Tasso, Torquato
Silvia Zoppi Garampi
La struggente poesia di amanti e cavalieri
Autore della Gerusalemme liberata, ultimo capolavoro della letteratura del Rinascimento, Tasso crea uno stile nuovo. [...] si trasferisce a Ferrara, divenuta – grazie a poeti come Matteo Maria Boiardo e Ludovico Ariosto – la patria del poema di cavalleria. Qui, nella città dei duchi d’Este, al servizio di Alfonso II, partecipa attivamente alla vita di corte e si dedica ...
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Popolazione dell’Asia centrale, che nel 13° sec. fondò un grande impero, esteso dalla Cina all’Asia Anteriore, e dominò poi anche parte dell’Europa orientale.
Il nome in senso stretto designava in origine [...] essa comprendeva delle chiliarchie (mingghan), e così via con centurioni e decurioni. L’esercito era costituito essenzialmente da cavalleria pesante (con armatura) e leggera (con arco e giavellotto). Il vestiario e le tecniche (ceramica, metallurgia ...
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Poeta, conte di Scandiano (Scandiano 1441 - Reggio nell'Emilia 1494). Cortigiano amico di Ercole d'Este, a cuì dedicò i carmi De laudibus Estensium (1462-74) e dieci egloghe latine, capitano ducale a Modena [...] il B. diede i lineamenti della Caprara; Rodomonte, gigantesca forza bruta; Ruggiero, fiore di cavalleria; Astolfo, irresistibilmente comico; Brunello, furfante ma simpatico; Sacripante, sentimentale; Marfisa, Gradasso, Mandricardo, Tisbina, Leodilla ...
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Poeta (Mantova 1491 - monastero di Campese, Bassano, 1544). Entrò nel 1508 tra i benedettini; non ha fondamento storico la notizia, dataci da lui stesso, d'essere egli stato a Bologna allievo di P. Pomponazzi. [...] pur volgendo l'eroico al comico, anzi al farsesco e talvolta al canagliesco, conserva ancora la nostalgia di esso, della grande cavalleria (in ciò ben diverso dal Tassoni): accanto a essa, c'è l'affettuosa attenzione al piccolo e al rustico, insomma ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] letteratura di divulgazione, è un segno dei tempi nuovi: tipiche le accuse di J. de Valdés e di L. Vives ai libri di cavalleria. Ma si tratta di un Umanesimo prevalentemente formale: tale è anche l’imitazione italiana, persino in J. Boscán e in G. de ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] l'amicizia, ignorarono sino a tardi, si diffuse subito in ambienti mercantili. Il B. vi crea, per così dire, l'epoca borghese moderna della cavalleria: nel senso che attribuisce ai suoi personaggi popolani o borghesi le doti caratteristiche della ...
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LINATI, Claudio
Luisella Brunazzi Menoni
Nacque a Parma il 1° febbr. 1790 dal conte Filippo e da Emanuella dei conti Cogorani, che morì dandolo alla luce. Per la sua formazione umanistica, più che il [...] accostamento alla massoneria e all'adelfia. Nel 1812, sciolta la guardia di Borghese, fu arruolato in un corpo di cavalleria olandese e si distinse nella battaglia di Lutzen; l'anno seguente ebbe onorificenze dal re di Sassonia Federico Augusto III ...
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CINELLI, Delfino
Giuliana Scudder
Nato a Signa (Firenze) il 16 ag. 1889 da Oreste e da Diornira Bellini, di famiglia agiata, dopo aver frequentato il collegio Cicognini di Prato.e poi il collegio S. [...] irruzione nel piazzale davanti alla fabbrica minacciando di dar fuoco alle porte ... Rammento che uno squadrone di cavalleria era accampato davanti alla fabbrica ... E soprattutto rammento la calda ondata di risentimento ... quando il babbo andava ...
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BRUSANTINI, Vincenzo
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Nacque a Ferrara nei primi decenni del sec. XVI. Assai scarse le notizie biografiche: uomo di lettere, fu amico e corrispondente dell'Aretino, che frequentò anche a Venezia, [...] . Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 4, Brescia 1763, pp. 2234 ss.; G. Ferrario, Storia ed analisi degli antichi romanzi di cavalleria e dei poemi romanzeschi d'Italia, III, Milano 1828, pp. 163-166; IV, ibid. 1829, p. 133; F. Foffano, Il poema ...
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letteratura Tendenza letteraria italiana, corrispondente al naturalismo (➔) francese. Il v. nasce nel secondo Ottocento, quando l’aspetto del romanticismo che tendeva alla parola-musica si era ridotto [...] che sottolinea la forza drammatica del racconto scenico, esaltando i moti dell’animo. Opera spartiacque risultò nel 1890 la Cavalleria rusticana di P. Mascagni, desunta dall’omonima novella di G. Verga, mentre il manifesto più esplicito della nuova ...
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cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., complesso dei combattenti a cavallo:...
spahi
〈spài〉 (o spài) s. m. [adattam. del fr. spahi 〈spaì〉, che è dal turco e pers. sipāhī «soldato, cavaliere»]. – Nome con cui furono dapprima indicati i soldati indigeni che costituivano un corpo permanente di cavalleria scelta, istituito...