nel periodo fascista membro del [...] e del lavoro (1957-59), presidente della Confindustria (1961-66), presidente (dal 1966) della Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro. Ha collaborato a iniziative culturali e di elevazione spirituale (in particolare allo sviluppo dell'univ ...
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(o svolazzi) In araldica, pezzi di stoffa frastagliati a fogliami tenuti fermi dal cercine e ricascanti sull’elmo. Il termine deriva dal latino lemnisci, che indicava i nastri appesi alle corone antiche [...] , ma poiché questo panno, in battaglia, veniva tagliuzzato dai colpi di spada degli avversari, dal 15° sec. in poi i cavalieri cominciarono a usarlo frastagliato come testimonianza del coraggio avuto sul campo. Nel 16° sec. i l. assunsero la forma di ...
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ŽIŽKA, Jan
F. M. Bartos
Nato circa il 1360, morto l'11 ottobre 1424. Fu il più grande condottiero della rivoluzione ussita. Oriundo da una piccola proprietà di Trocnov (presso la frontiera boemo-austriaca), [...] 'alta nobiltà boema contro il re Venceslao IV; ebbe un'ottima scuola in Polonia durante la guerra contro l'ordine dei Cavalieri Teutonici (1410-1411) e dopo il ritorno in patria occupò un posto importante al servizio del re nella guarnigione della ...
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POGLIETTI, Alessandro de'
Fausto Torrefranca
Compositore, organista e cembalista, di origine probabilmente toscana. Dal 1661, sicuramente organista della camera e della corte dell'imperatore; visse [...] non ereditario. Fu ucciso durante l'assedio di Vienna del 1683, probabilmente durante la tumultuosa evacuazione della città, dai cavalieri Tatari, i quali ne condussero in cattività i sei figli avuti dal secondo matrimonio, da lui contratto nel 1673 ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.