Figlio (m. 1710) di Pedro, maestro di campo nelle Fiandre, generale della cavalleria a Milano, capitano generale della Galizia, fu viceré in Sicilia (1695-1701). ...
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Maresciallo inglese, nato nel 1861. Ufficiale di cavalleria, prese parte alle campagne nel Sud-Africa; nel 1910 divenne ispettore della cavalleria inglese: allo scoppio della guerra del 1914 ebbe il comando [...] 19 settembre 1918), sfondare la linea nemica sin dal primo giorno con la sua sinistra lungo la costa, e tagliare con la cavalleria da lui abilmente impiegata la linea di ritirata alle armate turche, attaccate il 20 dal resto dell'armata inglese, e da ...
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Il complesso delle forze armate di uno Stato. In senso più ristretto, le forze militari terrestri, distinte da quelle che operano sul mare (Marina) e nell’aria (Aeronautica).
Scienze militari
Antico Oriente
Gli [...] leggeri, a piedi e a cavallo, da utilizzare per scopi particolari, in accordo però con le esigenze tattiche della fanteria e cavalleria pesanti di linea. Così per l’e. macedone si può per la prima volta parlare di tattica combinata delle varie armi ...
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Generale francese (Parigi 1617 - ivi 1683), figlio di Antoine; prestò servizio in cavalleria; alla battaglia della Marfée (1641) rimase ferito e prigioniero. Come maresciallo di campo partecipò agli assedî [...] di Gravelines e Courtrai. Luogotenente generale nella guerra d'Olanda, si distinse all'assedio di Maastricht (1673); nel 1676 fu nominato governatore della Guienna ...
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Uomo politico francese (Saint-Germain-Lespinasse, Loira, 1808 - Nizza 1872). Soldato di cavalleria, congedato (1831) per le sue idee repubblicane, si convertì presto al bonapartismo. Compagno di Carlo [...] Luigi Napoleone Bonaparte, il futuro Napoleone III, nei falliti tentativi insurrezionali di Strasburgo (1836) e Boulogne (1840), fu condannato a vent'anni di carcere. Con l'avvento del secondo impero fu ...
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Generale (Londra 1857 - Nyeri, Kenya, 1941); soldato nelle colonie inglesi, colonnello di cavalleria, difensore di Mafeking nella guerra dei Boeri (1899-1900), pubblicò nel 1899, frutto di esperienze personali, [...] Aid to scouting, una guida per la ricerca dei sentieri nella boscaglia. Ritornato in patria si sentì attratto verso il problema dell'educazione dei giovani. Dopo aver interpellato uomini di scuola e di ...
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Generale di cavalleria, nato a Corte l'8 marzo 1778. Giovanissimo, seguì a Roma Giuseppe Bonaparte in qualità di segretario. Fra le braccia dell'A. cadde mortalmente ferito nel tumulto popolare del 28 [...] dicembre 1797, attorno a palazzo Corsini in Roma, il generale Duphot, addetto all'ambasciata francese. L'A. combatté poi, sotto gli ordini del suo grande conterraneo Napoleone Bonaparte, nella campagna ...
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Ufficiale zarista (Graz 1885 - Novosibirsk 1921); di nobile famiglia della Livonia, colonnello di cavalleria, combatté dopo la Rivoluzione d'ottobre contro i bolscevichi nella Siberia orientale, a capo [...] di reparti cosacchi. Penetrato nella Mongolia, ne occupò la capitale Urga (1921) e ne fece proclamare l'indipendenza dalla Cina. Catturato dall'armata rossa, fu fucilato ...
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Granduca russo (Pietroburgo 1856 - Antibes 1929), nipote dello zar Nicola I; generale di cavalleria, allo scoppio della prima guerra mondiale nominato comandante supremo dell'esercito, nell'agosto 1914 [...] sferrò l'offensiva contro la Prussia orientale e diresse con buon successo le due grandi offensive contro gli Austro-Ungarici in Galizia, ma fu battuto da A. von Mackensen a Gorlice (2 maggio 1915). Esonerato ...
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Soldato a cavallo armato alla leggera. In epoca feudale, i c. costituirono un tipo di cavalleria di categoria inferiore: erano così chiamati i cavalieri armati di coltellaccio, i paggi dei lancieri e i [...] balestrieri a cavallo. Dopo il 17° sec. la specialità dei c. aumentò di numero rispetto alla cavalleria di linea e pesante; poi costituì la cavalleria leggera di linea. ...
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cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., complesso dei combattenti a cavallo:...
spahi
〈spài〉 (o spài) s. m. [adattam. del fr. spahi 〈spaì〉, che è dal turco e pers. sipāhī «soldato, cavaliere»]. – Nome con cui furono dapprima indicati i soldati indigeni che costituivano un corpo permanente di cavalleria scelta, istituito...