SALVIATI, Bernardo
Pierre Hurtubise
– Nacque a Firenze il 17 febbraio 1508 da Jacopo e da Lucrezia de’ Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico.
Fu il decimo figlio, il quinto maschio, di una coppia eccezionalmente [...] grandi personaggi dell’epoca, cardinali e ambasciatori, in particolare quello di Francia, ma anche a più riprese i confratelli cavalieri di Malta, dal momento che, per quanto cardinale, Salviati non aveva mai voluto rinunciare al priorato di Roma. Vi ...
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NICCOLINI, Francesco
Andrea Zagli
NICCOLINI, Francesco. – Nacque a Firenze il 29 novembre 1584, primogenito di Giovanni di Agnolo, senatore fiorentino e poi ministro residente a Roma, e di Caterina [...] svolse (1587-1610) guidarono i primi passi della brillante carriera a cui fu destinato. Nel 1590 fu ammesso fra i cavalieri di S. Stefano, diventando poi commendatore in virtù della concessione di una ricca commenda in Val d’Orcia (1591). Secondo ...
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DE MARI, Arrigo (Enrico)
Jean A. Cancellieri
Appartenente alla famiglia genovese che già aveva offerto due ammiragli alla flotta imperiale di Federico II negli anni tra il 1240 e il 1250, nacque probabilmente [...] di impossessarsi di Sassari, il Comune decise di inviare tre galee e cinque taride sotto il comando del D. per trasportare cavalieri e fanti in direzione dei Logudoro. Nel mese di dicembre il D. eseguì lo sbarco a Castel Genovese (futuro Castel Sardo ...
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Abū Ghōsh
J. Folda
Nome dato nel sec. 19° all'antico Qaryat al-῾Anab (centro della Palestina) che i crociati avevano identificato con il villaggio di Emmaus citato nella Vulgata (Lc. 24, 13). Con [...] Samwīl. I cristiani latini tornarono ad A. soltanto nel 14° secolo.
Tra il 1140 e il 1150 i Cavalieri Ospitalieri costruirono sulle fondamenta del fortilizio romano, direttamente sopra la sorgente, una chiesa romanica, il cui perimetro è formato ...
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Nobile famiglia romana, che trae il suo nome dal luogo di origine, Capranica Prenestina. Ebbe importanza soprattutto nel 15º sec. per merito di Domenico (v.) e di Angelo, governatore di Bologna dal 1458 [...] di Rieti (1489). Dopo tale periodo la potenza politica dei C. declinò. All'inizio del 19º sec. passarono a questa famiglia i titoli e i possessi dei marchesi Cavalieri e dei marchesi del Grillo; da cui l'odierno nome di marchesi Capranica del Grillo. ...
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Erudito e poeta (Modica 1668 - ivi 1740). Risente l'influenza di Cartesio che vuole conciliare con la filosofia scolastica; lasciò varî scritti filosofici, tra i quali: un poema che ripete moduli letterarî [...] dialoghi), un poema sacro, incompiuto, in cui sono affrontati i temi della grazia e della virtù attiva (L'Apocalisse dell'apostolo s. Paolo, 1738), un'opera sistematica di fisica cartesiana (Filosofia per principi e cavalieri, 2 voll., post., 1841). ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] sola forma di governo spaziale è affidata alla variabile prospettiva dei corpi. Mentre da sinistra irrompe il manipolo dei cavalieri romani, attorno alla croce si addensano sia i carnefici nerboruti e brutali sia i cristiani sconvolti ma impotenti, i ...
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Regista teatrale italiana (n. Milano 1948). Formatasi con il mimo Jacques Lecoq, esordì come attrice al Piccolo Teatro di Milano. Con F. Parenti fondò (1972) il Salone Pier Lombardo, poi divenuto Teatro [...] La Maria Brasca, 1992). Fra le altre regie, nate da una ricerca sul mito, la favola, il racconto cavalleresco, ricordiamo: Cavalieri di re Arthur (1990), Pentesilea (1990), Peter Pan (1991), La ricerca del Graal (1996). Oltre a numerose opere liriche ...
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KIRGHISI (Kirghiz)
Carlo TAGLIAVINI
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Nome collettivo che i Russi hanno esteso a due grandi sezioni dei popoli di lingua turca dell'Asia centrale e occidentale. Le tribù che li compongono si seguono [...] costituisce la popolazione prevalente della nuova repubblica kirghisa (v. kirghizistan); e nei Kazaki o Kazak-kirghiz ("Kirghisi cavalieri") del Kazakistan (v.).
Il tipo fisico li colloca fra i Mongoloidi piuttosto che fra le stirpi schiettamente ...
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Scultore sicionio, vissuto verso il 300 a. C., figlio e scolaro di Lisippo: lavorò specialmente in bronzo. Secondo il giudizio d'un critico greco (riferito da Plinio, Nat. Hist., 34, 66) "s'accostò al [...] E.: un Eracle a Delfi, Alessandro cacciatore e le Muse a Tespie, il simulacro di Trofonio a Lebadia, un combattimento di cavalieri, molte quadrighe, un cavallo che porta le forcelle per le reti da caccia (oppure "canestri" secondo una variante), cani ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.