Scienza militare
Milizia a cavallo. Comparsa fra i popoli asiatici (assiri e soprattutto persiani), nel 1° millennio a.C., la c. era presente negli eserciti greci e a Roma, in rapporto però da 1 a 10 rispetto alla fanteria. Fu la necessità di fronteggiare gli eserciti persiani e germanici, costituiti in prevalenza da formazioni montate, a portare dalla metà del 3° sec. a un aumento notevole della c. ...
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stradiotti Soldati di una cavalleria leggera che la Repubblica di Venezia organizzò per controbattere le incursioni della cavalleria leggera turca (15° sec.). In Italia furono adoperati per la prima volta [...] durante la guerra di Ferrara del 1482. Non recavano armature difensive, ma molti tenevano un piccolo scudo, erano armati di lancia, mazza e daga al fianco. Si mostrarono sempre devotissimi alla Repubblica ...
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Ufficiale italiano di cavalleria (Livorno 1868 - Torino 1907), maestro di equitazione, istruttore alla scuola di Pinerolo. Ideò il sistema detto dell'equitazione naturale. ...
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Ufficiale di cavalleria italiano (Lugo 1888 - Montello 1918), poi pilota da caccia. Medaglia d'oro al valor militare. Nella prima guerra mondiale abbatté 34 aeroplani nemici in 63 combattimenti aerei. [...] Fu abbattutto dalla fucileria austriaca ...
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baccellièrato Nella cavalleria medievale, periodo di noviziato prima dell'investitura a cavaliere. Nelle università medievali, titolo ufficiale attraverso cui si giungeva al dottorato. Il b. è mantenuto [...] oggi nelle università di Gran Bretagna e USA come grado inferiore a quello di maestro e dottore; in Francia è titolo di licenza della scuola secondaria e di ammissione alle facoltà di lettere o di scienze. ...
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Ufficiale di cavalleria italiano (Pireo 1887 - Roma 1977); partecipò alla prima guerra mondiale come ufficiale dei bombardieri; fu insegnante di equitazione nella Regia scuola di Pinerolo. Il 9 aprile [...] 1923 sposò la principessa Iolanda di Savoia figlia primogenita di Vittorio Emanuele III. Durante la seconda guerra mondiale, come il più anziano dei generali di divisione presenti in Roma, dopo l'annuncio ...
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Ippiatria
RRiccardo Gualdo
La cavalleria diviene il fulcro dell'esercito medievale già in età carolingia, e soprattutto dal sec. XII in poi il cavallo simboleggia la nobiltà e la forza cavalleresca [...] in guerra (cf. Cuozzo, 1989; Bautier-Bautier, 1978, pp. 59 ss.). Ma una vera svolta si ha tra i secc. XII e XIII, quando cambiano le caratteristiche e gli usi del cavallo da tiro che, sostituito ai buoi ...
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torma Unità tattica dell’antica cavalleria romana; contava 30 cavalieri, originariamente 10 per ciascuna delle 3 tribù. Si divideva in 3 decurie, al comando di 3 decuriones e 3 optiones (sottufficiali). [...] Rimase sostanzialmente tale anche sotto l’Impero ...
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(o ussero) Soldato di cavalleria leggera, in alcuni eserciti stranieri (v. fig.). Gli u., originari dell’Ungheria (14° sec.), vennero organizzati in modo permanente all’inizio del 17° sec. nella stessa [...] Ungheria e successivamente furono adottati in Prussia da Federico II. Napoleone li introdusse in Francia; dopo le guerre della Rivoluzione francese si diffusero presso quasi tutti gli eserciti europei ...
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Luogotenente di Asdrubale e comandante della cavalleria cartaginese; si segnalò (148 a. C.) nella terza guerra punica; passò quindi, con 2200 cavalieri, dalla parte dei Romani. ...
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cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., complesso dei combattenti a cavallo:...
spahi
〈spài〉 (o spài) s. m. [adattam. del fr. spahi 〈spaì〉, che è dal turco e pers. sipāhī «soldato, cavaliere»]. – Nome con cui furono dapprima indicati i soldati indigeni che costituivano un corpo permanente di cavalleria scelta, istituito...