MALETTA, Nicola
Patrizia Sardina
Di nobile famiglia siciliana, nacque nella prima metà del XIII secolo. Palumbo ipotizza che discendesse da un ramo secondario di area otrantina, e fosse figlio del Riccardo [...] pp. 96, 146; E. Pispisa, Il regno di Manfredi(, Messina 1991, pp. 38, 67 s., 144, 150; L. Sciascia, Le donne e i cavalier gli affanni e gli agi, Messina 1993, p. 121; L. Catalioto, Terre, baroni e città siciliane nell'età di Carlo I d'Angiò, Messina ...
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Musicista (Sacco, Trento, 1883 - Pesaro 1944). Studiò a Rovereto con V. Gianferrari e a Pesaro con P. Mascagni. Esordì (1902) con un poema sinfonico: Il ritorno di Odisseo per soli, coro e orchestra. Scriveva [...] ), Francesca da Rimini (1914), l'opera più celebre di Z., La via della finestra (1915), Giulietta e Romeo (1921), I cavalieri di Ekebù (1925), Giuliano (1928), Una partita (1933), La farsa amorosa (1933), oltre i lavori sinfonici: Primavera in Val di ...
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Descrizione di uno stemma, con i suoi smalti, le sue partizioni, le sue figure nella loro posizione, nel loro numero, nei loro attributi, secondo le leggi e la terminologia proprie della scienza araldica.
L’etimologia [...] soltanto lo smalto del campo, per es.: ‘di rosso pieno’, oppure ‘di rosso’ che è l’abbreviazione della frase, riferita ai cavalieri, ‘porta lo scudo di rosso’, o ‘innalza la bandiera di rosso’.
Se lo scudo è caricato da figure si blasona prima lo ...
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IPPICA (dal gr. ἵππος "cavallo")
Angelo TACCONE
Luigi AJROLDI di ROBBIATE
Carlo DE MARGHERITA
Luigi AJROLDI di ROBBIATE
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Propriamente il vocabolo dovrebbe comprendere tutto ciò che si riferisce [...] precedere da una gara preliminare su pochi e semplici ostacoli di altezza non superiore a un metro, dopo la quale i cavalieri migliori si disputavano il premio saltando un muro o una barriera, successivamente rialzati a un'altezza che per molti anni ...
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DRUSO, Marco Livio (M. Livius Drusus M. f. C. n.) - Figlio di Marco Livio Druso (v.) nato probabilmente nel 130 a. C.. Uomo di carattere aspro e impetuoso, assai orgoglioso, fu questore in Asia e rifiutò [...] romane, rapporti che erano la base dell'ordinamento repubblicano. La legge giudiziaria di D. aboliva la concessione fatta ai cavalieri dalla legge Servilia giudiziaria del 106, per la quale essi avevano nelle liste dei giudici tanti posti quanti ne ...
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POMPEIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. La gente dei Pompeii contribuì solo negli ultimi decennî della repubblica alla legislazione romana, poiché la rogatio de Q. Caecilio Metello revocando, proposta dal [...] : Cic., In Pis., 94); lasciò invece cadere l'idea di due leggi, una sumptuaria e un'altra che estendeva ai cavalieri la responsabilità del delitto di concussione. Al terzo consolato di Pompeo (anno 52) appartengono le leggi seguenti: 1. lex Pompeia ...
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MONT-SAINT-MICHEL (A. T., 32-33-34)
Giulio CAPODAGLIO
Andrée R. SCHNEIDER
Isolotto granitico situato nell'omonima baia, presso la foce del Couesnon, su cui s'innalza un complesso di edifici artistici [...] S. Michele, con sede nell'abbazia in cui una delle sale, la Salle des chevaliers, era destinata alle adunanze dei cavalieri. Durante le guerre di religione oppose valido ostacolo agli attacchi degli ugonotti. Da quel tempo comincia la decadenza dell ...
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Così è denominato generalmente nelle cronache e storie italiane ed anche nelle fonti documentarie, ma il suo vero nome era Hector de Durlort; il nome fu tradotto in Estorre, Astorre, e Astorgio. Allo scopo [...] di Durfort, cavaliere della diocesi di Limoges e suo nipote, da lui creato in tale occasione conte di Romagna. Conduceva 400 cavalieri provenzali e con gli aiuti dei signori lombardi poteva contare su un esercito di 1800 lance. Prima si prefisse di ...
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PEONICI, METRI
Giorgio Pasquali
. Si chiama nella metrica greca παιών (la forma ionico-attica di παιάν, peana: v.) una misura che consta teoricamente di cinque tempi primi. Normalmente o le due prime [...] (κατὰ στίχον) tetrametri peonici. Questo metro è fortemente rappresentato nelle sue commedie più antiche: negli Acarnesi, nei Cavalieri, nelle Vespe: poi esso scompare quasi del tutto. Essi erano adoperati anche nel dramma satiresco, come mostrano ...
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JEAN d'Arras
È l'autore dell'Histoire de Lusignan - nota col titolo di Roman de Mélusine - scritta fra il 1387 e il 1394 (1ª ediz., Ginevra 1478) e dedicata al suo principe, il duca Giovanni di Berry, [...] . Per mezzo delle doti sovrannaturali della moglie. Raimondino diventa valoroso principe di Lusignano, padre glorioso di due forti cavalieri, felice nella sua vita di eroismo e di amore. Ma un sabato, rompendo il giuramento, sorprende, durante il ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari per rappresentare lavori di fortificazione.
cavaliera2
cavalièra2 s. f. [der. di cavaliere]. – 1. ant. o scherz. La moglie, o anche la figlia di un cavaliere. 2. Locuz. avv. alla c., da cavaliere, al modo dei cavalieri: vestire alla cavaliera.