Considerata come scrittura di terz’ordine, la librettistica non ha mai ricevuto l’attenzione critica che, invece, avrebbe meritato (e che merita), dal momento che è sempre stata vista in funzione ancillare [...] spinto, in questa decisione, molto probabilmente, pure dal desiderio di emulare l’esempio del grande successo della Cavalleria rusticana, dell’amico (e rivale) Pietro Mascagni, compositore e direttore d’orchestra livornese, con parentesi foggiana (a ...
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Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] dubitativa: «Forse si dovettero chiamare con questo nome quelle baldracche che nei più infelici tempi della cavalleria seguivano i venturieri». Resta plausibile l’interpretazione di Migliorini, che attribuisce il significato spregiativo «all’uggia ...
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Un re, Serse, che appartiene ad una dinastia che si vanta di discendere direttamente da Zeus. Un impero, la Persia, che ha l’ambizione di dominare il “mondo” (almeno tutto quello allora conosciuto). L’umiliazione [...] (Erodoto, Storie 7,20), una superficie come quella dell’intera Attica sarà coperta dalla sua fanteria e dalla sua cavalleria (Elio Aristide, Panatenaico 117). Altrettanto smisurata è la flotta: Serse condurrà «tante navi quante il mare della Grecia ...
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La fratellanza è, in senso proprio, un vincolo di parentela, ma come si sa porta con sé una serie di significati più estesi: nella versione online del Dizionario Sabatini Coletti (Corriere.it), si legge [...] . Parentela, santità e onore alle origini dell’Italia unita, Torino, Einaudi, 2000.Cardini, F., Alle radici della cavalleria medievale, Firenze, La Nuova Italia, 1981.Cella, R., Francesismi, Enciclopedia dell’italiano (2010), Treccani.it.Frale, B ...
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Se la letteratura cavalleresca ha beneficato, in Italia, di largo apprezzamento, un merito particolare va riconosciuto a Matteo Maria Boiardo e (soprattutto) a Ludovico Ariosto, poeti capaci di trasformare [...] dei loro nomi iniziano a comparire con frequenza nei registri anagrafici dell’età premoderna, dimostrando come«la cavalleria medievale e la sua eredità culturale e letteraria abbiano influito sull’immaginario di ogni classe sociale, dalle origini ...
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cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., complesso dei combattenti a cavallo:...
spahi
〈spài〉 (o spài) s. m. [adattam. del fr. spahi 〈spaì〉, che è dal turco e pers. sipāhī «soldato, cavaliere»]. – Nome con cui furono dapprima indicati i soldati indigeni che costituivano un corpo permanente di cavalleria scelta, istituito...
Scienza militare
Milizia a cavallo. Comparsa fra i popoli asiatici (assiri e soprattutto persiani), nel 1° millennio a.C., la c. era presente negli eserciti greci e a Roma, in rapporto però da 1 a 10 rispetto alla fanteria. Fu la necessità di...
cavalleria
Ruggero M. Ruggieri
Per meglio intendere l'atteggiamento di D. rispetto alla c. è opportuno secondo noi cercare di rispondere a un duplice quesito: quali furono le sue conoscenze, dirette e indirette, del romanzo cavalleresco (cioè,...